Una "L" cancellata e cambia tutto | Polemica per i manifesti antimafia - Live Sicilia

Una “L” cancellata e cambia tutto | Polemica per i manifesti antimafia

I manifesti contro la mafia affissi a Salemi (Trapani) per iniziativa del sindaco Vittorio Sgarbi alcuni giorni fa per denunciare “le ricostruzioni false di alcuni investigatori” in relazione ai presunti “tentativi di condizionamento dell’attività amministrativa” da parte dell’ex deputato della Dc Giuseppe Giammarinaro sono stati alterati da sconosciuti che con un paio di ritocchi ne hanno rovesciato il senso.

La scritta originale diceva “ma quale mafia! Cittadini, ribellatevi”, ma cancellando la lettera “L” e aggiungendo l’accento sulla “E”, la frase si è trasformata in “ma qua è mafia, cittadini, ribellatevi”. E’ stata anche trasformata la firma in modo che si legge “Al Sindaco” invece che “Il Sindaco”, in modo da intendere che ci si deve ribellare a Sgarbi.

“Non mi pare proprio uno scherzo -commenta Sgarbi- semmai una ulteriore diffamazione della città. Perchè utilizzare uno spazio istituzionale del Comune di Salemi per dire che c’è la mafia, è un oltraggio al Comune, alle sue istituzioni, ai suo rappresentanti, ai cittadini umiliati dalla retorica dell’antimafia di carriera. C’è chi sparge letame dappertutto. La violenza di chi vede la mafia anche là dove non c’è, e dunque la inventa, è peggio della mafia. Diceva Sciascia che ‘un’idea morta produce più fanatismo di un’idea viva; anzi soltanto quella morta ne produce. Poichè gli stupidi, come i corvi, sentono solo le cose morte’. Certo -aggiunge Sgarbi- se l’intenzione voleva essere una burla, mi auguro che l’autore, gli autori ed eventuali suggeritori degli esecutori materiali, lo dicano subito facendo pubblica ammenda, perche’ ho gia’ dato incarico di presentare una denuncia”.

Il manifesto intanto è stato coperto con un altro che pubblicizza l’esposizione al “Museo del Paesaggio”, per la prima volta in Sicilia, del capolavoro di Paul Cezanne, “Maison et bosquet”, in attesa che la tipografia ristampi quello voluto da Sgarbi.


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