CATANIA – Quello della videosorveglianza in città è un punto su cui Marcello Cardona aveva sollecitato l’intervento delle istituzioni. Anche se il Questore aveva ammesso l’impegno che “sindaco e prefetto” hanno su un progetto che, oltre a portare Catania ai livelli delle capitali europee in termini di prevenzione e sicurezza, sarebbe un importate supporto alle azioni delle forze dell’ordine. Oggi sulla questione ha inviato una nota “infuocata” il segretario del sindacato di Polizia Coisp, Alessandro Berretta che evidenzia come “la video sorveglianza a Catania sia incompleta” e si sconoscano le ragioni di questo stallo. Il sindacalista inoltre mette in rilievo come le telecamere siano funzionanti invece “in luoghi – secondo Berretta – non strategici e quindi non idonei a contrastare i reati predatori e contro la persona”.
Il segretario del Coisp attacca prontamente: “Molti reati, anche gravi, avvengono proprio dove manca il sistema di controllo”. Berretta, dunque, ritiene assurdo che non sia stata trovata una soluzione e i fondi per un intervento risolutivo. “La video sorveglianza – è l’appello del sindacalista al sindaco Biancio e al prefetto Federico – deve assumere il carattere di necessità ed urgenza”.
La nota chiude con una provocazione: “Non completarla significa offrire ai criminali l’opportunità di agire e delinquere in modo più agevole”.