"Welfare allo sbando", Anastasi: |"Pronti a occupare l'aula" - Live Sicilia

“Welfare allo sbando”, Anastasi: |”Pronti a occupare l’aula”

La dura denuncia del capogruppo di Grande Catania, secondo cui l'amministrazione non avrebbe alcuna idea sulla gestione.

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CATANIA – I servizi sociali allo sbando. Nessun assessore e nemmeno una idea. Ne è convinto il consigliere comunale, capogruppo di Grande Catania, Sebastiano Anastasi, vice presidente dei servizi sociali che ha inviato un comunicato stampa al vetriolo, contro la gestione dell’amministrazione. “La vergogna della crisi politica amministrativa dei Servizi sociali a Catania deve finire immediatamente” – tuona il consigliere. Il Sindaco, dopo mesi di immobilismo, abbia il coraggio di ammettere pubblicamente di non trovare all’interno della sua maggioranza politica adatto a reggere oggi l’assessorato al Welfare e ne tragga le conseguenze”.

Già, perché dalle dimissioni di Angelo Villari, l’importante settore è rimasto scoperto e la delega è ancora nelle mani del primo cittadino. Un problema ulteriore, secondo il consigliere, che evidenzierebbe la mancanza di visione del settore. “Occorre un atto di umiltà quando si perde totalmente il controllo di certe emergenze – continua – non basta più a questo punto il conferimento di una delega, si vada oltre, si costituisca una seria operativa cabina di regia aperta a tutte le rappresentanze del mondo sociale, del volontariato e con la collaborazione della prefettura si apra limpidamente questo Assessorato alla città”.

Di qualche giorno fa la protesta dei lavoratori degli istituti socio assistenziali, ha evidenziato solo la punta dell’iceberg di quella che Anastasi definisce “la vertenza più importante in città”. “Sono anni che propongo e lotto dai banchi dell’opposizione e in modo costruttivo anche da vice Presidente della VIII Commissione Servizi Sociali per un Welfare reale, permeante e no autoreferenziale, un progetto amministrativo civico per la città e i suoi operatori che al centro il cittadino, le famiglie con le sue multi fragilità, su cui ridisegnare una nuovo modello di amministrazione dei servizi sociali a Catania; tutto ciò è stato ampiamente, serenamente e pubblicamente illustrato dal sottoscritto e anche da altri colleghi consiglieri comunali più volte in questi anni, persino con l’ottenimento di una seduta di consiglio comunale straordinaria ad hoc a cui l’amministrazione comunale non ha dato alcun seguito, senza al solito cogliere i migliori spunti per far fronte ad una situazione emergenziale che sta devastando tutto il settore: cittadini, famiglie, operatori, imprese, dipendenti comunali”.

Solo “staffette politiche”, invece. “In un momento così drammatico per la società catanese- tuona l’esponente del consiglio comunale – si è assistito alla gestione dei soliti finanziamenti nazionali ed europei grazie alla competenza e tenacia costantemente mostrata dai funzionari e dipendenti presenti alla direzione servizi sociali, oggi sempre in numero minore e sempre più sovraccaricati di lavoro e responsabilità”.

Azione che non avrebbe uno scopo, per Anastasi. “Ai Servizi Sociali occorre più che mai una svolta coraggiosa seria efficace – afferma: ne va della salute serenità crescita di tutta la città, anche se purtroppo temo che sarà l’ennesima occasione persa in barba ad ogni sofferenza che ormai tutti registriamo drammaticamente in città ogni giorno. Occorre forse procedere da parte delle opposizioni all’occupazione di un aula consiliare da anni in perenne crisi di maggioranza? Se sarà necessario – conclude – credo che da qui a breve nessun collega si tirerà indietro”. 

 


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