Crolla palazzina, tragedia sfiorata | "Così ho salvato quelli che urlavano" - Live Sicilia

Crolla palazzina, tragedia sfiorata | “Così ho salvato quelli che urlavano”

Palermo. Vicino al tribunale
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Un bambino abbraccia la madre. (VIDEO DI IRMA ANNALORO) Tutte e due in lacrime. Ma intorno la gente sorride, se la sono vista brutta. Verso le 16,30 una palazzina è crollata in via del Noviziato, a pochi passi dal tribunale. “E’ venuta giù in un colpo” raccontano i testimoni che continuano a ripetere come di solito, in quella zona, giocano i bambini del quartiere. Ma sono certi che oggi non vi fosse nessuno. Tanta paura, alcune persone sotto choc ma nessun morto, una tragedia sfiorata.

La palazzina in questione era disabitata, a quanto si apprende era stata acquistata per essere ristrutturata, un anno e mezzo fa è stata messa in sicurezza mentre circa 8 mesi fa è stato montato un ponteggio, appoggiato all’edificio accanto che fa angolo con via Delle Giare. Nei prossimi giorni sarebbero dovuti iniziare i lavori. Ora i tubi in ferro sono ritorti su loro stessi e tutt’intorno solo macerie.

In questa storia palermitana c’è anche un giovane eroe. Marco Votano, sui 35 anni, un militare che si stava godendo la sua giornata di riposo pitturando casa sua. Che dista a pochi metri dalla palazzina crollata. Ha sentito un frastuono, si è affacciato dal terrazzo ed è corso giù. “Sentivo delle persone urlare, mi sono avvicinato e li ho trovati tutti, imprigionati nel palazzo accanto”. Si tratta dell’edificio di via Delle Giare, da cui si accedeva proprio da via del Noviziato, dove ora ci sono solo macerie. Le persone urlavano da dietro una porta di ferro laterale che però era saldata. “Allora ho preso un asse di ferro – racconta ancora Votano – e ho fatto leva sulla porta fino ad aprirla”. Dall’edificio sono uscite sette persone che erano rimaste imprigionate dentro. E fra queste c’è la signora Filippa, la donna che in lacrime continua ad abbracciare il figlio. Lì aveva una sorta di taverna e fino a ieri sera, raccontano i testimoni,  davanti a quella porta, ora sprangata da calcinacci e ferro, si arrostiva carne, come accade nei quartieri popolari di Palermo.

Il definitivo sospiro di sollievo arriva con l’unità cinofila della polizia, intervenuta sul posto con i vigili del fuoco, mentre la municipale si occupava della viabilità di via Papireto. Il cane gira fra le macerie ma non è attirato da nulla. Si muove lungo via Delle Giare, in direzione via Papireto, ma non sarebbe una segnalazione: di lì sono passati dei vigili che quindi hanno lasciato il loro odore. Ora tocca proprio ai vigili del fuoco documentare tutto quanto per raccogliere gli elementi utili alle indagini sul crollo.


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