Bilancio e Finanziaria, il sì arriva all’alba | Salvi precari e Tabella H, tagli per dirigenti e auto blu - Live Sicilia

Bilancio e Finanziaria, il sì arriva all’alba | Salvi precari e Tabella H, tagli per dirigenti e auto blu

La Tabella H

Dopo una maratona estenuante e carica di tensioni e polemiche, approvati i documenti contabili. In Finanziaria previste numerose proroghe per i lavoratori, il sussidio per gli ex Pip. Ridotte del 10% indennità dei manager della Sanità. I deputati salvano la Tabella H. Contrari i deputati del Movimento cinque stelle, quelli della Lista Musumeci e Marco Falcone (Pdl). Sono 136 gli enti e le associazioni contenute nella tabella. Sì anche al bilancio da 26 miliardi.

al termine di un'estenuante maratona
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PALERMO Il dolce alla fine, ovviamente. I deputati hanno conservato la “tabella H” per le tre e mezza del mattino. Sono 136 gli enti che si spartiscono la torta di 25 milioni, quota fissata dal governo. Anzi ,137, visto che un emendamento ha reinserito il Cerisdi, che riceverà un contributo di 400 mila euro.

Quegli enti si manifestano intorno alle quattro del mattino. Quando molti deputati iniziano a sottolineare come quella Tabella fosse “sbagliata”, “ingiusta”, “amorale”. E quando i parlamentari della Lista Musumeci rivendicano la titolarità dell’unico emendamento soppressivo, il loro appunto. “Mettiamo fine a questa spartizione indecorosa – ha detto Nello Musumeci – quei soldi tornino al governo e vengano distribuiti dopo un’attenta istruttoria”. A difendere gli enti, invece, il capogruppo del Cantiere popolare Toto Cordaro: “Non me la sento di rifiutare il finanziamento a organismi meritori e che svolgono attività preziosissime”. A quel punto, la stanchezza e il nervosismo avevano già ampiamente punteggiato la seduta di piccoli o grandi “casi”. E uno di questi, in effetti, è proprio legato alla Tabella che finanzia enti e associazioni. L’affondo, del presidente Ardizzone, che accusa governo e deputati di “avere selezionato gli emendamenti alle leggi di spesa, prerogativa che spetta solo agli uffici di presidenza e aver portato avanti una contrattazione sulla Tabella H, appunto”. Ma il riferimento al governo non è piaciuto al presidente della Regione Crocetta, che ha reagito furiosamente, accusando Ardizzone di aver sferrato “un attacco politico, di concerto con Musumeci”. Insomma, un guaio diplomatico sgonfiatosi, però, nel giro di pochi minuti, tra gli abbracci distensivi dei due presidenti.

Ma la giornata è stata davvero lunga. E per giungere al sì definitivo di bilancio e Finanziaria si è dovuto attendere, anche quest’anno, l’alba. Troppe le incomprensioni. Troppi i nodi da sciogliere in un documento messo su in una condizione economica per nulla florida. Un clima teso, che rischiava di esplodere in maniera drammatica. I precari ex Pip hanno presidiato a lungo Palazzo dei Normanni, chiedendo risposte al governo. Risposta che è giunta sotto forma di un sussidio da 833 euro, in attesa di concordare col Comune di Palermo il futuro dei lavoratori. Sono arrivate, poi, le proroghe al 31 luglio per i precari della Regione (Protezione civile e dipartimento Acque e rifiuti), dei Consorzi di bonifica e degli Enti locali. In quest’ultimo caso, passa un emendamento del Pd che estende la proroga anche agli “esclusi”: quelli cioè che lavorano con l’ente da più di dieci anni.

Tra i provvedimenti più discussi e approvati già ieri, quello col quale la Regione richiede indietro 140 milioni di euro ai laboratori d’analisi e quello col quale sono stati rivisti i canoni per i gestori delle cave: un provvedimento che secondo molti deputati avrebbe potuto mettere in ginocchio il settore. Alta tensione anche sulle cosiddette “riserve per gli enti locali”: 700 mila euro piovono al comune di Messina per la stabilizzazione di 20 vigili urbani e l’assunzione di altri 12. Un provvedimento voluto da un gruppo di deputati messinesi e contestato da Nicola D’Agostino: “Qualcuno – ha detto – ha voluto fare il furbo. Davvero una scena pietosa”.

Ma in Finanziaria ecco anche gli interventi di riduzione delle spese. In particolare, quelli che prevedono i tagli ai manager della Sanità e della Regione. Per i primi, ecco, grazie a un emendamento del Pdl, il taglio del 10% al compenso omnicomprensivo. Per i dirigenti regionali passa la riduzione del 20% del salario accessorio, ma non l’abrogazione della clausola di salvaguardia (che dà il diritto a un dirigente sollevato dal suo incarico per lo spoil system, di ricevere un incarico equivalente almeno dal punto di vista economico). Il governo ha dovuto ritirare questa proposta.

Scende a 205 milioni il contributo per i Forestali “Un mese fa – ha attaccato Toti Lombardo (Pds) il governo Crocetta aveva annunciato pubblicamente in TV che avrebbe impiegato i forestali siciliani per la manutenzione del verde pubblico, tramite convenzioni tra società regionali ed Azienda Foreste, per garantire i livelli occupazionali. Oggi invece, nella riscrittura dell’ art. 20 della Finanziaria, il Governo ci ha ripensato. Non solo – ha aggiunto Lombardo – per il settore vengono previsti ben 150 milioni di euro in meno, dunque meno giornate lavorative, minori retribuzioni e minore serenità economica per queste famiglie, ma soprattutto l’articolo, nella formula approvata oggi, elimina l’obbligo per agenzie, consorzi, ed enti controllati dalla Regione, di convenzionarsi con l’Azienda Foreste”. Scende anche il numero di auto blu (potranno usarle solo il presidente della Regione e gli assessori) e anche quello dei “comandati” della Regione. Quando è già mattina arriva il sì finale al bilancio da 26 miliardi di euro.

 

BILANCIO E FINANZIARIA: LA MARATONA MINUTO PER MINUTO

06.46 Approvato il bilancio della Regione Siciliana. Sono 59 i voti favorevoli, 13 i voti contrari.

06.38 L’Aula si è riunita per la votazione finale del bilancio.

06.25 La Commissione bilancio si è riunita per tradurre le modifiche apportate dalla Finanziaria nel bilancio.

06.01 E’ stata approvata la legge Finanziaria. I voti favorevoli sono stati 56, 12 i contrari, un astenuto. Adesso, dopo una breve pausa, i deputati potranno approvare il bilancio per il quale manca solo il voto finale.

05.25 I deputati stanno approvando in serie, e a un ritmo impressionante, una sfilza di emendamenti aggiuntivi, riguardanti le materie più disparate.

