Villa, tra storia e degrado |La commissione in sopralluogo - Live Sicilia

Villa, tra storia e degrado |La commissione in sopralluogo

Si conclude con lo storico giardino, cuore verde della città, la la serie di sopralluoghi organizzata dalla commissione consiliare permanente, presieduta da Michele Failla.

Giardino Bellini
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CATANIA – Quattro anni dopo nessun segno della sontuosa e onerosa ristrutturazione che tante polemiche ha scatenato nell’ultimo decennio. La Villa Bellini, storico – e unico – ampio parco cittadino, quasi non sembra aver subito, appena cinque anni fa, una profonda riqualificazione che avrebbe dovuto migliorarne aspetto e fruibilità. Almeno così è sembrato alla commissione Ambiente del Comune di Catania che stamani ha concluso la serie di sopralluoghi nelle più grandi zone verdi della città proprio visitando lo storico giardino ottocentesco. Insieme alla commissione, erano presenti i tecnici della direzione Ambiente Alessandra Li Destri e Salvatore Malfitana, che hanno accompagnato i consiglieri comunali, commentando le problematiche e illustrando i provvedimenti che il sindaco Bianco ha stabilito di prendere dopo un sopralluogo effettuato lo scorso mese di agosto.

“Con quest’ultimo incontro abbiamo concluso i sopralluoghi nei tre principali parchi cittadini – spiega Michele Failla, presidente della commissione permanente – che abbiamo organizzato per verificare condizioni di sicurezza e di fruibilità. La Villa è il patrimonio di verde più importante di Catania e oggi abbiamo fato il punto della situazione perché c’è ancora molto da fare”. E’ un impatto abbastanza positivo, quello della commissione, che ha potuto ammirare l’ingresso monumentale ben curato, la data appena piantumata dai giardinieri e una  pulizia generale accettabile. Un sentimento che dura, però, molto poco, giusto il tempo di salire verso la collina sud, la collina della Musica. Qui, la situazione cambia eccome. La pavimentazione scelta dal progettista del restauro, Marina Galeazzi, formata prevalentemente da ciottoli bianchi di marmo, continua a rappresentare un ostacolo per i fruitori, dato che impedisce una sicura deambulazione. “I sassi inoltre – spiega uno dei tecnici della direzione ambiente – vengono utilizzati dai soliti vandali per fare tiro a segno contro i lampioni”.

Azioni che potrebbero essere intercettate dalle telecamere di sorveglianza, che sono posizionate più o meno in tutto il giardino, se solo queste funzionassero a dovere. “La video sorveglianza funziona solo in parte” – conferma il tecnico. Dalla collina della Musica alla scala monumentale e al criptoportico, la strada è breve, ma lo spettacolo non cambia. Sporcizia, poca manutenzione, i cipressi secchi e l’idea di abbandono permangono evidenti. Addirittura, sembra che poprio questa parte del giardino sia stata scelta da qualcuno come alcova occasionale – c’è chi parla addirittura di episodi di prostituzione – complice la scarsa illuminazione. “Sono tutti elementi che, dopo il sopralluogo del sindaco, stiamo tentando di sistemare – affermano ancora i due agronomi dipendenti dell’amministrazione. Non solo l’illuminazione – aggiungono – ma anche i fianchi delle colline, dove contiamo di mettere altre piante, l’ingresso che, al momento, non è fiorito, ma anche la collina Nord, che abbiamo provveduto a mettere in sicurezza la pedana di legno”.

Proprio questa collina, dove in seguito ai lavori di restauro era stata posizionata una pedana di legno, in ricordo del chiosco cinese distrutto da un rogo, oggi sembra totalmente devastata, tanto che l’amministrazione Bianco ha provveduto a recintarla. Tra le altre problematiche riscontrate, poi, l’assenza di controlli da parte dei vigili urbani, in particolare nei confronti dei padroni dei cani, spesso lasciati liberi di scorrazzare, senza guinzaglio o museruola. La totale mancanza di segnaletica che, oltre a impedire ai fruitori di conoscere le splendide ricchezze custodite all’interno del giardino, impedisce addirittura di capire dove si trovi l’uscita o dove siano ubicati i bagni. “A giorni ci riuniremo nuovamente con i tecnici e gli agronomi del Comune – conclude Failla – per confrontarci sulle azioni che possono essere messe in campo per migliorare le condizioni dei nostri parchi. Probabilmente – conclude – trasformeremo i verbali di questi tre incontri in un ordine del giorno da discutere in consiglio comunale”.


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