PALERMO – Potrebbe essere oggi il giorno decisivo per la Ztl. Il Tar di Palermo è chiamato infatti a pronunciarsi sulla richiesta di sospensiva della Zona a traffico limitato presentata da due associazioni (Vivo Civile e Bispensiero) e da circa 200 cittadini che hanno chiesto alla giustizia amministrativa di fermare il provvedimento dell’amministrazione Orlando.
I giudici, in realtà, già mercoledì scorso sono intervenuti a gamba tesa “congelando” il provvedimento fino a oggi, a causa delle enormi difficoltà riscontrate nel rilascio dei pass. Adesso il Tar dovrà decidere se confermare la sospensione oppure no: un pronunciamento che farà restare la città con il fiato sospeso, specie dalle parti di Palazzo delle Aquile. L’assessore alla Mobilità Giusto Catania volerà oggi a Bruxelles per un’iniziativa al Parlamento europeo, mentre il primo cittadino tornerà dalla Francia: partenze e arrivi in uno dei giorni più cruciali dell’intera sindacatura Orlando.
Il Tar, ammesso che decida oggi, e non si prenda un po’ di tempo in più per riflettere, potrebbe accogliere o meno la sospensiva, pronunciandosi nel merito più in là, oppure adottare la procedura semplificata esprimendosi nel merito praticamente subito. I palermitani però aspettano di sapere se la Ztl partirà realmente il 15 aprile, come annunciato dal sindaco, oppure no, costringendo il Comune a restituire i soldi agli automobilisti.
La tesi in campo sono due: da un lato i ricorrenti che giudicano la Ztl troppo vasta, il pass una tassa occulta e inefficace contro lo smog e chiedono a gran voce un passaggio a Sala delle Lapidi e l’aggiornamento del Pgtu; dall’altra le avvocature di Comune e Amat che invece difendono a spada tratta il provvedimento, citando sentenze e basandosi sull’allarme inquinamento. Palazzo delle Aquile ha diffuso ieri una nota segnalando gli sforamenti di Pm10 in 4 centraline, di cui 2 all’interno della Ztl e 2 fuori, e considerando quindi la Zona a traffico limitato come uno dei correttivi messi in campo per rendere l’aria più salubre.
Basterà questo a convincere i giudici? Difficile dirlo, anche se un altro tema (di non poco conto) andrà tenuto in considerazione. Un eventuale annullamento della Ztl creerebbe un problema serio alla tenute delle casse dell’Amat e al trasporto pubblico locale, visto che i proventi della Zona a traffico limitato (previsti ottimisticamente in 30 milioni) dovrebbero servire a mantenere pubblici servizi come gli autobus, il car e il bike sharing e ovviamente il tram che costa 22 milioni di euro nel solo 2016. Le casse dell’Amat, da sole, non riuscirebbero a sopportare il contraccolpo economico e a quel punto si aprirebbe una voragine nei conti difficile da colmare.
Insomma, ce n’è abbastanza per considerare la giornata di oggi come una di quelle decisive per il presente e il futuro dell’amministrazione comunale. Una bocciatura farebbe tornare alla mente il 2008 e il flop di Cammarata, ma soprattutto sarebbe un pessimo viatico in vista delle prossime amministrative, con la campagna elettorale praticamente già iniziata. Orlando deve incrociare le dita e sperare che il Tar non trasformi in una Caporetto quella che finora è stata annunciata come la rivoluzione della mobilità.