Via Petraro, è corsa contro il tempo |L'inaugurazione (pare) entro Natale - Live Sicilia

Via Petraro, è corsa contro il tempo |L’inaugurazione (pare) entro Natale

Sembra manchi pochissimo all'apertura - ufficiale - della bretella che dovrebbe allentare la morsa del traffico nell'area, dopo la demolizione del ponte.

CATANIA – Manca solo il palo a sbraccio e l’installazione dei quattro semafori veicolari (due principali e due ripetitori), installati nell’incrocio tra via Passo Gravina e via Petraro, sarà completa. Non si tratta quindi né di semafori pedonali (che regolano l’attraversamento tramite chiamata), né di semafori di priorità che avrebbero dovuto fare strada al passaggio del Brt.

Qual è la differenza è presto detta. I semafori veicolari vengono programmati per gestire e fermare il traffico alternando, per pochi secondi, il verde al flusso di auto che scende da via Passo Gravina con il rosso per chi proviene dal torna indietro di via Petraro. Questo ci hanno detto stamattina i tre operai della Sostare, la società che da sette anni si occupa della rete semaforica di Catania, mentre finivano di collegare alcuni cavi.

Questa è la soluzione che consentirà – si spera – alle auto di accedere alla bretella che, per la cronaca, il giorno dopo la pubblicazione del nostro ultimo articolo (05.12.2014) era stata richiusa dall’Amministrazione con dei new jersey vuoti. Gli stessi new jersey che poco dopo gli automobilisti hanno spostato. Insomma, un tira e molla che sembra non finire a dimostrazione del fatto che la bretella – con tutti i dubbi sulla sicurezza, la pendenza, e la realizzazione (a norma?) – non è poi così inutile o utilizzata da pochi.

Ma in tutto questo il Brt che strada farà? A questa domanda ancora nessuno sembra saper rispondere. A guardare la posizione dei semafori veicolari ci auguriamo che la pendenza della bretella sia adeguata al passaggio del Brt in modo da recuperare i troppi minuti che perde in via Paolo Bentivoglio prima di immettersi nella corsia preferenziale di via Etnea.

Insomma il Brt dovrebbe cambiare percorso e forse il migliore – utilizzando la bretella – sarebbe quello di percorrere via Albertone, tornare sulla Circonvallazione ed entrare in via Etnea dal torna indietro del Nodo Gioeni. Un suggerimento che tempo fa ci aveva manifestato Vincenzo Condorelli, esperto del sindaco per la viabilità. Ma per realizzare tutto ciò bisognerebbe non solo eliminare i cordoli di prolungamento del Nodo Gioeni ma impedire alle auto di scendere nel primo tratto di via Etnea per entrare in via Ardizzone Gioeni. Come? Imponendo il senso unico a salire in via Etnea. Una soluzione accarezzata più volte da Condorelli e che, forse, sarebbe stata più facile realizzare se il torna indietro ovest del Nodo Gioeni fosse stato realizzato più a monte.

Ma intanto torniamo in via Passo Gravina dove, in base a quanto dichiarato dai tre disponibili operai di Sostare, il palo a sbraccio arriverà in tempi brevissimi e, grazie a un trasporto eccezionale, prima di Natale. In tempo, hanno aggiunto, per permettere al sindaco il taglio del nastro nei primissimi giorni della prossima settimana. Un bel po’ dopo l’apertura delle scuole così come era stato annunciato dall’Amministrazione, ma entro l’anno. E magari, aggiungiamo noi, con il collaudo già firmato sul progetto esecutivo che noi non abbiamo mai visto ma che l’Utu di certo dovrebbe avere.

 

 


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