05.00 Stralciato anche l’articolo riguardante il Ciapi. Ma il governo lo riproporrà come emendamento.

04.58 Stralciato l’articolo 35: riguardava la stabilizzazione dei 61 lavoratori Italtel/Sirap. Servirà una relazione tecnica. Si interverrà con un nuvo ddl.

04.56 Approvato l’articolo 54: i deputati salvano la Tabella H. Contrari i deputati del Movimento cinque stelle, quelli della Lista Musumeci e Marco Falcone (Pdl).

04.55 Respinto l’emendamento soppressivo alla Tabella H. Si passa al voto dell’articolo.

04.32 Dipasquale (Megafono): “In questa tabella ci sono cose schifose. Dal prossimo anno non la voterò più”. Venturino (Movimento cinque stelle): “Qui tutti dicono che sono contro la Tabella H. Ma solo dal prossimo anno. Sarebbe il caso di essere un po’ più seri. Alcune associazioni sono meritorie, ma altri finanziamenti potrebbero servire per il finanziamento delle prossime leggi”.

04.10 Sono 136 gli enti e le associazioni contenuti nella cosiddetta “Tabella H”. Tra quelli che hanno ricevuto lo stanziamento maggiore, il centro “Whitaker” (439 mila euro), l’Isida (230 mila), il Rises (240 mila), il Csei (250 mila ), Ente nazionale per la protezione e l’assistenza dei sordomuti (582 mila), Telefono arcobaleno (420 mila), Fondazione Banco alimentare (425 mila euro), Centro studi “Don Calabria” (233 mila), Unione italiana ciechi (1,486 milioni per il funzionamento e 1,615 milioni per la stamperia Braille), Centro “Hellen Keller” (646 mila), Orti botanici delle Università di Palermo, Catania e Messina (405 mila), Istituto superiore di giornalismo di Palermo (323 mila), Consorzi di bonifica e consorzi agrari (650 mila), Centro per lo studio dei neurolesi lungodegenti (250 mila), Organizzazione e promozione di eventi come la Sagra del Mandorlo in fiore e dei Carnevali di Sciacca, Acireale, Termini Imerese, Misterbianco, Barcellona Pozzo di gotto, Trecastagni e Partanna Mondello (385 mila), Fondo destinato al potenziamento delle attività sportive isolane (3,872 milioni), Contributi alle società sportive professionistiche, semiprofessionistiche e dilettantistiche partecipanti a campionati nazionali di serie A (389 mila), Autodromo di Pergusa (350 mila), Associazioni concertistiche di interesse regionale, provinciale e locale (790 mila).

04.04 Ciaccio (Movimento cinque stelle): “Non capiamo davvero come abbiano fatto, i miei colleghi della Commissione, quasi sempre assenti, a stanziare alcune somme. Come quelle, ad esempio, per l’Istituto di giornalismo, che è un mero ente di Formazione, e per il quale la spesa di 323 mila euro mi pare davvero esagerata e potrebbe essere utilizzata per enti più virtuosi e utili”.

04.00 L’assessore Bianchi: “Noi avevamo fatto proprio questo: avevamo stanziato una somma complessiva, ma invece di proporre direttamente un elenco credevamo giusto che l’individuazione degli enti fosse il frutto di una successiva istruttoria”.

03.50 Sono diversi gli interventi dei deputati che chiedono di “chiudere” la Tabella H. Panepinto: “Se passa questa tabella saremo tutti crocifissi: accantoniamo i fondi in un capitolo di bilancio e ragioniamo successivamente sulle modalità di distribuzione dei contributi”.

03.31 Gianni (Misto) annuncia che chiederà una commissione d’indagine sugli enti contenuti in Tabella H. Rinaldi (Pd) chiede quale sia stato il criterio per determinare i singoli importi degli enti.

03.25 Prende la parola Giovanni Ioppolo: la Lista Musumeci chiede la soppressione della Tabella H e lo spostamento dei 25 milioni stanziati nei cosiddetti Fondi globali utili a finanziare la future leggi.

03.15 Riprende la seduta d’Aula con l’esame dell’articolo 54 della Finanziaria: la cosiddetta “Tabella H”.

03.03 L’Aula è nuovamente sospesa. I deputati si riuniranno per l’esame della “Tabella H”.

02.48 Approvato il maxiemendamento governativo sul rifinanziamento delle leggi di spesa. Approvato quindi l’articolo 53. Resta da approvare solo la Tabella H, prima del voto finale.

02.16 Crocetta: “Tutti i subemendamenti, presi uno per uno, sono sacrosanti. Ma messi tutti insieme, rappresentano un atto criminale contro il bilancio regionale”.

02.02 E’ iniziato l’esame dei subemendamenti al maxiemendamento del governo all’articolo 3 sul “rifinanziamento ed autorizzazione leggi di spesa”.

01.46 Leanza attacca Ardizzone: “Lei è stato un presidente perfetto fino a stasera. Ma stasera sta portando avanti una sceneggiata che non ci aspettavamo. Cosa vuole fare? Delegittimare i deputati? E’ un problema di vanità? Ci vuole sfinire, per non fare votare il maxiemendamento di sintesi di tutti i capigruppi? A chi giova tutto questo?”.

01.41 Milazzo (Pdl) contesta l’azzeramento dei fondi al Cerisdi, mentre Caputo (Pdl anche lui) l’esiguità degli stanziamenti per i capitoli dedicati alle vittime di mafia e alle associazioni antiracket.

01.27 Continuano gli interventi dei deputati. Spesso il clima si surriscalda. Pochi minuti fa, polemica in Aula tra il presidente dell’Ars Ardizzone e i deputati Cordaro e Leanza.

00.59 Si susseguono gli interventi dei deputati. Ancora lontana l’approvazione della Finanziaria.

00.50 Grasso (Grande Sud): “Nessuna richiesta per la Tabella H”.

00.48 Cimino (Voce siciliana): “Mai stato nuovi inserimenti, in una Tabella H che è composta da associazioni ed enti storici e meritori. Io sono a favore della Tabella H”.

00.44 Malafarina (Megafono): “Chiederemo l’abolizione di questa tabella. Rifiutiamo ogni mercanteggiamento”.

00.42 Sammartino (Articolo 4): “Un documento di sintesi, che rappresenti tutte le forze politiche sia auspicabile, per il rispetto nei confronti di ogni deputato”.

00.39 Cancelleri (Movimento cinque stelle): “E’ stato scelto di prendere la vecchia Tabella H e apportare i tagli. E’ il solito copione. Per questo, non voteremo la Tabella H”.

00.34 Anche Nino D’Asero (Pdl) e Cancelleri (Movimento cinque stelle) chiedono il ricorso al maxiemendamento.

00.26 Gucciardi (Pd): “Abbiamo scelto un percorso, concordato tra i capigruppo e il governo: adesso credo che occorra esaminare il maxiemendamento”.

