Un'ordinanza contro lo Iacp |"Agire per la pubblica incolumità" - Live Sicilia

Un’ordinanza contro lo Iacp |”Agire per la pubblica incolumità”

Il documento a firma del vicesindaco impone all'Istituto autonomo case popolari di consolidare il palazzo di viale Bummacaro. "Contro gli inadempienti - si legge - sarà provveduto d’ufficio a loro danno e spese, restando impregiudicata l'eventuale azione penale contro di essi”.

CATANIA – Il sindaco bacchetta l’Istituto autonomo case popolari per non aver effettuato i lavori di manutenzione relativi al palazzo di viale Bummacaro 9 a Librino. E lo obbliga a rimediare con un’apposita ordinanza. Il documento. dello scorso 18 giugno, è la risposta a quanto evidenziato dai Vigili del fuoco che, dopo essere intervenuti per scongiurare incidenti ai danni della popolazione, hanno segnalato l’esistenza di pericoli in alcuni palazzi del quartiere periferico di Catania, interessati dal cedimento di cornicioni e la conseguente necessità, da parte del proprietario, di effettuare interventi urgenti per consolidare gli edifici.

Era il mese di febbraio scorso ma sembra che, da allora, l’Iacp non avrebbe provveduto a fare nulla, tanto da spingere il primo cittadino a emanare un’apposita ordinanza per obbligare l’Istituto ad effettuare quanto previsto dalle normative. “Preso atto che il persistere della inerzia dei proprietari, che non hanno eseguito gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, ha aggravato lo stato di conservazione dell’immobile tanto che, gli elementi sopra specificati rappresentano pericolo per l’incolumità dei cittadini, per cui si rende necessario un urgente intervento per la verifica e l’eventuale consolidamento delle parti ritenute pericolanti di tutte le palazzine sopra elencate”, si legge nell’ordinanza, e visto il vigente Regolamento Edilizio che impone che “Quando un edificio o parte di esso presenta pericolo per le persone o per le cose, il proprietario deve immediatamente adottare i necessari provvedimenti per scongiurare il pericolo stesso. Contro gli inadempienti sarà provveduto d’ufficio a loro danno e spese, restando impregiudicata l’eventuale azione penale contro di essi”, l’amministrazione ordina di provvedere immediatamente alla messa in sicurezza all’Iacp entro “non oltre 30 (trenta) giorni dalla data di notifica della presente Ordinanza – si legge ancora – tramite impresa qualificata e sotto la direzione di tecnico abilitato, al consolidamento e/o ripristino delle parti mancanti e di quelle pericolanti, come più specificamente descritto in premessa, ed a quant’altro dovesse risultare necessario per garantire l’incolumità delle persone”.

E non si ferma qui l’amministrazione comunale che avverte l’Iacp della necessità non solo di sorvegliare l’eventuale transennamento (provvisorio) realizzato dal Comune per la pubblica incolumità fino a quando non verranno istallati quelli definitivi a cura dello stesso proprietario, che dovranno mantenerlo per l’intera durata dei lavori e per i quali dovrà essere versata la tassa sul suolo pubblico. Oltre a prevedere “ai puntellamenti, ai ponteggi, alle transennature, alle pensiline parasassi, a protezione dei cittadini che fruiscono dei diversi cortili condominiali sottostanti, ed a tutte le altre opere provvisionali atte a scongiurare il pericolo per la pubblica incolumità dalla data di notifica della presente, da valere ad ogni effetto di legge, fino alla data di completa esecuzione delle opere”.

 


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