Vaccinare, vaccinare, vaccinare: la Sicilia deve correre

Vaccinare, vaccinare, vaccinare: la Sicilia deve correre

Nuove fasce d'età, medici coinvolti, imprese. La Regione vuole ingranare la marcia.
IL PUNTO SULLA CAMPAGNA
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E’ un tempo maledettamente incerto, nelle sue insicurezze, nelle fragilità che lo attraversano e che rendono i sentieri ripidi. Ma c’è una certezza: bisogna sconfiggere il Covid. Ecco perché la strada è soltanto una: vaccinare, vaccinare, vaccinare. La Sicilia vuole correre. Soltanto con somministrazioni massicce si riattiverà il circuito della protezione della salute, della ripresa dell’economia, del respiro a pieni polmoni di chi è stato troppo tempo sott’acqua.

Vaccini dai 65 ai 69 anni

Ieri, per esempio, sono state aperte le prenotazioni per tutti i siciliani dai 65 ai 69 anni, come annunciato da una nota della Regione: “Ha preso il via da qualche ora, in Sicilia, la campagna di vaccinazione anti-Covid riservata ai cittadini dai 65 ai 69 anni (non ricompresi nei target per i quali sono già in corso le operazioni di prenotazione e somministrazione del vaccino), che da subito potranno avere accesso ai sistemi telematici di prenotazione per richiedere il vaccino AstraZeneca. Le procedure sono analoghe a quelle già in atto nel territorio della Regione Siciliana per gli altri target della campagna vaccinale: si può, infatti, adoperare la piattaforma della struttura commissariale nazionale, gestita da Poste Italiane, prenotazioni.vaccinicovid.gov.it o attraverso il portale regionale www.siciliacoronavirus.it. Oltre alla modalità online, è possibile prenotare anche attraverso il call center dedicato – telefonando al numero verde 800.00.99.66 attivo da lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 (esclusi sabato e festivi) –  attraverso i 687 sportelli Postamat e tramite il canale costituito dai portalettere di Poste Italiane che possono inserire in agenda gli appuntamenti richiesti dai cittadini appartenenti alla categoria interessata. Si ricorda che il vaccino è gratuito e non obbligatorio”. Un’altra conferma della necessità di ingranare una marcia in più.

L’appello di Musumeci

“Procedere rapidamente alla vaccinazione dell’intera popolazione di Sardegna e Sicilia, cioè le due più grandi Isole del Mediterraneo a spiccata vocazione turistica, che possono garantire numeri importanti per la ripresa dell’economia nazionale”. E’ l’appello del presidente Musumeci del governatore della Sardegna, Christian Solinas. E’ una dichiarazione congiunta che testimonia, ancora una volta, la volontà di andare oltre, velocemente.

I medici di base

Come raccontiamo in un altro articolo del nostro giornale, anche i medici di medicina generale, cominciando da Palermo, verranno coinvolti nella campagna vaccinale. Già da oggi, proprio tra Palermo e provincia, saranno operativi. Potranno vaccinare i pazienti in ambulatorio, a domicilio, dare una mano negli hub. Una opzione non esclude l’altra. Un altro segmento importante saranno le imprese (qui tutti i dettagli).

Il bollettino del contagio

Ecco, intanto, il bollettino dell’otto aprile. Sono 1.287 i nuovi positivi al Covid19 in Sicilia su 27.170 tamponi processati, con una incidenza del 4,7%, in linea con la media nazionale. La Regione è quinta per numero di contagi giornalieri. Le vittime sono state 11 nelle ultime 24 ore e portano il totale a 4.757. La distribuzione nelle province vede Palermo con 438 nuovi casi, Catania 280, Messina 69, Siracusa 131, Trapani 24, Ragusa 34, Caltanissetta 133, Agrigento 128, Enna 50. Il nemico non indietreggia. Secondo le ultime notizie, non si prevedono particolari disagi negli approvvigionamenti previsti. La Sicilia deve correre.


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