Berlusconi convocato a Palermo - Live Sicilia

Berlusconi convocato a Palermo

Silvio Berlusconi convocato a Palermo il 13 agosto, nell'ambito dell'inchiesta che vede indagato Marcello Dell'Utri per estorsione.

Per il 13 agosto
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Alla fine, dopo consultazioni varie con i legali, la data l’hanno decisa i magistrati. E probabilmente sarà un nuovo buco nell’acqua perché assai difficilmente Silvio Berlusconi, il 13 agosto, sarà al palazzo di giustizia di Palermo a rispondere alle domande dei pm che indagano il senatore Marcello Dell’Utri per estorsione all’ex premier. La Procura ci aveva già provato il 16 luglio, inviando all’ex presidente una citazione a comparire come persona informata sui fatti. E allora Berlusconi, tramite i suoi avvocati, aveva dato forfait sostenendo di avere impegni istituzionali precedenti.

Le “trattative” avviate tra il capo dei pm Francesco Messineo e il legale dell’ex premier Niccolò Ghedini evidentemente non hanno dato frutto. E la Procura ha disposto una nuova convocazione per il 13. La questione davanti all’ennesimo rifiuto del teste potrebbe complicarsi e i magistrati non escludono di ricorrere all’accompagnamento coattivo, chiaramente previo assenso della Camera dei deputati, essendo Berlusconi deputato. Più semplice è stato invece citare la figlia di Berlusconi, Marina che il 24 luglio è arrivata a Palermo col suo legale e, dopo avere obiettato l’incompetenza territoriale dei pm palermitani – questione eccepita senza successo anche dai legali di Dell’Utri -, ha risposto alle domande degli inquirenti. L’indagine a carico dell’ex manager di Publitalia ruota attorno ai 40 milioni dati a vario titolo in 10 anni da Berlusconi all’amico siciliano.

Un modo per comprare il suo silenzio su presunti rapporti dell’ex premier con le cosche o per fare arrivare a Cosa nostra, come fu negli anni ’70, i soldi necessari ad assicurarsene la protezione, sospetta l’accusa. Marina Berlusconi è stata sentita in quanto cointestataria di uno dei conti dai quali, nel 2003, sono stati fatti due prestiti infruttiferi di quasi un milione al senatore. Ma la figlia dell’ex premier ha sostenuto di essere stata solo formalmente cointestataria del deposito “incriminato” del quale non sapeva neppure l’esistenza e sul quale non avrebbe avuto alcuna disponibilità. L’elenco delle domande da porre al padre sarà decisamente più lungo: oltre al fiume di denaro sborsato, Berlusconi dovrà spiegare perché, alla vigilia della sentenza della Cassazione che avrebbe potuto rendere definitiva la condanna di Dell’Utri per concorso in associazione mafiosa, acquistò per 21 milioni una villa del senatore sul lago di Como che, secondo una perizia, ne valeva nove e per la quale aveva già pagato parzialmente la ristrutturazione. Per alcuni sarebbe stato il gruzzolo dato all’amico alla vigilia di una potenziale latitanza dorata in centro America. Dubbi che i pm intendono chiarire.


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