00.23 Fazio (Misto): “Certe cose non cambiano mai. Nella Tabella H, ad esempio, ci sono cose importanti. Ma anche cose poche serie, che non meritano l’attenzione dei deputati. Per questo io lascerò l’Aula: non intendo partecipare a questa divisione”.

00.19 Anche Di Mauro (Pds) propone al presidente dell’Ars di esaminare il maxiemendamento frutto del lavoro dei capigruppo: “E’ un emendamento che non va contro la linea di rigore scelta dal governo”.

00.12 Cordaro (Cantiere popolare) ad Ardizzone: “La via che abbiamo seguito, l’abbiamo concordata con lei in conferenza dei capigruppo. Abbiamo selezionato una ventina di emendamenti che abbiamo raccolto in un unico emendamento, con l’automautico ritiro di tutti gli altri”.

00.10 Ardizzone: “Qui ho 200 emendamenti ammissibili. Le strade sono tre: esaminare e votarli tutti, scegliere quelli già selezionati, o discutere solo quelli che hanno già avuto un esame nelle commissioni di merito, e rispedire tutti gli altri nelle commissioni di merito”.

00.08 Riprende la seduta.

00.03 Abbracci e baci. E’ già rientrato lo scontro tra Crocetta e Ardizzone. “Si è trattato – ha detto il governatore – solo di un malinteso. Qualcuno ha riferito che il sottoscritto era presente a una riunione sulla Tabella H. Una falsità. Voci di corridoio, che abbiamo chiarito col presidente Ardizzone”. Smorza la polemica anche il presidente dell’Ars: “Nessuno scontro, tutto chiarito”.

23.53 Non si placa la polemica all’Ars. Crocetta rilancia: “Ho subito un attacco politico da parte del presidente dell’Ars. Evidentemente di concerto con Musumeci. E’ stato detto che io ho preso parte a una riunione sulla Tabella H: è una falistà. E qualcuno dovrà chiedermi scusa pubblicamente. La Tabella h? Nessuno può impedire ai deputati di riunirsi e di presentare una proposta”.

23.31 Crocetta: “Pretendo il rispetto per i deputati. Gli incontri tra deputati sono consentiti dalla legge. Io non ho fatto alcuna riunione sulla Tabella H”. Gli animi si accendono. Il presidente dell’Ars Ardizzone sospende la seduta.

23.25 Riprende la seduta a Sala d’Ercole. Ardizzone: “Pur non avendo responsabilità, mi scuso per il ritardo. Ma mi dispiace che, pur essendo passate molte ore dal lavoro compiuto in Aula alla luce del sole, non sono ancora pronte le tabelle all’articolo 53, ma una decina di emendamenti tratti da questo malloppo di emendamenti. Non appartiene al governo il potere di decidere quali emendamenti trattare e quali non vanno trattati. Questa è una prerogativa che spetta a questa presidenza”.

22.45 L’assessore all’Economia Luca Bianchi fa luce sull’esito degli incontri avvenuti durante la pausa della seduta: “Gli emendamenti aggiuntivi sono stati raccolti in un unico emendamento. Un maxiemendamento? Direi un mini-emendamento, visto che abbiamo tolto tutte le proposte che comportavano un aggravio della spesa o non rispondevano a interessi generali. La Tabella H? Non è un problema del governo. Noi abbiamo creato un fondo e fissato lo stanziamento. Se i deputati vogliono presentare un elenco, sono liberi di farlo. Il governo non ha partecipat a nessuna riunione”.

22.37 Le 22.30 sono scoccate già da qualche minuto. Ma ancora i deputati non sono tornati in Aula. Sembra, però, che il maxiemendamento e la Tabella H siano quasi pronti. Intanto, la mezzanotte si avvicina. Con ogni probabilità, anche questa volta, per entrare all’interno dei limiti fissati dall’esercizio provvisorio bisognerà “estendere” la seduta di oggi alla giornata dell’1 maggio.

21.37 Falso allarme. Il presidente dell’Ars Ardizzone torna in Aula solo per rinviare i lavori alle 22,30. Non c’è ancora l’accordo.

21.29 Ancora in corso la conferenza dei capigruppo. I deputati stanno lavorando al maxiemendamento che dovrebbe inglobare gli oltre 150 emendamenti aggiuntivi, e soprattutto alla definizione della “Tabella H”.

20.48 Proseguono i colloqui nelle sale e nei corridoi di Palazzo dei Normanni. C’è da trovare la quadra sulla Tabella H. La seduta è ancora sospesa.

20.11 Ancora niente di fatto. Il governo e i deputati lavorano agli emendamenti aggiuntivi (possibile la formazione di un maxiemendamento) e la cosiddetta “Tabella H”. L’Aula si aggiornerà alle 20.45.

19.01 Fiducioso il presidente dell’Ars Ardizzone: “Considero la Finanziaria che stiamo approvando credibile sia di fronte al Commissario dello Stato che all’opinione pubblica. Faccio i miei complimenti al governo per la gestione della vicenda Pip: si è trovata una soluzione che calmasse la piazza nel pieno rispetto delle legge e del Parlamento. Adesso – aggiunge Ardizzone – restano gli ultimi nodi da sciogliere, compresa la Tabella H. Chiedo a tutti i deputati un gesto di responsabilità: non sono contrario alla semplice fissazione del Fondo, lasciando al governo il compito di destinare le somme, fatte salve alcune realtà più delicate, come le associazioni che si prendono cura dei ciechi, o di alcuni soggetti che operano nel campo culturale. Mi auguro però – prosegue il presidente dell’Ars – che si trovino anche dei fondi da destinare alle nuove e prossime iniziative legislative. Adesso tocca ai deputati. Confido nel loro senso di responsabilità, anche di fronte ai 150 emendamenti aggiuntivi: non penso che potranno essere presi in considerazione quelli che comportano nuove spese”.

18.44 Aula sospesa per tre quarti d’ora, riprenderà alle 19,30. I deputati cercheranno un accordo in vista dell’esame di aricoli molto controversi, tra cui la famigerata “ex Tabella H”.

18.42 Passa lo stanziamento di due milioni all’Aras, l’associazione degli allevatori siciliani e l’articolo sull’istituzione di un fondo di microcredito per le microimprese da 1,5 milioni di euro.

18.30 La seduta è sospesa. Restano da approvare cinque articoli. Ma dovranno essere discussi anche decine di emendamenti aggiuntivi.

18.25 Approvati anche l’articolo che prevede uno stanziamento di circa 31 milioni per i dissalatori e quello che crea un fondo da 300 mila euro per far fronte ai danni derivanti dall’inquinamento da diossina proveniente dall’incendio della discarica di Bellolampo, da destinare alle aziende zootecniche ed agricole che hanno subito gravi danni dal predetto evento calamitoso, e un fondo da un milione per i Comuni danneggiati dalle eruzioni dell’Etna “La situazione – commenta il deputato del Pd Anthony Barbagallo – è ormai da due settimane molto difficile per una decina di comuni del Catanese, questo stanziamento restituisce ossigeno a queste realtà”.

18.10 Approvato un emendamento soppressivo contro l’articolo che prevede uno stanziamento complessivo di 18 milioni di euro per le borse di studio per le scuole di specializzazione in medicina. L’articolo, quindi, per il momento “salta”.

17.56 Il deputato dei Democratici e riformisti Edy Tamajo è sceso tra i Pip ed è stato abbracciato dai precari.

17.49 Continuano i cori degli ex Pip nel piazzale di fronte l’Ars. “Crocetta, Crocetta, Crocetta” l’inno dei precari. Ci sono cori anche per Salvino Caputo e Totò Lentini.

17.44 Approvata dall’Ars la norma che “salva” gli ex Pip. Urla di gioia nel piazzale antistante Palazzo dei Normanni. Qualcuno dei rappresentanti che ha incontrato il presidente della Regione viene portato in trionfo.

17.38 La norma, riscritta dal governo, prevede la perdita del diritto al sussidio ai Pip che si renderanno responsabili di alcuni reati. Crocetta: “Sappiamo bene che questo bacino nasce anche con l’intento di reinserire ex detenuti. Ma questo non vuol dire che il soggetto debba continuare a delinquere”.

17.20 Ferrandelli (Pd): “In passato siamo sempre stati contrari a Social Trinacria, una società dalle dubbie origini e che rappresentava un soggetto utile al consenso elettorale. Che sfruttava il bisogno dei cittadini. Noi eravamo contrari al semplice sussidio, ma se il contributo può essere uno strumento per aprire percorsi lavorativi allora va benissimo. Questi mesi servano per creare dei rapporti veri, con alcune certezze per questi lavoratori”.

17.09 Il plauso al governo di Tamajo, Greco, Figuccia, Ragusa, Gianni, Clemente, Lentini, Caputo (“Non è un’apertura di credito a 360 gradi, ma ringrazio il presidente a nome della città di Palermo”) e Milazzo, a proposito della vertenza sugli ex Pip. Adesso i deputati chiedono più certezze sul futuro dei lavoratori.

16.50 Si discute lo scottante articolo riguardante gli ex Pip. La soluzione, anticipata già stamattina dal governatore, è stata confermata in Aula da Rosario Crocetta: “Qualunque altra idea avrebbe finito per rendere impossibile, per i precari, qualsiasi forma di reddito. Anche perché nessun documento dimostrava l’esistenza di una convenzione In questo modo, garantiamo a tutti i lavoratori un giusto riconoscimento, nel pieno rispetto delle regole”.

16.39 Confermata la riduzione del personale comandato in servizio presso gli assessorati all’Economia, alla Salute e all’Energia. Saranno in tutto cinque i comandati a disposizione dell’assessorato di via Notarbartolo retto da Luca Bianchi per una spesa nel 2013 di 500mila euro, in calo però nei prossimi due anni fino a 412mila euro. All’assessorato alla Salute invece saranno al massimo quindici le unità a disposizione, che graveranno sulle casse regionali per 2,6 milioni di euro, diventando 2,2 dal 2014. Ridotto anche il personale comandato all’assessorato all’Energia, che passerà dagli attuali sei al massimo di tre per una spesa di 160mila euro nell’anno in corso, e 120mila euro dal 2014. Non è passato un emendamento appoggiato da parte dell’Udc e del Pd che allargava il cordone dei comandati dell’assessorato all’Energia a quota cinque.

16.21 Approvata la proroga per i contratti del personale del Centro di formazione permanente e l’aggiornamento del personale del servizio sanitario (Cefpas), Enti parco, Camere di commercio, gestioni separate degli ex consorzi Asi e Istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive (Irsap). Le proroghe sono fino al 31 luglio 2013.

16.11 Saltano i rimborsi per i consulenti e i consiglieri di parità, figure che sorvegliano sull’applicazione delle pari opportunità nel mercato del lavoro. L’articolo 29 della Finanziaria è passato a maggioranza. La norma entrerà in vigore al momento dell’approvazione della legge.

15.48 Arriva il via libera anche al contenimento della spesa e alla valorizzazione delle risorse umane nel settore forestale. I lavoratori del comparto potranno operare anche in altri settori. Approvati anche alcuni emendamenti dell’opposizione che riguardano misure a sostegno dei comuni in difficoltà per il ripristino della legalità e la tutela del territorio.

15.44 Approvato l’articolo 17 che riduce la spesa per i servizi in convenzione con la Sas. Si tratta di 63 milioni di euro per il 2013, di cui 48 milioni per i servizi resi in favore della Regione e degli Enti regionali.  Il risparmio per la Regione sarà di 5,2 milioni di euro.

15.10 Dopo una breve pausa sono ripresi i lavori dell’Aula. Si sta esaminando l’articolo 20 che riguarda il contenimento della spesa e la valorizzazione delle risorse umane nel settore forestale. L’articolo è momentaneamente stato accantonato.

14.25 Grazie a un emendamento del Pd, la proroga al 31 luglio riguarda anche i precari il cui rapporto con gli enti locali ha superato i dieci anni. Ed erano quindi in scadenza. “In questo modo – ha dichiarato il capogruppo dei democratici Baldo Gucciardi – si garantisce uniformità di trattamento per il bacino dei precari contrattualizzati, in attesa che entro la fine di luglio la questione sia decisa a livello nazionale”.

14.18 Approvata la norma che proroga i contratti dei precari degli enti locali al 31 luglio. Per gli Asu, la proroga giunge invece al 31 dicembre.

13.50 Trovata la soluzione alla spinosa questione degli ex Pip. Il presidente Crocetta ha incontrato una delegazione di lavoratori assicurando loro l’erogazione di un contributo – concesso dall’Inps – di 833 euro netti oltre agli asegni familiari. La Social Trinacria così, di fatto scompare.

13.33 L’articolo riguardante la stabilizzazione Italtel Sirap è stato stralciato.

13.30 Dina (Udc): “In attesa delle relazioni tecniche, dobbiamo comunque assicurare una proroga a questi lavoratori, fino al 31 luglio come tutti gli altri”.

13.27 Si passa all’articolo che prevede la stabilizzazione dei precari di Italtel/Sirap. Il presidente Ardizzone, però, fa notare l’assenza della relazione tecnica a supporto della norma.

13.24 Approvate le proroghe fino al 31 luglio per i precari co.co.co della Regione.

13.06 Si esamina l’articolo che riguarda il riordino dell’istituto Zooprofilattico. Il governo ha proposto una riscrittura che preveda solo la soppressione delle cariche del Cda e del dirigente generale. I deputati chiedono di stralciare la norma. L’articolo è stralciato.

