Nemici per la pelle - Live Sicilia

Nemici per la pelle

Faraone-Ferrandelli, intervista doppia
di
2 min di lettura

Doppia intervista ai due “golden boys” della sinistra palermitana. L’occasione è il “patto costituente” lanciato dal pidino Davide Faraone. Il suo trasversale “Salviamo Palermo”, anche con il coinvolgimento dell’aborrito e combattuto Diego Cammarata. L’idea di Fabrizio Ferrandelli, centravanti dell’Idv, è completamente diversa. Qui si spiegano entrambi, rigorosamente in ordine alfabetico.

Davide Fararone
“La settimana scorsa ho fatto questa proposta per avere un contatto con il sindaco. E’ drammatico che dall’inizio del 2011 noi palermitani alla crisi istituzionale economica del comune dobbiamo sommare 132 milioni di euro in meno. Questi tagli provengono da 72 milioni di euro in meno dalla Finanziaria nazionale, 30 milioni da quella regionale e 30 milioni in meno per i tagli di finanziamento del Coime. Sono rimasto senza parole per l’assoluto silenzio della politica in generale e in particolare del sindaco Cammarata. Preferirei che il sindaco si dimettesse perché questa situazione può essere gestita solo da una giunta politicamente forte e autorevole. Se decide di rimanere al suo posto, come ha dichiarato di voler fare fino alla fine del mandato, non si può restare fermi. Un taglio di 132 milioni di euro su un bilancio di 900 milioni di euro è un colpo enorme per l’economia della città. Sono rimasto favorevolmente impressionato dall’adesione immediata delle forze sociali, sindacati, organizzazioni imprenditoriali, commercianti, artigiani e cooperative che hanno subito accolto la mia proposta. Bisogna capire che l’emergenza è reale e mettere al primo posto il bene della città prima che questa crisi ci travolga dando vita a un disastro economico enorme per i palermitani.
Ho individuato dieci punti concreti per recuperare delle risorse e dare vita a una consultazione con le organizzazioni per capire se questo tavolo, che si occupi dei problemi”.

Fabrizio Ferrandelli
“Ritengo che con questa amministrazione non sia possibile dialogare e poter avere un’intesa politica. La colpa per la crisi che sta vivendo la città va attribuita a persone specifiche. Non credo ci sia bisogno di fare nomi e cognomi. Il sindaco e gli assessori, tutti scelti nei partiti di destra, hanno portato una città al baratro annientando i servizi sociali nonostante i cittadini paghino tasse adeguate per dei servizi che comunque non hanno. In questi nove anni d’amministrazione, ogni volta che si iniziava qualcosa di buono per la città, puntualmente sorgevano problemi e tutto veniva bloccato senza riuscire a trovare un rimedio. Bisogna trovare una soluzione immediata prima che la città si trovi in una profonda crisi senza via d’uscita.
Le parole di Faraone mi hanno molto colpito. Abbiamo condiviso molte cose insieme e non capisco come possa pensare di sedersi a un tavolo con chi ha portato la città allo sbando. Io non voglio avere nulla a che fare con queste persone che hanno distrutto una città e che continuano, imperterriti, a fregarsene dei problemi che l’affliggono. Il sindaco Cammarata dovrebbe dimettersi e i cittadini dovrebbero votare per una nuova amministrazione. Questa è l’unica soluzione per una città migliore”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI