Ucraina, ma davvero può scoppiare la terza guerra mondiale?

Ucraina, ma davvero può scoppiare la terza guerra mondiale?

Le risposte di analisti e politici.
L'INVASIONE DI PUTIN
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‘Guerra mondiale’ è un pensiero cinematografico, almeno per le generazioni nate dopo la seconda. Una suggestione che viene in mente, guardando ‘War Games’, per essere subito cancellata come ipotesi non concreta, come incubo. Quando, in quel film che è diventato un cult, il computer Joshua impara che “l’unica mossa vincente è non giocare”, il sospiro di sollievo dello spettatore passa dall’immaginario alla cronaca. E’ vero, dunque non ci sarà mai una terza guerra mondiale. Ne siamo sicuri? Cosa dicono gli analisti a proposito dell’invasione russa in Ucraina?

Ecco, per esempio, cosa scrive Franco Venturini sul ‘Corriere della Sera’: “La terza guerra mondiale, verosimilmente non nucleare ma combattuta come sempre in Europa, è ogni giorno meno distante dalla guerra in Ucraina. Tendiamo a non guardare in faccia il pericolo maggiore, il male assoluto e devastante di una guerra totale e molto più estesa che a pieno e tragico titolo potrebbe essere definita la terza guerra mondiale. I segnali e i pericoli stanno raggiungendo il livello di guardia (…) La priorità assoluta, oggi, è evitare la guerra totale e senza più confini anche nel caso che Usa e Russia escludessero, per sopravvivere, il ricorso ad armi nucleari”. Quello dell’analista del ‘Corriere’ è un argomentare articolato che si può apprezzare qui. E che coglie l’occasione del ragionamento per rimettere in gioco una parola che risuona tragica oltre l’immaginazione: ‘guerra mondiale’, appunto. Non nucleare, ma combattuta con le armi, nel cuore dell’Europa.

Poi, certo, ci sono le armi dialettiche già in campo, nel conflitto delle opinioni. Andriy Zadorozhnyi, parlamentare ucraino, intervistato da Sky TG24, è reciso; “Forse qualcuno potrebbe pensare che qui non si stia facendo la guerra. Qui abbiamo tutta l’umanità, almeno tutto il mondo occidentale che invece sta capendo che questo è un errore. Ancora una volta, è già iniziata una terza guerra mondiale, noi ci siamo dentro, noi stiamo qui, proteggiamo certo noi, ma noi stiamo proteggendo il mondo occidentale, stiamo proteggendo anche tutti quanti voi dagli assassini che stanno arrivando dalla Russia”.

La chiusura dello spazio aereo dell’Ucraina “nelle circostanze attuali sarebbe considerato come l’ingresso in guerra della Nato e quindi un rischio di una terza guerra mondiale”. Così, ieri, avvertiva il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ai microfoni di France Inter e France Info. Laconica la risposta del premier Mario Draghi sul rischio di una escalation del conflitto: “Ora non si vede”. Forse non proprio di grandissimo conforto.

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