Truffa all'Agea, scatta il sequestro nell'Agrigentino

Truffa all’Agea, scatta il sequestro in provincia di Agrigento

In azione i carabinieri

SCIACCA (AGRIGENTO) – Chiede e ottiene finanziamenti Agea, contributi europei per i produttori agricoli, per gestire un terreno risultato in parte già confiscato ad una famiglia mafiosa dell’Agrigentino. I carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Sciacca, unitamente ai colleghi del reparto Tutela Agroalimentare di Messina, hanno eseguito il sequestro beni, tra denaro contante e immobili, nei confronti di una donna originaria di Burgio, legata da vincoli di parentela alla famiglia mafiosa, per un valore di circa 90mila euro.

Il sistema

L’inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore Michele Marrone. Il provvedimento di sequestro è stato firmato dal gip Alberto Davico. La donna è indagata per truffa aggravata. I primi accertamenti, condotti anche con l’ausilio di mappe satellitari, hanno interessato alcuni terreni facenti parte del patrimonio dei nuclei familiari di Ribera che avevano chiesto e ottenuto contributi da parte dell’Agea contributi per circa 90mila euro per lo sfruttamento ai fini della produzione agricola di terreni sulla base di contratti risultati essere a firma falsa.

Le indagini proseguono

Il sequestro eseguito dai carabinieri riguarda un terreno agricolo a Ribera e un conto corrente intestato alla donna a Burgio. Indagini che però proseguono poiché resta da capire chi e come abbia accertato l’esistenza formale dei titoli esibiti per riceve i contributi in questione che, per legge, spetta al Centro Assistenza Agricola competente per territorio.
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