Ucraina, si tratta: 'Non ci sono parole...'

Ucraina-Russia, spiragli dai negoziati a Istanbul: telefonata Macron-Putin

Si cerca di arrivare a un difficile cessate il fuoco.
LA GUERRA
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Riprendono oggi a Istanbul, dopo due settimane di sostanziale stallo, i negoziati tra Russia e Ucraina per un cessate il fuoco, mentre la tensione resta alta sia sul terreno che a livello diplomatico e dunque non ci sono sostanziali spiragli, rispetto al passato.

“Gli ucraini pagano con la vita le sanzioni “deboli'”, ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video definendo “passive” le sanzioni imposte dall’Occidente alla Russia. “Non ci dovrebbero essere pacchetti di sanzioni ‘sospese’, ossia se le truppe russe fanno qualcosa, allora ci sarà qualche risposta – ha aggiunto -, ci sono ora molti accenni e avvertimenti che le sanzioni saranno inasprite, come con un embargo sulle forniture di petrolio russo in Europa, se la Russia usa armi chimiche. Semplicemente non ci sono parole”.

LA DIRETTA

20.30 – C’e’ “un clima internazionale di preoccupazione e tensione, provocato dall’aggressione russa all’integrita’ territoriale dell’Ucraina: intervento al di fuori di ogni legalita’, che la Nato, l’Europa e la stragrande maggioranza dei membri della comunita’ internazionale condannano, con varie forme di aiuto al popolo ucraino e alle sue Forze armate, eroicamente impegnate nella resistenza. Oggi la comunita’ internazionale e’ chiamata a una rinnovata opera di distensione: ruolo che puo’ giocare, in special modo, l’Europa”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, oggi in visita in Bosnia-Erzegovina.

19.38 – Nella telefonata tra Joe Biden e i dirigenti europei, i leader “hanno ribadito la loro determinazione a continuare ad aumentare i costi contro la Russia per il suo brutale attacco in Ucraina, come pure a continuare a fornire all’Ucraina assistenza militare per difendere se stessa contro un assalto ingiustificato e non provocato”: lo rende noto la Casa Bianca.

19.22 – “La guerra non provocata e ingiustificata della Russia contro l’Ucraina e’ una minaccia urgente sia per l’Europa che per l’Indo-Pacifico, ed un attacco ai principi fondamentali di un ordine internazionale basato sulle regole”. Lo ha detto il presidente americano Joe Biden in un incontro bilaterale alla Casa Bianca con il premier di Singapore Lee Hsien Loong.

19.02 –  I “nazionalisti” ucraini devono deporre le armi a Mariupol. Lo ha detto Vladimir Putin ad Emmanuel Macron nel colloquio telefonico sulla guerra in Ucraina. Lo riferisce il Cremlino.

18.38 – “Rimodellare l’architettura” della politica energetica globale per ridurre la dipendenza del mondo dagli idrocarburi russi. E’ l’impegno ribadito dai leader di Usa, Italia, Germania, Francia e Regno Unito, secondo il resoconto di Downing Street di un video vertice svoltosi oggi per ribadire il sostegno degli alleati occidentali all’Ucraina di fronte “all’aggressione” di Mosca. Nella nota di Londra si evidenzia che Boris Johnson ha detto ai colleghi che “Vladimir Putin sta continuando a rigirare il coltello nelle ferite aperte dell’Ucraina per indurre Kiev e i suoi alleati a capitolare”. E li ha invitati a tenere alta la guardia. 

