La Cgil siciliana non dovrà pagare all’assessorato regionale al Lavoro 104 mila euro per il danno erariale prodotto tra gli anni ’80 e ’90 dall’Ecap di Agrigento. Le sezioni unite della Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso del sindacato, hanno infatti cancellato la sentenza della sezione giurisdizionale d’appello della Corte dei Conti per la regione siciliana che, ribaltando il giudizio di primo grado, condannava la Cgil per il danno all’erario derivante dalla mancata rendicontazione da parte dell’ente di formazione professionale. Lo rende noto il sindacato.
L’annullamento del giudizio di II grado è stato disposto dalla Cassazione per “difetto di giurisdizione” della magistratura contabile, tirando di fatto fuori la Cgil regionale dal contenzioso. Si attendono le motivazioni della sentenza. Sono invece noti i rilievi dei legali del sindacato, il costituzionalista milanese Vittorio Angiolini e l’avvocato Fausto Amato, che nel ricorso alla Suprema Corte hanno sottolineato la mancanza di un “rapporto di servizio” della Cgil con la Regione siciliana a proposito di formazione professionale, cosa che escludeva che l’organizzazione sindacale potesse essere chiamata a rispondere di fronte alla Corte dei Conti.
