PALERMO – “Non siamo tranquilli perché c’è ancora l’ultima partita”, ma anche Maurizio Zamparini può tirare un sospiro di sollievo. Il pareggio di Firenze permette al Palermo di presentarsi all’ultima giornata di campionato con un punto in più rispetto al Carpi e con un vantaggio minimo sulla zona retrocessione, dalla quale i rosa si sono tirati fuori solamente a novanta minuti dal termine della stagione. Una stagione fin troppo complicata per poter pensare di avercela già fatta, come d’altronde lo stesso Zamparini sottolinea nel corso dell’intervista rilasciata a Radio Anch’io lo Sport: “Abbiamo visto il Verona contro la Juventus – prosegue il presidente – servirà una grande prestazione per salvarci”.
Intanto, il punto strappato alla Fiorentina ha ridato ben più di una speranza al Palermo, che si giocherà in casa le cartucce residue per chiudere il campionato fuori dalla zona retrocessione: “Grazie alla vittoria della Lazio sul Carpi – ammette Zamparini – ieri è andato tutto liscio. La nostra stagione, però, è stata paradossale”. Il riferimento non può che essere all’andirivieni di allenatori che si sono susseguiti sulla panchina del Palermo, una girandola di tecnici della quale Zamparini si assume solo in parte le responsabilità: “Sono accadute delle cose al di fuori della mia volontà. Che il Palermo si sia salvato è un miracolo, grazie ai giocatori e a Ballardini”.
A novanta minuti dalla fine, però, restano vive le polemiche arbitrali lanciate dallo stesso Zamparini nelle scorse settimane, contro il Carpi e non solo. Il patron rosanero, a giochi quasi conclusi, cerca comunque di stigmatizzare le sue stesse parole: “Non ho fatto accuse, sono nel calcio da trenatacinque anni e sono smaliziato. Ho solo voluto attirare l’attenzione sulla corsa salvezza”. Una mossa che alla fine, viste le designazioni di Orsato per Fiorentina-Palermo e di Rocchi per Carpi-Lazio, ha avuto i suoi effetti: “Dopo Calciopoli sono diventate tutte vergini – prosegue Zamparini – mi complimento con i designatori per aver scelto gli arbitri più in forma nelle partite della lotta salvezza”.
Ora il Palermo può concentrarsi anche sul futuro. Un futuro che, salvo ennesimi stravolgimenti, vedrà Davide Ballardini in panchina: “Avergli permesso di andar via da Palermo è stato un errore. Con lui mi trovo benissimo e ha un contratto anche per l’anno prossimo. Sono contento anche della collaborazione con Di Marzio”. Una collaborazione, quest’ultima, legata principalmente al mercato. E proprio in sede di mercato, il Palermo sarà protagonista dell’estate, con un pezzo pregiato in uscita. Franco Vazquez è destinato a salutare la Sicilia, ma soprattutto a risanare il bilancio del club rosanero: “Coi tempi che corrono bisogna fare attenzione ai bilanci, tant’è vero che il Palermo dovrà vendere, a meno che non arrivino dei nuovi soci. Vazquez è il miglior trequartista che abbiamo in Italia – conclude Zamparini – ma se non gioca in nazionale è perché non si integra con il gioco di Conte”.