PALERMO – Legna raccolta da giorni, accatastata e ormai diventata una enorme montagna che presto sarebbe stata data alle fiamme. Si trovava in piazza Kalsa, nei pressi di Porta dei Greci, dove nel primo pomeriggio sono intervenuti gli operai della Rap e la municipale per la rimozione. Un’attività che in questi giorni viene svolta in varie zone della città per evitare il grande numero di “vampe” e conseguenti danni e disagi a ridosso della festa di San Giuseppe.
Come è già successo nelle scorse settimane però, la reazione di chi abita nelle zone in cui era in programma il “falò”, è stata ancora una volta violenta. Vigili urbani e uomini della Rap sono infatti stati colpiti dalle uova lanciati da una decina di ragazzi. Sul posto sono intervenute le volanti della polizia che hanno riportato la situazione alla calma. Proprio come è accaduto durante lo scorso fine settimana in via Giorgio Mosca, nella zona della Zisa. Anche in questo caso è scoppiato il caos, con proteste e lanci di uova da parte di chi aveva allestito la vampa. Una “tradizione” che a Palermo si trasforma spesso in emergenza. Basti pensare che lo scorso anno una catasta di legna data alle fiamme in via Filippo Corazza ha rischiato di danneggiare seriamente un fabbricato vicino. Il monitoraggio è costante in questi giorni soprattutto nelle zone popolari e periferiche del capoluogo siciliano, dal quartiere Oreto-Stazione a Romagnolo, fino allo Zen e a Pallavicino.
Palermo capitale
della cultura……….
…dall’altro ragazzini e giovani panormosauri.
Fallimento totale degli educatori palermitani.
Palermo é il Bronx tra le cittá siciliane perché c’é chi vuole amministrarla come se fosse una cittá civilissima.
Cominciate a fare rispettare le norme con il controllo COSTANTE del territorio.
State allevando futuri delinquenti, perché é meglio gestire un popolo ignorante.
Cittá della cultura dell’ignoranza, altro che Unesco!
Bella tradizione diffusa, con varie ricorrenze in tutta Europa. Da controllare e incanalare in modi che non siano né nocivi né pericolosi.
quanta gente inutile che esiste ancora! inutile a loro stessi ed alla società…
Perché lasciare avventurare i vigili del fuoco in terre così selvagge? 17 tonnellate d’acqua dal Canadair su questi simpatici ragazzini risolverebbero la situazione senza mettere a rischio l’incolumità degli addetti antincendio.
Invece di regolamentare una tradizione da sempre esistente e particolarmente sentita in un certo strato della cittadinanza si cerca semplicemente di reprimerla. Si tratterebbe di individuare delle aree dove rendere minima la pericolosità e così facendo si eviterebbero delle desolanti manifestazioni di rivolta verso i tutori della legge.
Semplicemente indigeni allo stato puro!
Concordo sulla possibilità di regolamentare la cosa trovando delle aree opportune.
C’è però un altro problema. Dentro quelle cataste c’è di tutto. Tantissimi materiali pericolosi e altamente inquinanti. Come si fa a evitare che vengano usati?
Nel trevigiano i roghi dell’epifania sono un’attrazione turistica… da noi è solo tradizione da dimenticare…