Tutte le accuse all'Architetto - Live Sicilia

Tutte le accuse all’Architetto

Giuseppe Liga, arrestato oggi
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Il nome dell’architetto Giuseppe Liga salta fuori, per la prima volta, tra le carte che i poliziotti trovarono addosso a Salvatore Lo Piccolo, il giorno del suo arresto nel covo di Giardinello il 5 novembre del 2007. Una valigetta piena di nomi e cifre. Era la contabilità del boss che annotava i nomi dei commercianti e accanto la cifra da pagare. Tra gli appunti anche la frase: “Architetto Liga 10.000” . Un anno dopo, il 14 novembre del 2008, i boss mafiosi che progettano la ristrutturazione di Cosa nostra citano nuovamente il nome del professionista nel corso di un summit di mafia.

Giuseppe Liga

Giuseppe Liga

Pino Scaduto, boss di Bagheria, parla con Giovanni Adelfio, Antonino Spera e Sandro Capizzi. “A Tommaso Natale chi c’é?”, chiede Scaduto . Vengono fatti due nomi: “Giuseppe Lo Verde e l’architetto Liga”. Capizzi ha più di una perplessità: “Neanche lo conoscono … solo il cugino di Totò Lo Piccolo ‘u biondino lo conosce bene”. Sul riconoscimento della leadership di Liga, dunque, ci sarebbe qualche problema. Ma Adelfio mette tutti a tacere: “Lo accettano”. E Spera rilancia: “Se avete altri mandamenti portateli… noi interpelliamo l’architetto”. Nel settembre del 2008 viene arrestato l’avvocato Marcello Trapani, legale dei Lo Piccolo. E nell’ordinanza di custodia cautelare del penalista si fa nuovamentre riferimento all’architetto. Piero Cinà, indicato come un esattore dei Lo Piccolo, nome in codice Alfa, scrive in un pizzino: “cantiere scalea: continuano a ritardare il saldo, si tratta di 110 mila euro. Ho parlato con Pippo, ma tutto tace”. Pippo, secondo gli inquirenti, sarebbe l’architetto; la frase sarebbe riferita al pizzo da imporre in un cantiere per la costruzione di alcune villette a San Lorenzo. In un’intercettazione il titolare della società di costruzioni e altri interlocutori, fra cui Pippo, discutomo sulla rata del pizzo: mille euro ad appartamento. Poi, salta fuori un particolare. Marcello Trapani parla di un cantiere per la costruzione di alcune villette. Il terreno individuato è di proprietà del padre del legale; il direttore del cantiere è l’architetto Liga. Di recente si sono aggiunte anche le dichiarazioni del pentito Maurizio Spataro, il “cassiere” della cosca di Resuttana. Ed il collaboratore, senza esitazione, indica nell’architetto Liga l’uomo che comanda a San Lorenzo .


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