"Bene la sanità" - Live Sicilia

“Bene la sanità”

Luci e ombre nella relazione della Corte dei conti. Promossa la sanità di Massimo Russo che commenta: "L'avevamo detto".

La soddisfazione di Russo
di
3 min di lettura

Se il rendiconto generale della Regione siciliana può essere considerato un testo di “luci e ombre”, le luci, nella maggior parte dei casi, vanno ricercate nel “capitolo Sanità”. Preso come esempio, sia dal presidente delle Sezioni riunite della Corte dei conti Rita Arrigoni che dal procuratore generale Giovanni Coppola, delle cose “che hanno funzionato” nell’ultimo esercizio finanziario. “Il 2011, per la Sanità siciliana – ha detto Coppola – si può considerare ‘una buona annata”

“Noi lo diciamo da anni – ha commentato l’assessore Massimo Russo – anzi, vedrete che i dati di quest’anno sono ancora migliori di quelli descritti oggi dalla Corte”.

Ma quali sono gli elementi sottolineati dai magistrati contabili? Di fronte a un aumento della spesa del settore, pari a 646 milioni (ma 555 milioni sono dovuti al ripianamento delle aziende sanitarie) si assiste a un nettissimo “rientro” del deficit. Un calo del 77% che porta il “buco” della sanità ad “appena” 22 milioni. Certo, la spesa per la Sanità in Sicilia è ancora elevatissima, ma questa è storia antica. Il “peso” sul bilancio regionale è di 9,4 miliardi, pari al 48,17%. La Corte, poi, ha sottolineato il miglioramento dei risultati delle Aziende sanitarie provinciali, sebbene rimangano alcune situazioni critiche, come nel caso dell’Asp di Messina “che da sola incide – scrivono i giudici – sulle perdite registrate a livello regionale per il 1,24%”. Rispettato anche il tetto di spesa per il personale, fissato dalla Finanziaria del 2010, “con costi che flettono di circa 39 milioni di euro e con una riduzione nel 2011 di 785 unità rispetto al 2010. Tale risultato – segnala però la presidente Arrigoni – peraltro in linea con quello nazionale, rischia di essere compromesso dalle procedure di assunzione avviate alla fine del 2010 per un totale di 2.816 posti; assunzioni che si discostano dalle misure previste dal Piano di Rientro 2007-2009, di cui l’attuale Programma operativo 2010-2012 rappresenta una continuazione”.

Il procuratore Coppola, poi, nella sua requisitoria ha sottolineato la gestione virtuosa della Seus: “E’ una partecipata della Regione – ha detto – ma una delle poche ad aver chiuso il proprio bilancio addirittura in attivo”.

Qualche dubbio, invece, la Corte lo solleva riguardo alla crescita nel 2011 per “la spesa per acquisto di beni per il 6,15%, in misura superiore alla media nazionale (+2,4%) rendendo necesario un più stringente controllo sulle procedure di acquisto (risulta ancora molto alto in Sicilia il ricorso alle procedure in economia) e sui prezzi praticati alle Aziende per categorie omogenee di beni acquistati al di fuori delle procedure centralizzate di gara”. Il procuratore Coppola, invece, ha evidenziato la crescita della spesa per consulenti e “esterni”, pari a circa due milioni di euro (da 5,5 a 7,5 milioni).

Ma gli aspetti positivi legati alla cura dei pazienti evidenziati dalla Corte sono diversi e riguardano “la degenza media per acuti, il basso indice di ‘letti vuoti’ e la buona rotazione di pazienti per letto con un sensibile recupero dell’efficienza nel settore dei ricoveri post acuzie, sia pure con accentuate differenze tra pubblico e privato”. E soprattutto, un dato segna quella che per la Corte dei conti è una “storica” inversione di tendenza: “Aumenta – dice infatti Rita Arrigoni – la mobilità passiva (in pratica, il numero di pazienti che decide di curarsi in Sicilia proveniendo da altre regioni d’Italia, ndr) arrestando così il trend di progressiva riduzione registrato sin dal 2003”.

In quest’ultimo caso, la Corte dei conti fa riferimento ai dati del 2010: “Ma quelli del 2011 – annuncia Russo – sono ancora migliori. I giudici contabili oggi hanno certificato quello che noi diciamo da molto tempo. E hanno riconosciuto la coerenza della nostra attività amministrativa, che ha intrapreso la strada di un cambiamento che ha dato i suoi frutti. Resta in piedi, però, anche riguardo alal Sanità siciliana, una vera e propria ‘questione meridionale’ di uno Stato che non si occupa di un Mezzogiorno esangue. Ci sarà da ridiscutere in questo senso – conclude Russo – prima possibile la vicenda riguardante la quota della compartecipazione sanitaria”. Insomma, l’assessore alla Salute parla già da possibile governatore: “La mia candidatura – spiega – è stata lanciata e la cosa mi lusinga. Ma io non ho ancora accettato, sto considerando tutti gli aspetti prima di prendere una decisione”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI