Un pacchetto di ordinanze| per sgomberi e ristrutturazioni - Live Sicilia

Un pacchetto di ordinanze| per sgomberi e ristrutturazioni

Il Comune ordina una serie di lavori urgenti di messa in sicurezza su diversi immobili a rischio crollo sparsi per la città.

PALERMO – Con una serie di ordinanze sindacali il Comune di Palermo impone ai proprietari di alcuni immobili, sia nel centro storico sia in periferia, di procedere con lavori urgenti di ristrutturazione e messa in sicurezza. Due provvedimenti riguardano edifici siti in via Pietro Fudduni e nel cortile Giorgio il Greco: ai proprietari si richiede di “eliminare i potenziali pericoli per le persone derivanti dallo stato di degrado e da possibili crolli, sia lungo i prospetti sia all’interno dello stesso”.

Lavori per “la salvaguardia della pubblica incolumità” sono invece ordinati, con inizio entro due settimane dalla notifica del provvedimento, su otto stabili nelle vie Francesco Paolo Perez, Mariano Campo, Amedeo D’Aosta, Nuova, Ottavio D’Aragona, Ernesto Paci, Emerico Amari e Florio. Vi dovranno essere eseguite “opere provvisionali e/o definitive” per evitare il dissesto o il crollo di una o più parti. Nel caso di via Florio, inoltre, i proprietari dovranno garantire che “la struttura non possa compromettere l’incolumità delle persone o comportare gravi danni ambientali e sociali”. Revocata un’ordinanza di sgombero in via Albergheria perché i piani superiori dell’edificio in questione sono risultati disabitati. Sgombero che invece colpisce una palazzina tra piazza dei Santissimi Quaranta Martiri alla Guilla e vicolo Cancello della Gioiamia.

Una particolare ordinanza in vista della stagione estiva ordina ai proprietari dei terreni sparsi su tutto il territorio comunale di procedere con “la pulizia e la bonifica da sterpaglie, vegetazione secca e qualunque materiale che possa essere fonte di incendio” e alla realizzazione di una fascia parafuoco in prossimità di fabbricati, strade pubbliche e private e ferrovie. Contestualmente scatta una serie di misure antincendio: si va dai divieti di fumare nei boschi e accendere fuochi d’artificio senza le necessarie autorizzazioni fino al divieto di accendere fuochi per bruciare paglia, sfalci, potature o altro materiale agricolo a quello, valido dal 15 giugno al 15 ottobre, di usare nei pressi di terreni agricoli, boschi, aree arborate e cespugliate “apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, usare fornelli, motori e autoveicoli che producano faville”.


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