Sul sito del Comune sono spuntate le percentuali definitive delle singole liste che permettono di tracciare un quadro più chiaro di chi ha vinto e chi ha perso.
Partiamo dal centrosinistra. Leoluca Orlando si conferma il re di queste elezioni e lo si capisce anche dalla perfomance del suo partito: l’Idv passa dal 2,6% del 2007 al 10,24%, accreditandosi come prima formazione politica in città. La Sinistra e gli ecologisti conferma, rispetto a cinque anni fa, il suo dato che equivale al 4,7% anche se alla precedente tornata le liste erano due (Rifondazione e i Verdi) e non c’era stata la scissione di Sel.
Il vero sconfitto di queste elezioni è il Pd, che precipita al 7% rispetto al 16 del 2007 quando c’erano ancora Ds e Margerita. Va precisato, però, che stavolta c’era anche una lista ricollegabile ai democratici, ovvero Ora Palermo che si attesta oltre il 6%. Apprezzabile il risultato di Vizzini, che da solo arriva al 2,35%, mentre delude Sel che si ferma ad appena il 2,2 perdendo anche la sfida per la presidenza dell’Ottava circoscrizione.

La coalizione a sostegno di Alessandro Aricò vede superare lo sbarramento solo l’Mpa di Raffaele Lombardo, che può vantare un ottimo risultato: 7,55% contro il 3,8 di cinque anni fa. Male Fli che si ferma al 4,3%; Palermo Avvenire, la lista degli assessori tecnici Massimo Russo e Gaetano Armao, raggiunge un modesto 3,5%, mentre Mps di Riccardo Savona non va oltre il 3,3%. L’Api conquista l’1,9, Chiamalacittà l’1,3.
Passiamo a Marianna Caronia, che ottiene un buon successo personale spendibile anche in vista delle prossime regionali: la sua lista Amo Palermo arriva al 6,25%, superando perfino quelle di partiti nazionali, e anche quella del Cantiere popolare che arriva al 6,18. Raccolgono poco le altre due liste: il partito Tradizionale popolare lo 0,3 e l’Udeur lo 0,18.
Tonfo anche per il Pdl, che si ritrova all’8% quando nel 2007, con Forza Italia, An e due liste civiche aveva oltrepassato il 30. Anche se, a onor del vero, allora non c’era stata la scissione di Gianfranco Miccichè che con Grande Sud porta a casa il 6,2%. Bene l’Udc, che alla sua prima prova elettorale dopo la scissione di Saverio Romano, arriva al 7,6% sotto di pochissimo al Pd e sopra l’Mpa. La lista Costa arriva al 3,2.
Grande risultato per il Movimento cinque stelle, che si conferma la vera rivelazione di queste elezioni. Al proprio debutto, i grillini si attestano al 4,4%. Passiamo alle formazioni minori. Tommaso Dragotto, con il suo movimento Impresa Palermo, raggranella quasi l’1,4%; Alleanza di Centro di Pionati lo 0,8%, il Movimento dei Forconi lo 0,28, il Partito comunista dei lavoratori lo 0,15. Fanalino di coda Liberiamo Palermo di Gioacchino Basile, con lo 0,11%.
circolare 6 del 12 marzo 2012.. art.6:
“Conclusivamente, appare opportuno evidenziare che con l’espressione “voti validi” per il raggiungimento della soglia di sbarramento del 5% deve intendersi il totale dei voti espressi dagli elettori meno le schede bianche e meno le schede nulle”
se in una scheda e’ segnata la preferenza per il sindaco e non per una qualsiasi lista.. questa deve intendersi come scheda bianca riguardo il voto di lista, pertanto facendo i calcoli corretti almeno tre partiti tra cui fli e 5 stelle sono dentro!
ci saranno ricorsi a tinchite!
Appunto ,meno le schede bianche.
possiamo fare ricorso pe r incostituzionalita’, ma l’interpretazione e l’applicazione del testo e’ letterale e corretta.
Invece ridiamo dell’affermazione dche l’IDV in quseti anni sia passato dal 2,6 al 10 a PAlermo, quando in tutta itlaia ha preso batoste al pari degli altri partiti!
Deonio ringraziare il super show man Orlando.
Oppurte Ferrandelli capogruppo fino a 6 mesi fa ha fatto davvro un buon lavoro al comune ?
L’unica cosa certa e’ che sia a livello nazionale che regionale si e’ incapaci di legiferare senza commettere errori .questa la dice lunga sul decadimento dell’Italia e sulla corruzione Dilagante a tutti i livello di governo. Per un riscatto nazionale occorre investire in cultura e svecchiare la classe politica, solo così si da speranza alle future generazioni
La sinistra riformista (FdS e SeL) esce fortemente sconfitta da queste elezioni, prima che numericamente, politicamente.
SeL che aspira a rappresentare un settore ampio del centrosinistra in relatà non solo non riceve i voti in libera uscita dal PD ma non entra neppure nel Consiglio Comunale.
La FdS (Rifondazione e Pdci) non solo non si presentano in modo autonomo nell’alleanza con la lista dell’IDV e Orlando, ma assieme ai Verdi (che dichiarano di essere oltre la sinistra e la destra), ma si sono fatti fagociatre dal populismo di Orlando e in più non entrano nel Consiglio Comunale.
La sinistra rivoluzionaria (trotskista) del PCL (Partito Comunista dei Lavoratori) pur non entrando in Consiglio Comunale quantomeno salavaguardia la propria autonomia e indipendenza politica. Questa è l’unica novità a sinistra a Palermo.
Sarebbe ora che prendeste atto che ORA Palermo e’ una lista della societa’ civile e non riconducibile al PDF. Complessivamente ORA Palermo e Palermo per Ferrandelli, liste civiche, hanno raggiunto oltre l’8 per cento, un risultato superiore al PDF!