13.00 Approvato il taglio del 20% del salario accessorio dei dirigenti generali. “Salta” per il momento la proposta del governo di annullare la clausola di salvaguardia.

12.55 E’ stato stralciato l’emendamento che prevede l’annullamento della clausola di salvaguardia per i dirigenti.

12.45 In questi minuti, il presidente della Regione Rosario Crocetta sta incontrando una mini-delegazione di ex Pip. Con lui il deputato Oddo.

12.44 Cracolici (Pd): “Togliere la clausola di salvaguardia rende i dirigenti meno liberi e meno indipendenti. Ricordiamoci che quelli sono dirigenti della Regione, non del governo. Il governo ritiri questo emendamento”.

12.35 D’Agostino (Udc): “Mi scuso per i toni usati ieri sera, ma non certamente sugli argomenti. Sui dirigenti, ritengo che la clausola di salvaguardia debba rimanere per i dirigenti “semplici”, rivolgendo la norma solo ai dirigenti generali”.

12.30 Un emendamento del governo prevede che, in seguito a spoil system, un dirigente (soprattutto i dirigenti generali) possa essere destinato ad altro incarico, anche economicamente inferiore

12.20 Cordaro (Cantiere popolare): “Con questa norma rischiamo di andare incontro a decine di ricorsi che potrebbero provocare un danno economico alla Regione”.

12.17 Accantonato l’articolo sui Forestali. Se ne parlerà più tardi. Si passa alla norma che riduce l’indennità accessoria dei dirigenti regionali.

12.11 Adesso i deputati affrontano il delicato tema dei Forestali.

12.04 Approvato l’articolo 19: i compensi da corrispondere ai direttori generali, ai direttori amministrativi, ai direttori sanitari delle aziende sanitarie provinciali, delle aziende ospedaliere, delle aziende ospedaliere universitarie, del centro della formazione permanente e l’aggiornamento del personale del settore sanitario (CEFPAS), dell’Istituto zooprofilattico sperimentale e l’IRCCS Bonino Pulejo di Messina con sede in Sicilia sono ridotte del 10 per cento. Il taglio riguarda il compenso omnicomprensivo, ed è quindi più massiccio della norma di partenza. La riduzione è il frutto di un emendamento del Pdl, apprezzato dal governo.

11.47 L’articolo 19 prevede dei tagli del10% alle indennità di risultato ai dirigenti della Sanità.

11.43 Approvata la riduzione delle auto blu. La modifica è il frutto di un emendamento del governo che accoglie in parte le richieste del Movimento cinque stelle. Da adesso in poi è vietato a tutte le società, enti e organismi sottoposti al controlo della Regione il possesso e l’utilizzo di auto di rappresentanza. Rimane la possibilità di utilizzare “auto di servizio”, che non possono superare comunque i 1.300 cc di cilindrata. L’uso delle auto blu della Regione è riservato solo al Presidente della Regione e agli assessori.

11.35 Si passa all’articolo 18, che prevede il taglio delle auto blu della Regione.

11.29 Il presidente Ardizzone ha deciso di accantonare l’articolo 17, serve un po’ di tempo per approfondimenti.

11.26 I deputati stanno passando all’esame dell’articolo 17, che riguarda il contenimento della spesa nelle società partecipate.

11.24 Gianni (Misto): “Ingiusta la bocciatura dell’emendamento che destinava 500 mila euro al Teatro di Siracusa, una cifra necessaria per riaprire un teatro già completato”.

11.22 Vinciullo (Pdl): “Stiamo andando troppo in fretta. Abbiamo aprovato, senza poter discutere, l’articolo 14, motivo dei tanti problemi in questa Assemblea. E sui precari dobbiamo stare attenti, stiamo facendo delle disparità. Qualcuno ha ottenuto ciò che è giusto che riceva, altri no. Non è giusto”.

11.20 Approvato il contestatissimo articolo 14 sulle riserve agli enti locali.

11.12 E’ ripresa la seduta.

11.05 Tra pochi minuti riprende la seduta sull’esame della Finanziaria. Si ripartirà dal contestatissimo articolo 14 sulle riserve agli enti locali.

10.56 Intanto, fuori dal Palazzo la tensione è altissima. Alcuni precari hanno anche dormito, stanotte, nel piazzale antistante l’assemblea regionale.

10.54 Torna a riunirsi Sala d’Ercole dopo la turbolenta seduta della scorsa notte. La seduta era convocata per le ore 10, ma i deputati si stanno confrontando per cercare di dirimere alcuni nodi, prima di tornare all’esame del testo.

I vigili di Messina alzano la paletta di fronte alla Finanziaria regionale. Lo stop alla lunga maratona che avrebbe dovuto portare all’approvazione dei documenti contabili arriva su un emendamento presentato dai deputati messinesi Rinaldi, Greco, Laccoto e Panarello, con il quale veniva destinata una somma di 1,2 milioni ai vigili della città dello Stretto. Una cifra ridotta da un subemendamento dei girllini, che ha fatto scendere lo stanziamento a 700 mila euro. Una mossa insufficiente a evitare il caos. Innescato dalle parole molto dure di Nicola D’Agostino, che ha sottolineato l’assurdità di un emendamento che favoriva una singola realtà territoriale, di fronte alle necessità di tagliare ovunque. Ma a rintuzzare il deputato catanese ecco altri messinesi come Formica e Picciolo. Insomma, ecco che la Finanziaria della rivoluzione muta in una guerra di campanile. Assolutamente trasversale.

E la portata dello “scontro” diventa chiara quando, a prendere la parola, è il presidente della Regione Rosario Crocetta: “Quell’emendamento non rispetta gli accordi che avevamo preso, all’interno della maggioranza. A questo punto chiedo al Pd e all’Udc se sono in grado di gestire i propri deputati, visto che ognuno fa quello che vuole. Senza contare che questi emendamenti sono illegittimi perché in molti casi rappresentano aiuti di Stato”. Ma la tensione è alta a quel punto. Altissima. Cordaro ricorda che “a essere responsabile qui è solo l’opposizione”. Ardizzone si trova costretto a sospendere la seduta. Tramonta così il tentativo di approvare bilancio e Finanziaria in una seduta fiume.

Così, oggi alle 10, si ripartirà da lì. E mancheranno ancora 21 articoli inizialmente accantonati. Tra questi, quelli spinosissimi riguardanti i precari e in particolar modo gli x Pip. Passa, però, l’articolo che prevede la moratoria per le piccole e medie imprese, confermata la richiesta ai laboratori d’analisi di restituire 140 milioni, e la revoca della concessione del Parco d’Orleans alla ditta Lauricella. Stralciati invece gli articoli che riguardano il Consorzio autostrade e l’Arpa.

