PALERMO – Sono tutti dirigenti interni. Ma cambiano la geografia politica degli enti regionali. Antonello Cracolici, infatti, ha piazzato la proprie bandierina sull’Esa, scalzando un fedelissimo di Giuseppe Lumia. Mentre al Fondo pensioni, accantonata l’ipotesi Nelli Scilabra, va un dirigente generale molto esperto che negli ultimi anni ha lavorato in piena sintonia con l’assessore Baccei.
Intanto, come detto, ecco le nomine che, per legge, devono essere proposte dall’assessore alle Risorse agricole. E così, Antonello Cracolici non è andato molto lontano per scegliere il nuovo presidente dell’Ente per lo sviluppo agricolo (Esa), scegliendo il proprio capo di gabinetto, Vitalba Vaccaro. Una nomina che, come accennavamo, ha anche un risvolto di natura politica. A lasciare l’ente, infatti, è Francesco Calanna, commissario straordinario prorogato una dozzina di volte e vicinissimo al senatore del Pd Lumia, oltre a essere un animatore di “Riparte Sicilia”, il movimento politico di Rosario Crocetta. Il cda è completato da Giosuè Catania in rappresentanza della Cia e Calogero Sardo per Confocooperative.
All’Istituto vino e olio, viene “promosso” a presidente, l’ex commissario Marcello Giacone. Un dirigente esperto, da tempo componente degli uffici di staff di diversi assessori regionali. Scelti anche i componenti del cda: si tratta di Ignazio Gibiino, giovane responsabile della Coldiretti e Giuseppe Occhipinti della Lega delle cooperative.
Al Fondo pensioni, invece, andrà Salvatore Sammartano. Ragioniere generale fino a poche settimane fa, al fianco dell’assessore all’Economia Alessandro Baccei, il burocrate è attualmente in “ferie obbligatorie” in attesa di andare in pensione. Ricoprirà quindi il ruolo di presidente a titolo gratuito, almeno finché sarà ufficialmente un dipendente regionale. Poi si vedrà. Al Ciapi di Priolo invece va Gaetano Marino, una nomina voluta dai Centristi di Giovanni Pistorio.
Nomine che risentiranno, in molti casi, della norma approvata dall’Assemblea negli stessi minuti in cui era riunita la giunta: chi verrà, potrà sostituire tutti i nominati. Le ultime nomine di Crocetta, insomma, potranno avere una scadenza brevissima. Pochi mesi, e poi via col nuovo valzer.