“Il Foglio” di Ferrara a corna basse contro Fabio Granata. Pezzo di Camillo Langone. Titolo: “Come parli, Fabio?”. Svolgimento ripreso a chiazze: “Hai detto che nel Pdl voi di An avete fatto confluire la storia antica, nobile e trasparente della destra italiana (…). Voi non siete mai stati di destra, voi eravate neofascisti. Voi la destra non sapete nemmeno che cosa sia. Voi avete fatto confluire nel Pdl la storia del neofascismo, tutto qui. E lo avete fatto per opportunismo, per il semplice motivo che non vi voleva nessun altro (…). L’aggettivo trasparente è una battuta che non fa ridere, Fabio. Trasparente la storia del neofascismo italiano, protagonista dei limacciosi anni di piombo? Io non mi fido della magistratura, ma di una cosa sono assolutamente certo: le bombe sui treni degli anni Settanta-Ottanta non le hanno messe i giovali liberali”.
L’articolo continua e argomenta con acuminate progressioni. Stilettate su stilettate, fino alla rasoiata finale: “Fabio, tu sei cristallino come il mare di Siracusa ma la storia della tua fazione è color nero di seppia, o fogna, scegli tu”.
Certo se nel foglio di ferrara si parla di trasparenza e coerenza nelle scelte politiche … e opportunismo ? …
Granata, mi chiedo: può, è serio, un parlamentare della Repubblica che rilascia alla stampa indefinite accuse, a non meglio specificati “pezzi di Governo” che ostacolerebbero, con quali mezzi non è dato sapere, le indagini su Via D’Amelio?
Ha dei nomi? C’è qualche Ministro della Repubblica che è coinvolto nelle indagini o ha interesse a depistare le indagini? Ci sono fatti o circostanza, provate da attribuire a un qualche esponente dell’attuale Governo?
Perchè se è si, l’On.Granata, anziché parlare alla stampa, farebbe bene a recarsi dai magistrati, se è no, lo dovremmo ritenere un irresponsabile ciarliero, un inaffidabile naif, e sicuramente non onorevole di occupare un posto nel Parlamento della Repubblica.
Salve
ascanio fiorentino condivido quello che hai scritto
martedì 27 luglio 2010
LIBERO FABIO GRANATA – Un articolo a firma Farnco Bechis su Libero di oggi, per ritrarre la figura di Fabio Granata, “il paladino della questione morale” come lo definisce il quotidiano, esponente PdL e grande alleato di Gianfranco Fini. “Il superfini ano prende un vitalizio da 8mila euro dalla Sicilia, più lo stipendio da parlamentare e da vicepresidente di Cinesicilia” scrive Libero.
Lo definisce “l’ultimo baby pensionato d’Italia” perché “l’ariete dei finiani” è l’ultimo politico italiano nella storia della casta “a riuscire ad andare in pensione a 50 anni”. Oltre la pensione, scrive Libero, il politico prende 8mila euro al mese “da cumulare con i circa 17.500 euro netti che riceve fra indennità da deputato, diaria, rimborsi spesi e indennità da vicepresidente della commissione antimafia”. Il presidente della regione Sicilia decide di tagliare parte dei compensi dei suoi politici: “scoppia il pandemonio”, nella lista, “14 nomi noti della politica regionale: Totò Cuffaro, Leoluca Orlando, Nicola Cristaldi, Lillo Mannino, Angelo Capodicasa e non solo il baby pensionato Granata”.continua……
Purtroppo troppi godono di tanti privilegi a parte quelli economici anche di parola.Credo che non tutti se lo possano permettere