Vigile urbano massacrato |La Procura chiede 4 anni - Live Sicilia

Vigile urbano massacrato |La Procura chiede 4 anni

Il processo al 22enne che colpì l'ispettore mandandolo in coma.

ISPETTORE LICARI
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CATANIA – Una richiesta di condanna a 4 anni e tre mesi di reclusione è stata avanzata dal pm Santo Distefano, durante l‘udienza preliminare del processo con il rito abbreviato, nei confronti di Orazio Di Grazia. Il 22enne, difeso dagli avvocati Ignazio Danzuso e Mario Cardillo, è accusato di aver aggredito il 2 settembre dello scorso anno il vigile urbano Luigi Licari.

In aula quest’oggi c’era anche l’ispettore Licari insieme ai suoi famigliari. Il vigile sta tentando lentamente di riprendersi dai gravi danni fisici subiti in quella terribile aggressione. Nel suo volto ancora i segni delle percosse. “ Oggi è andato tutto bene – racconta a LiveSicilia – aspettiamo adesso di conoscere l’esito del prossimo udienza. Sono fiducioso. Spero la giustizia faccia il suo corso. E per il ragazzo – che oggi era anche in aula – non mi aspetto nulla di più, spero che il giudice prenda una decisione sulla base di quello che dicono gli atti. Per recuperare – continua- del tutto da un punto di vista fisico, considerando che sono stato in coma due mesi, ci vorrà un po’ di tempo. Non è semplice. Ma ringraziando Dio sono qui”.

Il Gup Cascino ha rinviato alla prossima udienza eventuali repliche. A conclusione della stessa, dopo essersi ritirato in Camera di Consiglio, emetterà la sentenza definitiva. Oggi sono inoltre state accolte le richieste di costituzione in parte civile del Comune di Catania, dell’Anvu (associazione nazionale vigili Urbani) difesa dall’avvocato Bearzotti e dei familiari della vittima. “All’indomani dell’accaduto abbiamo deciso di avviare – ha detto l’avvocato Bearzotti – una raccolta fondi per sostenere i familiari di soggetti appartenenti alle polizie locali che potrebbero potenzialmente trovarsi in situazioni simili a quelle di Licari. Per la polizia locale, infatti, rispetto alle altre forze di polizia non esiste una causa di servizio effettiva. Ci batteremo sul piano istituzionale per ottenere una parificazione in tal senso”.

L’udienza di oggi – svolta a porte chiuse – ha avuto inizio con la discussione del Pm, al termine della quale ha richiesto la condanna di 4 anni e tre mesi nei confronti di Di Grazia, una pena già ridotta per la diminuente del rito abbreviato. Escluse dal pm Distefano anche le attenuanti generiche in relazione alle aggravanti contestate al Di Grazia. Ovvero quella dei futili motivi e dell’aver agito contro un pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni.

“Abbiamo apprezzato – ha dichiarato Carmelo Calí, difensore di Licari, al termine dell’udienza – la costituzione in parte civile al processo dell’ANVU e del Comune. La loro presenza qui oggi è una testimonianza d’interesse a tutelare anche sotto i profili civilistici Licari e del danno arrecatogli”. Oggi presenti al processo anche tanti colleghi di Licari.

L’Ispettore della Polizia Municipale fu malmenato mentre era in servizio in via Del Rotolo per avere impedito l’accesso col suo scooter nella strada che era chiusa al traffico. La parte civile, rappresentata dall’avvocato Calí, si è inoltre associata chiedendo una somma di denaro risarcitoria provvisionale pari a 100 mila euro.

 

 


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