Sicilia, protesta Uil e Uiltucs sulla vigilanza privata - Live Sicilia

“Vigilanza privata, sette anni di trattative andate a vuoto”

Uil e Uiltucs Sicilia solidali con i lavoratori in protesta a Roma
LA PROTESTA
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PALERMO – “Dopo sette anni di trattative andate a vuoto, gli addetti alla sicurezza scendono in piazza per il rinnovo contrattuale. Rivendicano il diritto a un salario dignitoso e adeguato ai rischi che corrono ogni giorno per garantire la sicurezza alla collettività ma anche un orario che permetta di conciliare lavoro e famiglia. Parliamo di migliaia di addetti che svolgono vigilanza in luoghi sensibili quali aeroporti, porti, banche, ospedali, tribunali, trasporto valori, nei caveau e nei cantieri. Tutte attività dove è necessario garantire la sicurezza pubblica, un servizio complementare a quello della pubblica sicurezza e che spesso sostituisce il servizio pubblico”. Il segretario generale della Uil Sicilia, Luisella Lionti, e il segretario generale Uiltucs Sicilia, Marianna Flauto, esprimono così tutta la loro solidarietà alle lavoratrici ed ai lavoratori del settore che hanno aderito in maniera massiccia alla manifestazione di Roma.

Migliaia di lavoratori hanno incrociato le braccia

In tutta Italia e in Sicilia migliaia di lavoratori oggi hanno incrociato le braccia. Lionti e Flauto ritengono “assolutamente necessario e urgente l’intervento del governo, del ministro dell’Interno e del Lavoro”. E aggiungono: “Il salario delle guardie particolari giurate è di circa 1.250 euro lordi contro una media del settore terziario, a parità di livello, di 1.650 euro. Un gap vergognoso, discriminante e inaccettabile soprattutto se pensiamo che questi lavoratori rischiano ogni giorno la vita. A peggiorare la situazione le stazioni appaltanti, quasi sempre pubbliche, che non tengono conto delle tabelle ministeriali che indicano il costo del lavoro e che pur di risparmiare hanno favorito tale situazione di gravità”.


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