Un tirocinio o addio alla Sicilia |Non è una regione per giovani - Live Sicilia

Un tirocinio o addio alla Sicilia |Non è una regione per giovani

Commenti

    Poi ci sn i precari che da vent’anni aspettano la stabilizzazione lavorando in nero per la Regione,vedi i Pip e gli Asu.

    E’ uno spaccato impietoso, un inno al disonore dei politici siciliani per tutto quello che hanno saputo fare contro la nostra terra. Purtroppo si leggono ancora articoli su Genovese e sui fondatori del gruppo Ora Sicilia, su grandi e piccole manovre di palazzo dietro cui si intravedono giochi di potere autoreferenziali: li manderei tutti a lavorare e chiuderei il più antico parlamento del mondo tanto non serve a nulla, anzi serve a drenare quelle poche risorse, sempre più esigue, del malato morente.

    Di questo sarebbe giusto scrivere che il popolo siciliano deve ringraziare due grandi statisti che si chiamano Lombardo e soprattutto il divin Nerone Crocetta che insieme a tutta la sinistra hanno fatto massacrare e ridurre al lastrico la Sicilia.

    Però la Regione Siciliana si permette il lusso di perdere, di fondi europei, 490 milioni dal 2000 al 2006, almeno 2 miliardi dal 2007 al 2014, altri 2 miliardi, in partenza, più quelli non spesi dal 2014 al 2020.
    Tutto questo perché la politica sceglie burocrati asserviti ed incapaci, riempie gli uffici di gabinetto di portatori di voti che al massimo sono spicciafacende.
    Forse impiegando queste risorse avremmo qualche occupato in più e qualche infrastruttura funzionante.
    Però a noi siciliani piace potere contare sull’antico, quando scegliamo di andare a votare, a prescindere se quel conoscente è un emerito incapace, quindi siamo sicuri che non siamo i veri colpevoli di tutto questo?

    Faccio solo presente che la Sicilia e l’italia, ormai non sono un Paese nemmeno per i vecchi, visto che moltissimi pensionati vanno via in Paesi dove la tassazione delle pensioni è più bassa in quanto ricevono pensioni da fame.

    C’è un’altra faccia della medaglia : mancanza di iniziativa imprenditoriale ; carenza di preparazione dei giovani in vari campi- spesso chi chiede il lavoro non sa fare niente- scuole ed università che il diploma e la laurea non la negano a nessuno! Sconoscenza totale della lingua inglese; pressione mafiosa; palle al piede le pubbliche amministrazioni in cui come leggiamo ogni giorno sembrano esserci bande di beduini con il coltello fra i denti in attesa della carovana fa assalire. Che cosa devono restare fare i ragazzi ? Attendere l’elemosina del tirocinio regionale? E ce ne sono ragazzi capaci! Due esempi: un ing meccanico chiamato dalla Rolls Royce con contratto di lusso dopo avere fatto in colloquio,: un altro che ovviamente al cantiere navale non è potuto entrare: capo commessa di un progetto da un miliardo di euro in Olanda o vivamente laureato non a paleo ma palermitano verace. Il problema è complesso e non va sottovalutato il tema mafia che scoraggia ad ingrandire le attività e talvolta anche ad investire. Poi ci mettiamo del nostro e ipocritamente attribuiamo ad altri i disastri, vedasi sicilfiat sulla cui chiusura l’azienda è stata irremovibile. Chissà? Forse anche la troppa passione per le partite di calcio.

    DOVREBBERO RENDERE LA SICILIA UNA FREE TAX ZONE, SNELLIRE LA BUROCRAZIA .

    LA RENDEREBBERO ATTRAENTE PER GLI INVESTITORI.

    ALLO STESSO TEMPO SFRUTTANDO IL TURISMO, CON IL SUO INDOTTO E REALIZZANDO IL VERO PART TIME ALL`AMERICANA, SI AVREBBERO 2,000,000 DI POSTI DI LAVORO.

    Fossi in Musumeci vi leverei la pubblicità pagata dalla regione, dite solo en passant dei 205 milioni impegnati per i giovani, siete disarmanti vi meritate Crocetta

    Poche prospettive,assunzioni pubbliche ormai inesistenti…la realtà è nota molti vivono grazie agli stipendi dei genitori o le pensioni dei nonni…quando queste finiranno,inizierà la povertà per una generazione di trentenni ai quali la politica ha compromesso il futuro.LE risorse della sicilia,poi,come il turismo sono sprecare mancando spesso la cultura e formazione imprenditoriale come anche una adeguata programmazione e supporto pubblico.

    Un giovane su due disoccupato ma se mettiamo nel conto pure i giovani e sono tanti che hanno risolto andando fuori regione e non gravano più avremmo percentuali bulgari.
    Per chi parla dei danni fatti da Lombardo e crocetta credo si debba partire da molto più indietro.

    Non é proprio come dice la Bsnca d’Italia.
    Oggi i ragazzi non hanno voglia di fare sacrifici e imparare soprattutto il mestiere, che ahimé s’impara solo con la pratica…
    Non dico che deve durare un’eternità ma i giovani devono capire che l’azienda investe sul suo praticantato…
    Non può essere tutto facile…
    E invece loro sono convinti che sia solo il loro tempo ad essere prezioso… E il tempo degli altri.
    Arrivano che neanche il computer sanno usare e sono i figli della tecnologia.
    Fagli usare un foglio Excel… Non conosco no neanche la formula base.
    Fagli scrivere un relazione in foglio word…
    Insomma una serie di cose che entrando nel mondo del lavoro,per noi datori di lavoro sono scontati e invece non é così…
    Vogliono scappare perché gli é comodo… ma fuori sicuramente nessuno gli regala nulla…Tuuto deve essere sudato

    È vergognoso, dopo avere fatto studiare i figli con sacrificio e impegno, non esiste una famiglia che non ha uno o due figli fuori ,senza nessuna speranza di ritorno. Ringraziamo chi ci ha amministrato. Complimenti

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