Liste, chi ha vinto e chi ha perso - Live Sicilia

Liste, chi ha vinto e chi ha perso

Ecco le percentuali definitive delle singole liste che permettono di tracciare un quadro più chiaro di chi ha vinto e chi ha perso a Palermo.

Palermo 2012
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Sul sito del Comune sono spuntate le percentuali definitive delle singole liste che permettono di tracciare un quadro più chiaro di chi ha vinto e chi ha perso.

Partiamo dal centrosinistra. Leoluca Orlando si conferma il re di queste elezioni e lo si capisce anche dalla perfomance del suo partito: l’Idv passa dal 2,6% del 2007 al 10,24%, accreditandosi come prima formazione politica in città. La Sinistra e gli ecologisti conferma, rispetto a cinque anni fa, il suo dato che equivale al 4,7% anche se alla precedente tornata le liste erano due (Rifondazione e i Verdi) e non c’era stata la scissione di Sel.

Il vero sconfitto di queste elezioni è il Pd, che precipita al 7% rispetto al 16 del 2007 quando c’erano ancora Ds e Margerita. Va precisato, però, che stavolta c’era anche una lista ricollegabile ai democratici, ovvero Ora Palermo che si attesta oltre il 6%. Apprezzabile il risultato di Vizzini, che da solo arriva al 2,35%, mentre delude Sel che si ferma ad appena il 2,2 perdendo anche la sfida per la presidenza dell’Ottava circoscrizione.

 

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La coalizione a sostegno di Alessandro Aricò vede superare lo sbarramento solo l’Mpa di Raffaele Lombardo, che può vantare un ottimo risultato: 7,55% contro il 3,8 di cinque anni fa. Male Fli che si ferma al 4,3%; Palermo Avvenire, la lista degli assessori tecnici Massimo Russo e Gaetano Armao, raggiunge un modesto 3,5%, mentre Mps di Riccardo Savona non va oltre il 3,3%. L’Api conquista l’1,9, Chiamalacittà l’1,3.

Passiamo a Marianna Caronia, che ottiene un buon successo personale spendibile anche in vista delle prossime regionali: la sua lista Amo Palermo arriva al 6,25%, superando perfino quelle di partiti nazionali, e anche quella del Cantiere popolare che arriva al 6,18. Raccolgono poco le altre due liste: il partito Tradizionale popolare lo 0,3 e l’Udeur lo 0,18.

Tonfo anche per il Pdl, che si ritrova all’8% quando nel 2007, con Forza Italia, An e due liste civiche aveva oltrepassato il 30. Anche se, a onor del vero, allora non c’era stata la scissione di Gianfranco Miccichè che con Grande Sud porta a casa il 6,2%. Bene l’Udc, che alla sua prima prova elettorale dopo la scissione di Saverio Romano, arriva al 7,6% sotto di pochissimo al Pd e sopra l’Mpa. La lista Costa arriva al 3,2.

Grande risultato per il Movimento cinque stelle, che si conferma la vera rivelazione di queste elezioni. Al proprio debutto, i grillini si attestano al 4,4%. Passiamo alle formazioni minori. Tommaso Dragotto, con il suo movimento Impresa Palermo, raggranella quasi l’1,4%; Alleanza di Centro di Pionati lo 0,8%, il Movimento dei Forconi lo 0,28, il Partito comunista dei lavoratori lo 0,15. Fanalino di coda Liberiamo Palermo di Gioacchino Basile, con lo 0,11%.


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