Una vita ad aspettare l’autobotte dell’acqua: la Sicilia non cambia mai

Condivido pienamente. La politica se mai c’è stata dimostra anche nel problema dell’acqua la sua incapacità. Siamo rimasti come 50 anni fa. Si discute di poltrone, di incarichi. Mentre non c’è stato un politico dal dopo guerra ad oggi per essere ricordato per avere fatto qualcosa di concreto. Con i soldi dell’autonomia la Regione oggi sarebbe stata ricca di tutto e di infrastrutture mentre manca l’essenziale. È da sciocchi andare a votare. E poi li votiamo per andare in Europa e con spudoratezza e con assoluta mancanza di rispetto verso gli elettori si rifiutano di andare in Europa. A chi troppo e a chi non ha nulla e vive nella povertà assoluta. Fanno bene sia pur costretti che i giovani siciliani fuggono da questa strana terra e la colpa è proprio della politica in connubio stretto con cosa nostra. Non ha senso vivere in Sicilia dove chi senza meriti viene votato perché il voto non è ancora libero.

Ha scritto bene nell’affermare che la colpa è nostra quando votiamo,non dovremmo andarci o,quando i politici ed i mafiosi pensano solo ad esso dovremmo farci sentire tutto.Ma invece continuiamo imperterriti e alziamo le spalle come se non fosse un nostro problema.Odio la mia regione e vorrei fuggire da questo stato di cose .

Le emergenze fanno sistema e portano soldi