PALERMO – Vittorio Morace sta male. Per l’armatore trapanese il giudice per l’udienza preliminare Claudia Rosini ha emesso una sentenza di non luogo a procedere. Il provvedimento del gup accoglie la richiesta dei difensori di Morace, gli avvocati Sergio Monaco, Luca Romano e Alfonso Furgiuele.
La posizione dell’imputato era stata stralciata perché è affetto da Alzheimer. Una patologia confermata da una perizia medico legale per accertare la capacità di Morace di partecipare al giudizio.
Dai soldi a Rosario Crocetta al Rolex per Simona Vicari. C’è tutto questo nel caso Ustica Lines. Per quattordici imputati, ora scesi a tredici, compresa la società di navigazione nel frattempo divenuta Liberty Lines, il procuratore aggiunto Sergio Demontis e il sostituto Francesco Gualtieri hanno chiesto il rinvio a giudizio.
Ecco l’elenco completo: Ettore e Vittorio Morace, Mimmo Fazio, Giuseppe Montalto, Marianna Caronia, Salvatrice Severino, Simona Vicari, Rosario Crocetta, Massimo Finocchiaro, Sergio Bagarella, Lucio Cipolla, Elisabetta Miceli, Giacomo Monteleone e la Liberty Lines.
Secondo l’accusa, gli armatori Morace avevano stretto un patto corruttivo con Severino, dirigente dell’assessorato ai Trasporti della Regione siciliana. Sarebbe stata lei a predisporre i bandi per i collegamenti con le isole minori, favorendo gli interessi della compagnia di navigazione.
I carabinieri dei Nucleo investigativo di Palermo e Trapani perquisirono la casa della dirigente e misero le mani su diciotto diari, scritti tra il 2000 e il 2017, in cui Giuseppe Naccari, marito di Severino, appuntava ogni iniziativa familiare dando la possibilità agli investigatori “di ricostruire i rapporti illeciti portati avanti dalla dirigente regionale con Vittorio Morace”.