BRONTE (CATANIA) – “Un fulmine a ciel sereno per la nostra cittadina”. Angelica Prestianni, assessore al Diritto alla salute del Comune di Bronte, è appena giunta sul luogo in cui un marito, Filippo Asero, ha ucciso a coltellate la moglie, Ada Rotini, e dalle sue parole traspare tutta l’incredulità per il femminicidio accaduto nella sua città.
“Donne lasciate sole contro i carnefici”
“Pensavo che il mio paese fosse lontano da questi problemi (io stessa qui diversi anni fa ho costituito il telefono rosa) e invece stamattina abbiamo subito questo grosso dolore – ammette -. Una donna non può essere ammazzata in questo modo quando decide di abbandonare un uomo”. Poi il dolore lascia il passo a una altrettanto dolorosa presa d’atto: “Queste donne non hanno vicino le istituzioni purtroppo. Denunciano queste persone che però continuano ad avvicinarsi a loro. Si può mai agire in questo modo contro una donna? Speriamo che questi fatti non succedano più e che le istituzioni stiano vicine alle donne allontanando i carnefici”.
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