Periferie senza acqua potabile |Leone: "Abitanti esasperati" - Live Sicilia

Periferie senza acqua potabile |Leone: “Abitanti esasperati”

Perdura l’emergenza acqua nella zona sud della città. Lorenzo Leone, presidente della sesta municipalità: "Occorre al più presto portare l’acqua potabile a Vaccarizzo. Gli abitanti non possono più aspettare. Il problema va risolto una volta per tutte”.

Vaccarizzo e Collina Primosole
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CATANIA – Un’emergenza continua che, nonostante i proclami, nessuno sembra voler affrontare. Quella della mancanza di acqua in alcuni quartieri periferici di Catania, da problema ordinario nel periodo invernale, si trasforma in situazione insostenibile durante i mesi estivi, particolarmente caldi, in cui gli abitanti della zona si moltiplicano, specialmente nei pressi dei villaggi a mare. A lanciare, nuovamente, l’allarme e chiedere l’intervento della nuova amministrazione comunale, è il presidente della sesta municipalità, Lorenzo Leone, che da tempo porta avanti la battaglia, al fianco dei comitati di abitanti che inutilmente segnalano il problema da tempo. “E’ assurdo che in quartieri come Collina Primo Sole e Vaccarizzo non ci sia ancora acqua potabile – afferma Leone. Nel 2013 non è più concepibile una fatto del genere: il vasto quartiere che si estende nella zona Sud della città, fino ai confini con la provincia di Siracusa – prosegue – già stabilmente abitato durante l’inverno, in estate vede crescere, in maniera considerevole la popolazione”.

L’annosa questione della carenza d’acqua nel quartiere di Vaccarizzo, infatti, è un problema tanto deplorevole quanto vecchio, e con il quale gli abitanti sono costretti a fare i conti, ormai da diverso tempo. “Non solo l’acqua non è potabile, – dice ancora Leone a LiveSiciliaCatania – e quindi non va bene per bere o cucinare, ma certi giorni è del tutto assente” . Un problema, secondo il presidente della municipalità, che non sarebbe mai stato affrontato a dovere, ragione per cui si protrae da anni. “Occorre finalmente – precisa – fare un ragionamento serio. Questo è un grave problema, la gente è arrabbiata e non ne può più di pagare tasse per un servizio di cui non usufruisce. Alcuni – aggiunge – sono costretti a fornirsi di acqua potabile da un’autobotte, affrontando una spesa di circa 110 euro. Ma non tutti sono nelle condizioni economiche per farlo, e si trovano, dunque, a dover utilizzare quel poco di acqua che c’è”.

La questione è di competenza del Consorzio di Bonifica 9, ma sembra che le intenzioni manifestate da parte dell’ente fatichino a trasformarsi in azioni concrete. “Abbiamo già fatto diverse riunioni ed incontri – prosegue Leone – anche con l’assessorato regionale. Il commissario straordinario Giuseppe Dimino, si è anche formalmente impegnato, dichiarando che già è in studio un progetto, tuttavia, non è ancora stato fatto nulla per risolvere concretamente la questione, e ripristinare le reti idriche. Mi rendo conto che non si possa risolvere il problema con un semplice schiocco delle dita, ma è anche vero – sottolinea – che gli abitanti sono esasperati, e occorre al più presto portare l’acqua potabile a Vaccarizzo. A settembre sono in programma altri incontri e spero in quella sede si smuova finalmente qualcosa”.

Leone chiama in causa direttamente la nuova amministrazione e, in particolare, il primo cittadino. “Di questo problema – specifica Leone – è chiaro che debba necessariamente sentirsi investita anche la nuova amministrazione. Confido molto nel sindaco Bianco, so che è molto attento a certe problematiche, e sono certo, quanto prima – conclude – prenderà in mano la situazione”. E l’amministrazione comunale dal canto suo, conosce i numerosi disagi derivanti dalla carenza d’acqua, e con i quali gli abitanti di Vaccarizzo sono costretti a fare i conti. “Tuttavia – fanno sapere – occorrerà attendere almeno la fine della pausa estiva, per avere delle risposte concrete e conoscere più nel dettaglio quali sono i propositi per ovviare, una volta per tutte, ad un problema che sembrerebbe non conoscere la parola fine”.

 


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