Nel primo pomeriggio, approvato anche il bilancio. Un bilancio da 26 miliardi per il 2013 e da quasi 55 miliardi nel triennio. Un’approvazione abbastanza serena. Unico “scontro” in occasione di un emendamento del governo che assegna 10 milioni all’Ast. Per il bilancio, però, si attende il voto finale, che arriverà solo dopo l’approvazione della Finanziaria. Domani si ripartirà da lì: da quell’articolo 14 sugli enti locali che ha fatto esplodere l’Assemblea e ha inasprito i rapporti all’interno della maggioranza di Crocetta.

BILANCIO E FINANZIARIA: LA DIRETTA PAROLA PER PAROLA

01.21 Nessun accordo sull’articolo riguardante gli enti locali. Il presidente Ardizzone è costretto a interrompere la seduta e a rinviarla domani. All’Ars esplode un caso politico.

01.19 Il presidente Crocetta: “Non è accettabile che si presentino emendamenti di questo tipo, dopo che si fanno accordi politici per evitare di presentare proposte che riguardavano espressamente singole realtà locali. Se il Pd e l’Udc non riescono a governare i propri deputati, lo dicano. Senza contare che questi emendamenti sono illegittimi perché in molti casi rappresentano aiuti di Stato”.

01.08 E’ ancora scontro sull’articolo che riguarda le riserve agli enti locali. Uno scontro legato al “campanile” di alcuni deputati. L’approvazione di un emendamento firmato dai parlamentari messinesi Rinaldi, Greco, Panarello e Laccotro destinava al comando dei vigili urbani di Messina una somma di 1,2 milioni. Una cifra ridotta a 700 mila euro grazie a un subemendamento dei grillini. Ma l’approvazione, come detto, ha scatenato la reazione di alcuni deputati, tra cui Nicola D’Agostino (Udc) che ha attaccato apertamente i deputati messinesi, oltre al presidente Ardizzone (messinese anche lui). D’Agostino è stato a sua volta attaccato da altri parlamentari originari della città dello Stretto come Santi Formica e Giuseppe Picciolo. Molto critico nei confronti dell’emendamento anche il parlamentare Udc Mimmo Turano: “E’ discutibile l’emendamento approvato, quando ci sono altre realtà che meriterebbero un finanziamento, come la provincia di Trapani e il Comune di Comiso per la gestione dei due aeroporti, dei quali gli enti locali sono soci”.

00.30 Nella discussione sugli enti locali, tiene banco la questione dei vigili urbani di Messina. Crocetta: “Chiedo ai deputati di desistere da tutti questi emendamenti, se non sono assolutamente necessari”.

00.04 Si passa all’esame del’articolo 14, sulle “assegnazioni agli enti locali”.

00.03 Passa l’articolo 5, sul trasporto per le isole minori, nella riscrittura del governo.

23.55 Alla fine passa la “mediazione”. Il governo riscrive la norma sulle cave: il 50% del canone verrà versata quest’anno, il resto l’anno scorso. Diluita, quindi, la tassazione. 

23.30 Il presidente Crocetta: “Non capisco tutte queste critiche, a parte una stizzatina d’occhio ai gestori delle cave. Siamo disponsibili a una mediazione, per ammortizzare gli effetti del canone. Ma non si può pensare che i gestori delle cave siano gli unici a non dover contribuire, e che adesso, a causa di questa norma, fallisce tutto e non si costriuiscono nè case, nè strade, nè opere pubbliche”.

23.15 Caputo (Pdl): “Anche Confindustria ha detto che questa norma sulle cave va abolita. E invito ai deputati del Movimento cinque stelle, che si battono per il microcredito alle imprese, a essere un po’ coerenti: o sono a favore, o sono contro le imprese”.

23.05 Il capogruppo del Pd Gucciardi: “Questa norma prevede un introito di circa due milioni. Credo che si tratit di una somma tale da non giustificare un elemento così duro. Credo che almeno si debbano modificare i termini della tassazione”. Formica (Lista Musumeci): “La tassa venga posta sul materiale venduto, non su quello estratto”.

23.00 Nonostante un dissenso trasversale alla norma, il voto dà ragione al governo. Sono34 i deputati contrari alla tassazione sulle cave. Non bastano per approvare un emendamento soppressivo. Ma l’esame dell’articolo continua.

22.45 Levata di scudi contro l’aumento dei canoni di estrazione. Contrari anche Lo Sciuto, Oddo, Milazzo, Gianni e Digiacomo. Per La Rocca (Movimento cinque stelle), invece, quei canoni sono al di sotto dei livelli europei e quindi assolutamente sopportabili.

22.29 Turano (Udc): “I cavatori non hanno mai chiesto un euro alla Regione. E li premiamo con nuove tasse. Non è giusto, visto che i gestori delle cave pagano già tasse più che sufficienti”.

22.20 Si passa all’articolo 12 che riguarda l’aumento dei canoni per la gestione delle cave. Assenza (Pdl): “Una norma punitiva non solo nei confronti dei gestori delle cave, ma della gente che lavora in quegli stabilimenti che rischiano di essere licenziati”.

22.12 Si riprende dall’articolo 9, “Disposizioni in materia di alienazione e riscatto di alloggi popolari”. Articolo approvato.

22.05 Riprende la seduta d’Aula. I deputati dovranno esaminare circa 25 articoli accantonati.

21.02 Approvata la moratoria per i debiti fiscali per le piccole e medie imprese siciliane.

21.00 Approvati 25 dei 65 articoli della Finanziaria. Ne sono stati accantonati circa trenta.

20.54 Accantonati tutti gli articoli che riguardano il personale. 

20.45 Tra i tanti articoli accantonati, e che verranno discussi in un secondo momento, anche quello riguardante i Pip di “Emergenza Palermo”.

20.32 Approvato l’articolo che abolisce il cda del Cefpas, quello che riorganizza l’assessorato agricoltura, quello sul “sistema informatico regionale”, il finanziamento della spaesa sanitaria oltre a quello riguardante il Parco d’Orleans.

20.26 Approvata la norma che esclude la ditta Lauricella dalla gestione del Parco d’ORleans. Il tema aveva fatto molto discutere nei giorni scorsi, anche a causa di un emendamento firmato anche da Fabrizio Ferrandelli, che prevedeva il mantenimento del finanziamento fino a quando non fosse stata chiarita la proprietà dei volatili del parco. E invece, la gestione passa nella mani della Regione.

20.20 Stralciata la norma sul Ciapi. A seguito di un’intesa con i gruppi parlamentari, l’Ufficio di presidenza ha deciso di eliminare dalla manovra la norma che prevedeva la soppressione dell’ente. C’è infatti già pronto un disegno di legge. Se ne riparlerà in seguito.

