PALERMO – “In via Leonardo da Vinci, la costruzione della linea del tram mette a rischio oltre 200 posti di lavoro”. Lo afferma Angelo Figuccia, capogruppo del Partito dei Siciliani-MPA a Sala delle Lapidi, che prosegue: “In via Leonardo da Vinci, da quando sono iniziati i lavori per la realizzazione della linea del tram, la sede stradale è stata notevolmente ristretta, eliminando così la possibilità di posteggio dei clienti, tanto che numerosi esercizi commerciali della zona hanno accusato un pesantissimo calo di fatturato e di vendite, che si aggiunge alla già profonda crisi economica generale. Molti negozianti, quindi, stanno per chiudere i battenti e così centinaia di dipendenti si ritroveranno senza lavoro.
Una soluzione potrebbe essere la trasformazione in parcheggio di un’ampia zona di verde storico, ma che di storico non ha più niente e in totale stato di abbandono e quasi ridotta a deserto, considerato che non è mai stata curata dai proprietari. In questo modo, si recupererebbe tutta la zona tra via Uditore e la via Casalini, e si darebbe una boccata d’ossigeno ai negozianti della zona, stretti in una morsa quasi senza scampo”.
LE REAZIONI
“Relativamente al problema dei parcheggi su via L.do Da Vinci concordo – afferma Maurizio Li Muli, Consigliere PD della V Circoscrizione – con quanto afferma il collega Figuccia che per colpa dell’errata valutazione e progettazione del tram si sono persi centinaia di stalli per auto. Ma la soluzione non può essere assolutamente quella di distruggere quell’ultimo lembo di verde che insiste su questo quartiere. La cementificazione che ha caratterizzato il nostro quartiere un tempo area di agrumeti e ville storiche con programmi costruttivi in aree di verde, lottizzazioni spesso irregolari ha resto il quartiere con forti problemi di vivibilità e dato l’alto numero di traffico veicolare che attraversa il principale asse viario di Via L.do Da Vinci è necessaria a mio avviso una forma di tutela della salute che passa dal recupero dell’esistente e delle aree dismesse, senza ulteriore consumo del territorio e con la creazione di zone di verde, polmoni necessari per contrastare anche l’inquinamento atmosferico. Vorrei informare tra l’altro il collega che già la V Circoscrizione si è espressa all’unanimità per la salvaguardia del verde storico ex tenuta Fondo Turrisi, per la sua trasformazione a Verde pubblico e per la nascita di un Parco Urbano e che più volte abbiamo denunciato sia il taglio non autorizzato di alberi sia l’occupazione privata di quell’area demaniale che corrisponde al’ex tracciato ferroviario. Inoltre – conclude Li Muli – già ben oltre 4.000 cittadini hanno sottoscritto la relativa petizione che risponde ad un’esigenza fortemente sentita dai residenti della nascita di un Parco Urbano che possa occasioni di incontro e socializzazione – si pensi , ad esempio, agli orti urbani, a piste ciclabili, attrezzature per il gioco per i bambini ma anche didattiche vista la presenza di importanti biodiversità. Ci auguriamo che questa Amministrazione, sia molto più illuminata di chi vuole nuove colate di cemento e che sia più attenta ai problemi della vivibilità urbana di questo quartiere così tanto oltraggiato, si trovino altre soluzioni al problema dei parcheggi noi ne abbiamo già individuate alcune. Ma nessuno pensi a nuove cementificazioni, proprio per questo motivo tante e diverse Associazioni hanno organizzato domenica 17 una passeggiata che dal Parco Uditore raggiungerà la via Beato Angelico per sostenere l’idea del Parco di Villa Turrisi”.
