Rossi: "Nessun proclama |ma lavoro, lavoro e lavoro" - Live Sicilia

Rossi: “Nessun proclama |ma lavoro, lavoro e lavoro”

Le prime parole del nuovo tecnico rosanero
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A dispetto della notte di riflessione e delle versioni ufficiali, il contatto tra Zamparini e Delio Rossi c’è stato già domenica sera, a poche ore dal deludente pareggio col Catania che ha segnato la fine dell’era Zenga in rosanero dopo 13 giornate. A svelare il retroscena delle modalità del suo ingaggio è stato lo stesso Delio Rossi nel corso della conferenza stampa di presentazione allo stadio Barbera e che ha visto il patron Zamparini nelle consuete vesti di padrone di casa.

Il divo Zamparini che presenta l’antidivo Delio Rossi. “Non faccio proclami, secondo me le cose prima vanno fatte e poi dette” sono le prime parole da tecnico rosanero del signor Rossi che ha subito puntualizzato che lui non può esprimere giudizi su obiettivi possibili se prima non conoscerà la sua squadra: “Se siamo da Champions? Devo dire che per poter esprimere un giudizio dovrò prima vedere come lavorano questi ragazzi. Comunque non mi sentirete mai fare proclami o parlare di obiettivi. Io faccio parlare il campo. Questa per me è una grande sfida, per accettare una squadra devo sentire qualcosa dentro. Mi hanno cercato una decina di squadre ma ho declinato tutte le offerte – ha continuato Rossi -. Palermo è una grandissima città, con una grande storia ed una tifoseria competente e piena di una passione che non è usuale. Io chiedo la collaborazione di tutti, da me, alla dirigenza sino alla stampa ed ai tifosi. Tutti devono volere il bene del Palermo e non dovremo mai dimenticarci di questo aspetto fondamentale”.

Poi un pensiero per i due Walter rosanero, quello che siede sulla poltrona di direttore sportivo, e quello che ha ricoperto sin qui il ruolo di tecnico: “Il mio rapporto con Sabatini? Con Walter ho lavorato per due anni a Roma credo con ottimi risultati. Lui fa il direttore sportivo ed io l’allenatore, magari io gli dò degli input circa i calciatori che ritengo validi per la mia causa, poi tra la rosa delle possibilità scelgo quelli che magari conosco meglio. Zenga? Una cosa alla quale tenevo è esprimere la mia vicinanza a Walter, un mio collega. Io so quanto possa essere duro un momento come questo. Spero solo che possa essere un incidente di percorso”.

Poi un pensiero all’esordio in Coppa Italia con la Reggina: “Non posso assolutamente avere dei progetti tattici circa la formazione e gli schieramenti se non valuto il gruppo. Io sinceramente credo fedelmente in tre cose: lavoro, lavoro e lavoro. Con questi tre elementi il Palermo potrà andare lontano…”.


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