20.14 L’esame procede a buon ritmo. Approvati gli articoli 7,8,10,15 e 16, 21, 23 e 25. Vengono accantonati invece gli articoli che prevedono molti emendamenti. Se ne parlerà in seguito. Si tratta degli articoli 9, 12, 14, 17, 18, 19, 20, 22.  Stralciati invece gli articoli 11 e 13. Si tratta di quelli riguardanti il Cas e l’Arpa. Bocciato l’articolo 24.

20.02 Il presidente Crocetta: “La nostra gestione della vicenda tutela i laboratori. Anche perché abbiamo evitato le concentrazioni in 3-4 mega società. Questo è un governo che aiuta i laboratori. Qui non ci sono solo degli aspetti tecnici, ma anche giuridici che ci obbligano a prevedere quelle somme in bilancio. Abrogare questo articolo significherebbe provocare un crack, mettendo in discussione centinaia di migliaia di posti di lavoro”.

19.40 L’articolo 7 della Finanziaria riguarda una vicenda che recentemente ha sollevato molte polemiche. Si tratta della richiesta dell’Assessorato alla Salute ai laboratori d’analisi siciliani della restituzione delle somme indebitamente incassate a seguito della mancata applicazione del cosiddetto “tariffario Bindi”.Un tariffario che rivedeva al ribasso il prezzo delle prestazioni sanitarie, e i cui effetti erano stati “congelati” a causa di alcuni ricorsi. Fino a recenti sentenze del Cga, che hanno spinto l’assessore Borsellino a richiedere indietro quelle somme, stimate (come si legge in Finanziaria) in 140 milioni. Ma sull’articolo ecco ben tre emendamenti soppressivi. Falcone (Pdl): “Rischiamo di buttare in mezzo a una strada centinaia di professionisti”. Formica (Lista Musumeci): “Questa è macelleria sociale”.

19.30 Il presidente Crocetta: “Questa degli accantonamenti è un’operazione tecnicamente perfetta e politicamente corretta. Non abbiamo definanziato nulla: abbiamo però evitato che alcune risorse fossero immobilizzate e le abbiamo destinate ad altre emergenze”. Tesi confermata dall’assessore alle Infrastrutture Nino Bartolotta. L’articolo 6 è approvato.

19.24 L’assessore Bianchi: “Chi critica oggi dovrebbe rivolgersi a chi ci ha portato in queste condizioni. Ricordo il disavanzo da cui partivamo per chiudere questo bilancio. L’utilizzo di fondi pubblici, quest’anno, è molto diverso dal passato. L’utilizzo dei fondi Fas è il frutto di un accordo col governo che prevedeva una matrice origini/destinazioni. Per tutte le opere rimangono i finanziamenti per le opere di progettazione. E consentiamo il proseguimento delle opere previste dal Piano infrastrutturale”.

19.09 Polemiche sull’articolo 6, “Accantonamenti tributarie”. Toti Lombardo (Pds): “La Regione vuole cancellare l’articolo 38 dello Statuto, per il quale si sono battuti tanti siciliani, per una partita di giro che porterà, grazie al riconoscimento dell’articolo 37, appena 50 miseri milioni”.

19.05 Passa, senza emendamenti, anche l’articolo 5, sui “depositi cauzionali provvisori di data remota”. Con questa norma “la Ragioneria Generale è autorizzata, – si legge – mediante propri decreti, ad incamerare annualmente all’erario regionale, i depositi cauzionali provvisori costituiti da più di cinque anni e non svincolati”.

18.58 Approvato anche il quarto articolo, riguardante i “residui attivi,passivi e perenti”.

18.46 Bocciato l’emendamento di Di Mauro. Approvato anche il terzo articolo.

18.39 Approvato anche l’articolo 2, che riconosce il disavanzo da un miliardo e indica le modalità di riassorbimento. Si passa all’articolo 3. Un articolo molto discusso nei giorni scorsi, perché delega al solo assessore all’Economia il compito di discutere i mutui. Proprio a questo proposito, un emendamento di DI Mauro (Pds) chiede di introdurre, in quelle occasioni, il parere vincolante dell’Ars.

18.32 Partito il voto sulla Finanziaria: approvato il primo articolo: Risultati differenziali. Determinazione fondi di riserva.

18.30 Aula nuovamente sospesa.

18.20 La legge Finanziaria è composta da 65 articoli. Sono stati presentati 110 emendamenti, oltre a quelli aggiuntivi.

18.15 Riprende la seduta d’Aula. Inizia l’esame della legge finanziaria.

18.05 Approvati gli articoli del bilancio della Regione siciliana. Per il 2013 ammonta a circa 26 miliardi di euro. Di quasi 55 miliardi il bilancio triennale. Manca solo il voto finale: prima bisognerà approvare la legge Finanziaria. L’Aula è sospesa per cinque minuti.

17.55 Non passa il subemendamento presentato da alcuni esponenti dell’opposizione, fra cui il capogruppo del Pds-Mpa Roberto Di Mauro, che prevedeva la soppressione del capitolo di 10 milioni di euro che finanzia l’Azienda siciliana trasporti. Sul subemendamento era stato accordato il voto segreto, ma i deputati lo hanno bocciato con 19 voti favorevoli e 52 contrari.

17.40 Salgono i toni sulla questione Ast. Il presidente dell’Ars Ardizzone sospende l’Aula per cinque minuti.

17.27 Crocetta sull’Ast: “L’Ast è un ente pubblico e le perdite le paghiamo comunque noi. Dovremmo privatizzare tutto il settore del trasporto pubblico locale? Questo significherebbe non poterre garantire alcuni servizi per fasce sociali svantaggiate. E la difficoltà finanziaria dell’Azienda è dovuta al fatto che i privati hanno le corse migliori”.

17.10 Il governo, tramite un proprio emendamento al bilancio, ha previsto uno stanziamento di dieci milioni per l’Ast. L’assessore all’Economia Bianchi: “Si tratta di un intervento a favore di un’azienda in grosse difficoltà finanziaria”. Ma il deputato di Pds Roberto Di Mauro: “E’ uno spreco di denaro pubblico. Soprattutto in una situazione come questa, con migliaia di precari che protestano per il diritto al posto di lavoro”.

16.55  “Tartarughe impigliate e delfini spiaggiati” entrano in un accorato intervento del deputato Pdl Giorgio Assenza, che ha firmato, insieme all’intero gruppo del Movimento cinque stelle (e in Aula si è aggiunta anche la firma di Pippo Digiacomo) un emendamento per concedere un finanziamento di 240 mila euro per evitare la chiusura del centro regionale della fauna selvatica. La replica dell’assessore Bianchi: “Se volete, quel centro pò essere compreso nell’ex Tabella H”.

16.45 Polemiche su alcuni emendamenti al bilancio. Uno, presentato dal Movimento cinque stelle chiedeva di spostare nove milioni dai fondi globali a un fondo destinato ai precari. Ma l’emendamento non è passato. Se ne riparlerà in Finanziaria*.