18.26 – Le associazioni del Terzo settore avranno un contributo fino ad un massimo di 33 euro per ogni profugo assistito. È quanto prevede l’ordinanza firmata dal capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio. Il primo passaggio sarà la pubblicazione nelle prossime ore di un avviso di interesse rivolto alle associazioni del terzo settore, ai centri per il volontariato e agli enti religiosi affinché comunichino la disponibilità ad accogliere i profughi, fino ad un massimo di 15mila persone, alle stesse condizioni di quelle già previste nel sistema Sai e Cas gestiti dal ministero dell’Interno e con il coinvolgimento dei Comuni per quanto riguarda le attività di accoglienza e integrazione dei profughi. Una volta quantificate le disponibilità, verranno attivate le convenzioni tra il Dipartimento della Protezione Civile, la Conferenza delle Regioni, l’Anci e i singoli enti ed elargiti i contributi. “Questa ordinanza è frutto di un lavoro di squadra per attuare un modello integrato tra il sistema di protezione civile e altre attività, un modello innovativo che ci consente di mettere a sistema tutte le competenze” ha detto Curcio che poi ha risposto anche alle richieste avanzate dai sindaci. “I comuni sono pienamente inseriti in questo meccanismo, visto che prevediamo degli accordi specifici comunali. L’Anci è all’interno di questo meccanismo e stiamo ragionando con loro per capire lo sforzo che stanno facendo i comuni e come aiutarli”.

18.12 – Doccia fredda Usa sui negoziati

17.39 – Trecento euro al mese per ogni profugo in Italia

17.21 – – E’ in corso una telefonata tra il presidente francese Emmanuel Macron e Vladimir Putin sulla crisi ucraina. Lo rende noto l’Eliseo.

17.12 – Le prime esplosioni “sono state uno choc, nessuno e’ preparato alla guerra tranne il criminale che la sta pianificando e poi la mette in atto. Nessuno di noi mai poteva immaginare che questo potesse avvenire. Ma questa invasione era stata ben pianificata. Tutti noi -ha detto riferendosi ai leader religiosi- eravamo dentro una lista di persone da eleminare. C’erano persone infiltrate, un gruppo che preparava un assalto alla cattedrale. Avevano nomi, cognomi, indirizzi”. “Ma io oggi vi parlo da Kiev, e’ un miracolo”. Lo racconta commosso il capo della Chiesa greco-cattolica mons.Sviatoslav Shevchuk in un incontro online con il Vaticano.

16.51 – La “de-escalation” delle operazioni militari russe sui fronti di Kiev e Chernihiv “non significano un cessate il fuoco”. Lo ha affermato il capo negoziatore russo alle trattative con l’Ucraina, Vladimir Medinsky, citato dalla Tass.

16.34 – “La guerra di aggressione russa contro l’Ucraina e’ un crimine. Chi approva pubblicamente questa guerra di aggressione puo’ essere perseguito penalmente. Questo vale anche per l’esibizione del simbolo “Z”. Le autorita’ federali tengono d’occhio l’uso del simbolo.” A riassumere la posizione e’ un tweet del profilo ufficiale del ministero dell’Interno tedesco. Non e’ ovviamente punita la lettera stessa, ma il suo uso nel contesto della guerra in Ucraina. Diversi singoli Land tedeschi si stanno muovendo verso un divieto della “Z” filo-russa, ad esempio nella citta’-stato di Berlino, in Baviera, Bassa Sassonia, Schleswig-Holstein. La base legale per il divieto sarebbe il paragrafo 140 del codice penale, che rende punibile l’approvazione diretta di specifici reati. E’ ad esempio di oggi la notizia che alcune vetture di rifugiati ucraini a Hildesheim (Bassa Sassonia) sarebbero state segnate con il simbolo “Z”.

16.12 – Cina-Usa, nervi ancora tesi

15.38 – Siciliano in fuga da Kherson.

15.12 – L’Ucraina propone alla Russia trattative separate sullo status della Crimea e del porto di Sebastopoli che dovranno concludersi entro 15 anni. Lo ha detto il capo negoziatore ucraino Mikhailo Podolyak, citato dall’agenzia Unian. Per quanto riguarda il Donbass, Kiev propone che il suo status venga discusso in un incontro diretto tra i presidenti Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Il porto di Sebastopoli, quartier generale della flotta russa del Mar Nero, era sotto il controllo di Mosca anche prima dell’annessione della Crimea, grazie ad un contratto d’affitto con Kiev.

