"Circoscrizioni, si viola la legge| Ricorrerò al Tar per annullare tutto" - Live Sicilia

“Circoscrizioni, si viola la legge| Ricorrerò al Tar per annullare tutto”

Rischia di scoppiare un'altra grana sulle già tormentate elezioni comunali di Palermo: da quanti membri saranno composti i futuri consigli di circoscrizione? "Se fossero sedici - dice il pidiellino Giuseppe Milazzo (nella foto) - si tratterebbe di una violazione di legge. In quel caso ricorrerei al Tar per far annullare tutto".
SALA DELLE LAPIDI. MILAZZO (PDL)
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Rischia di scoppiare un’altra grana sulle già tormentate elezioni comunali di Palermo. Mentre si attende ancora il ballottaggio e i risultati ufficiali del primo turno, sia per Sala delle Lapidi che per le circoscrizioni, è il consigliere del Pdl Giuseppe Milazzo a sollevare una questione di non poco conto.

All’inizio della seduta di questo pomeriggio, infatti, l’esponente dei berlusconiani a piazza Pretoria ha chiesto ufficialmente al vicesegretario generale del comune, Giuseppe Sacco, chiarimenti sulla composizione dei futuri consigli di circoscrizione. I parlamentini di quartiere, infatti, fino ad oggi sono stati composti da 15 membri, tra cui il presidente eletto in seconda battuta. Ma da quest’anno, con la nuova legge elettorale che prevede l’elezione diretta del presidente, secondo un’interpretazione condivisa da molti tecnici, i componenti dovrebbero salire a 16, ovvero i consiglieri più il presidente.

“Ho chiesto al vicesegretario di inviare subito una richiesta di chiarimenti agli Enti locali – dice Milazzo – perché questo andrebbe in contrasto non solo con lo Statuto del comune, che prevede 15 consiglieri, ma anche e soprattutto con la legge che fissa una proporzione fra il numero degli abitanti e i componenti del consiglio. Saremmo in presenza di una violazione di legge. Inoltre, il numero deve essere sempre dispari, altrimenti come si prendono le decisioni a maggioranza? Aspetto immediata risposta e sono pronto anche a presentare un ricorso al Tar per far annullare le elezioni per le circoscrizioni di Palermo”.

Il vicesegretario, ascoltata la richiesta, ha allargato le braccia sostenendo la sussistenza delle argomentazioni e riservandosi di chiedere il dovuto parere alla Regione. Parere che, se dovesse dare ragione a Milazzo, rischierebbe seriamente di mandare tutto all’aria.


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