Nuovo bando per la tesoreria| Opere pubbliche appese a un filo - Live Sicilia

Nuovo bando per la tesoreria| Opere pubbliche appese a un filo

Il consiglio comunale dà il via libera al nuovo bando per la tesoreria e assiste allo scontro Scavone-Ferrara. Oggi debiti fuori bilancio e opere pubbliche appese a un filo.

SALA DELLE LAPIDI
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PALERMO – Sala delle Lapidi approva la delibera per il nuovo bando della tesoreria comunale, ovvero di quella banca che dovrà occuparsi di gestire i soldi della quinta città d’Italia. Una convenzione sinora data alla Bnl, che però da tempo ha fatto sapere di volersene disfare: la convenzione, infatti, sinora è stata a costo zero per l’amministrazione comunale. Un onere giudicato eccessivo dalla Banca nazionale del lavoro, anche per via dei pochi movimenti di cassa di Palazzo delle Aquile che è stato così costretto a una nuova gara. La prima volta è già andata deserta, per cui adesso si procederà ad un nuovo bando che prevederà condizioni più vantaggiose per gli istituti bancari.

Fra tutti, un corrispettivo economico di massimo 200mila euro e la possibilità di utilizzare una struttura comunale adeguata (ma non il Pallone come precedentemente previsto) per pagamenti di massa come quelli degli scrutatori delle elezioni. Inoltre, dovrebbe essere incentivato l’uso dell’accreditamento bancario delle somme. Misure, queste, che dovrebbero far dimenticare file e code interminabili in via Cozzo.

“Era un atto importante – ha commentato il presidente della commissione Bilancio, Francesco Bertolino – il consiglio continua a dimostrare di avere una maggioranza forte che, sollecitata da assessore e ragioniere rispetto all’urgenza del provvedimento, ha approvato l’atto garantendo i tempi per il nuovo bando”.

Ma la seduta è stata l’occasione per un nuovo scontro tra maggioranza e opposizione, e in particolare tra il consigliere di Ora Palermo Fabrizio Ferrara e il capogruppo di Idv Aurelio Scavone. Casus belli la richiesta di accesso agli atti di Ferrara alla Sispi e l’intervento delle forze dell’ordine (come già raccontato da Livesicilia). Uno scontro che ha portato alla sospensione della seduta, fra le urla di alcuni consiglieri. “Il 19 dicembre – commenta Scavone – Ferrara non era presente in commissione all’audizione dei vertici della Sispi. Il consigliere non può chiedere l’accesso agli atti, ma semmai fare un atto ispettivo come dice l’articolo 26 del regolamento. Sono pronto ad accompagnarlo io alla Sispi, per fargli avere quei documenti, ma la procedura è stata sbagliata”.

Solidarietà a Ferrara è stata espressa dal Pdl e dal capogruppo di Amo Palermo Francesco Scarpinato. “E’ stato uno spettacolo indecente – ha detto Scarpinato – per questo abbiamo abbandonato l’Aula. Non è così che si fanno gli interessi della città”. “Non è la prima volta che accadono fatti del genere – aggiunge il capogruppo di Grande Sud, Andrea Mineo – sia negli assessorati che nelle aziende, e questo non fa altro che dare adito a cattivi pensieri. Non ci possono essere opacità sulle prerogative ispettive dei consiglieri, chiediamo la convocazione dei vertici della Sispi”.

Consiglio che si riunirà ancora oggi per parlare di debiti fuori bilancio e di Piano triennale delle opere pubbliche. Quest’ultimo, ingatti, approvato nel giugno scorso, va modificato entro oggi per consentire di far partire alcune importanti opere che sono già state finanziate: si tratta del rifacimento dell’illuminazione di monte Pellegrino (500mila euro), del rifacimento di San Basilio (quasi 5 milioni) e del Politeama (3 milioni), che dovrebbero essere finanziati con un mutuo alla Cassa depositi e prestiti. Opere a cui si aggiungono anche il completamento dell’impianto sportivo di Bonagia, il rifacimento di piazza Sant’Oliva, le fogne di via Oreto e tre asili nido per un totale di altri quattro milioni. Opere che, come già detto, sono già finanziate ma per le quali manca solo il passaggio formale in consiglio: nel caso in cui non arrivasse, le opere sarebbero bloccate fino alla fine del 2013.

L’opposizione della Monastra

“Ieri sera in Consiglio Comunale, a Palermo, era in discussione la delibera sullo schema di Convenzione per appaltare il Servizio di Tesoreria del Comune – Scrive in un comunicato la consigliera – Ho proposto emendamenti che introducevano principi etici nell’assegnazione del Servizio di Tesoreria, che al termine della seduta sono stati sonoramente bocciati. Trovo l’episodio di un’estrema gravità per diversi motivi, non ultimo considerato che la precedente Amministrazione  era di centro destra, lo scorso anno, ed aveva fatto passare analoghi emendamenti sullo stesso tipo di deliberazione, cioè sempre in merito al’assegnazione del Servizio di Tesoreria. Oggi il Consiglio Comunale ha una maggioranza bulgara di 30 consiglieri di IdV su 50. La Giunta è formata da Rifondazione Comunista e Italia dei Valori. Il Sindaco è Leoluca Orlando. Questa formazione politica non ha di fatto preferito quelle banche che non commercino in armi, trasparenti nelle transazioni, senza rapporti con paesi in cui c’é la pena di morte o si sfruttano i bambini o si devasta l’ambiente”.


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