14.42 – “Oggi e’ stato raggiunto il piu’ significativo progresso nei negoziati in corso” tra Russia e Ucraina“. Lo ha detto il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, come riporta la tv di Stato Trt, aggiungendo che e’ atteso in futuro un nuovo incontro tra i ministri degli Esteri di Ucraina e Russia Dmytro Kuleba e Serghei Lavrov, senza specificare una data. Cavusoglu, durante una conferenza stampa al termine dei colloqui, ha parlato di “riconciliazione” tra le parti dopo l’incontro di oggi. “Continueremo il nostro impegno per arrivare a un cessate il fuoco e a una pace permanente” ha affermato il ministro turco.

14.15 –  L’Ucraina non terra’ piu’ esercitazioni militari senza il consenso dei Paesi garanti della sua sicurezza, compresa la Russia. Lo dice il capo negoziatore russo Medinsky, citato dalla Tass, dopo i colloqui di Istanbul.

13.50 – E’ stata fatta abbastanza strada per un incontro fra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente russo Vladimir Putin, ha detto il negoziatore ucraino Mykhaylo Podolyak. Un incontro fra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky è possibile ma dopo che una bozza di trattato sarà raggiunta tra le parti, ha detto successivamente il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky

13.30 – Si è conclusa la prima giornata di colloqui tra delegazioni di Russia e Ucraina a Istanbul.

12.50 – “Le aziende straniere possono acquistare rubli con euro e dollari e pagare così il gas. Di fatto niente è cambiato”. Lo dice il portavoce del Cremlino Peskov citato dalla Tass.

11.35 – “Il numero di persone uccise dalle truppe russe a Chernihiv potrebbe arrivare a 400”. Lo ha detto il sindaco di della città, Vladyslav Atroshenko. “Abbiamo già più di 350 vittime in città… Questo non è il dato definitivo. Ora abbiamo un capo dell’assessorato regionale alla sanità riconfermato. Spero che avremo cifre più dettagliate. Penso che questa cifra sia di circa 400 “, ha detto il sindaco.

10.30 – L’Ucraina ha annunciato la ripresa delle evacuazioni di civili attraverso tre corridoi umanitari, anche dalla città assediata di Mariupol, dopo un giorno di sospensione a causa dei timori di “provocazioni” russe. “Tre corridoi umanitari sono stati approvati per oggi”, ha detto il vice primo ministro ucraino Iryna Verechtchuk su Telegram.

9.50 – Il presidente turco Erdogan ha incontrato le delegazioni di negoziatori russi e ucraini prima dell’inizio dei colloqui e ha aperto la strada per la pace

9.00 – L’oligarca russo Roman Abramovich è a Istanbul per i colloqui russo-ucraini, riferisce la Tass. Zelensky si è detto pronto ad accettare lo status di neutralità. Il Cremlino precisa: “nessuno sta pensando di usare armi nucleari”, né di attaccare Paesi Nato. Secondo il Financial Times la Russia non chiederebbe più che l’Ucraina venga “denazificata” ed è pronta a lasciare che Kiev aderisca all’Ue a patto che rimanga
militarmente non allineata.

8.30 Occhi puntati su Istanbul dove sono arrivate le delegazioni e alle 9,30 ora italiana riprendono i negoziati tra Mosca e Kiev. Si punta a concordare un cessate il fuoco, o almeno a un accordo
sui soccorsi umanitari. Zelensky si è detto pronto ad accettare lo status di neutralità. Biden ribadisce il suo giudizio su Putin: “è un dittatore” e “l’Ucraina non sarà mai una vittoria”. Il Cremlino precisa: “nessuno sta pensando di usare armi nucleari”, nè di attaccare Paesi Nato. Secondo il Financial Time
la Russia non chiederebbe più che l’Ucraina venga “denazificata” ed è pronta a lasciare che Kiev aderisca all’Ue a patto che rimanga militarmente non allineata. L’Onu chiede di indagaresulle torture ai prigionieri di guerra.


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