16.25 Prosegue, assessorato per assessorato, l’esame delle voci di spesa in bilancio. Finora si procede senza particolari tentennamenti.

16.14 Leanza: “Noto che molte delle risorse utilizzate per i vari capitoli sono prese dai Fondi globali, che servono per pagare i precari”. Bianchi: “Sì, quei soldi servono per coprire i contratti fino alle proroghe, che scadono il 31 luglio”.

16.11 Il presidente dell’Ars Ardizzone ha illustrato i prossimi “step” che porteranno all’approvazione definitiva dei documenti contabili: si inizia col voto degli articoli e delle tabelle del bilancio. Non si arriverà, però, subito al voto finale. Si passerà, invece, al voto della Finanziaria. Una volta approvata la Finanziaria, il governo preparerà la nota di variazione susseguenti alla stessa Finanziaria. A questo punto la Commissione bilancio dovrà dare il suo ok. Quindi si tornerà in Aula per il voto definitivo.

16.05 Riprende la seduta d’Aula a Sala d’Ercole. Si procede con l’esame del bilancio.

15.58 “Il governo regionale ha proposto di inserire tra la previsione di bilancio 36 milioni per coprire esigenze emergenza dei lavoratori inseriti nel bacino di cui alla legge 11/2010 art. 52. Non comprendiamo sinceramente le iniziative di dissenso manifestate da taluni,poiché si garantisce l’erogazione anche per il 2013 da parte del governo, del contributo ai lavoratori. Il governo regionale non può trasformare un contributo in salario, per il semplice motivo che la legge 11 non ne prevedeva la possibilità e perchè ciò e’ in contrasto con le leggi nazionali che prevedono divieto nuove assunzioni. Chi assicura ai lavoratori la trasformazione del contributo in salario, si assume la responsabilità di rischiare di approvare un provvedimento illegittimo che potrebbe impedire qualsiasi forma di sostegno ai lavoratori. La posizione del governo e’ quella di tutelare i lavoratori rispettando le leggi, poiché e’ impossibile fare altrimenti”. Lo ha detto il Presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta.

15.50 Si è appena conclusa la conferenza dei capigruppo. Al centro del colloquio, da quello che trapela, i tempi di approvazione dei documenti contabili. Alcune forze politiche, infatti, si sarebbero dette pronte alla no-stop, altri preferirebbero diluire i lavori comprendendo la giornata di domani.

15.32 Ancora in corso la conferenza dei capigruppo. I deputati sono stati ricevuti negli uffici della Presidenza. Intanto, circolano alcune indiscrezioni sui testi che dovrebbero raggiungere l’Aula. Sarebbero 110 gli emendamenti alla Finanziaria rimasti in piedi dopo l’esame della Commissione. A questi se ne aqggiungeranno altri.

14.35 Sta per iniziare la conferenza dei capigruppo. Presenti, a Palazzo dei Normanni, anche il presidente della Regione Rosario Crocetta e i componenti del governo regionale.

14.10 Tra una ventina di minuti è prevista una riunione dei capigruppo per fare il punto sui documenti contabili. La ripresa della seduta è prevista per le 15. Sui tempi, ottimista il presidente Ardizzone: “Approveremo tutto entro stasera”.

13.29 A margine della seduta d’Aula, il presidente dell’Ars Ardizzone fa sapere che l’ufficio di presidenza ha stralciato dalla Finanziaria alcune norme, perché inammissibili: si tratta di quelle riguardanti lo scioglimento degli Iacp, la chiusura del Ciapi e la stabilizzazione dei 61 lavoratori di Italtel/Sirap.

13.18 L’Aula è sospesa. Il presidente Ardizzone ha dato appuntamento ai deputati alle 15. Mezz’ora prima, conferenza dei capigruppo. Si partirà dall’esame del bilancio della Regione siciliana.

13.12 Presentato dal Movimento cinque stelle un ordine del giorno col quale si chiede il taglio dei comandati all’Ars. Cascio (Pdl): “Si tratta comunque di dipendenti dell’amministrazione regionale. Il loro taglio non comporterebbe alcun risparmio”. Due distinti ordine del giorno (uno firmato da Vullo e Panepinto, l’altro dai grillini) hanno invece chiesto la riduzione delle auto blu. I deputati Pd hanno chiesto di rinunciare alle vetture di servizio dei componenti dell’ufficio di presidenza oltre al chiedere il taglio delle “indennità aggiuntive”, il Movimento cinque stelle ha chiesto di ridurre il numero delle auto blu alla sola vettura del presidente Ardizzone, che però replica: “Si tratta di provvedimenti che sono compresi nel Decreto Monti, che noi vogliamo recepire interamente e che sarà argomento di dibattito in Aula”.

13.09 Approvato il bilancio interno dell’Assemblea regionale siciliana.

13.05 Inizia l’esame dei capitoli del bilancio dell’Ars.

13.01 Il presidente dell’Ars Ardizzone: “Per la prima volta, il bilancio dell’Assemblea è sul sito ufficiale dai primi giorni di gennaio. Vorrei sottolineare che, pur non essendo giuridicamente vincolati, abbiamo recepito lo spirito del decreto Monti, riducendo i trasferimenti ai gruppi. Uno dei primi atti che arriverà in questa Assemblea, è il recepimento del decreto Monti nella sua interezza”.

12.57 Leanza (Articolo 4): “Quest’anno il bilancio dell’Assemblea è chiaro, e va nella giusta direzione: tolti alcuni benefici e alcuni sprechi”.

12.52 Dipasquale (Megafono): “Dobbiamo stare attenti alle richiesta che giunge dalla gente in termini di risparmio. Ma a nessuno di noi impedisce di dare l’indennità in beneficenza, o di non utilizzare l’auto di servizi. Finiamola con la demagogia”.

12.49 Cancelleri (Movimento cinque stelle): “Abbiamo apprezzato i tagli nel bilancio dell’Ars. Speriamo si intervenga in maniera più incisiva sui comandati, sulle attività degli intergruppi e il noleggio delle autovetture di servizio. Comprendiamo che il presidente dell’Ars debba utilizzare l’auto blu, le altre non hanno motivo di esistere”.

12.41 Cirone (Pd): “Dobbiamo fornire l’esempio di una politica generosa. Ma io credo che in materia di indennità e di finanziamento si debba intervenire in maniera più ampia e articolata. Anche sui rimborsi spesa e sui rimborsi per i viaggi”:

12.37 Cordaro (Cantiere popolare): “Il numero di auto blu deve trovare un sostanziale correttivo. Ma, sotto una malcelata necessità di spending review, si rischia di perdere di vista il rapporto istituzionale e personale all’interno di una assemblea così prestigiosa. Sarebbe un errore che le future generazioni non ci perdonerebbero”.

12.35 Cracolici (Pd): “Tra i tanti tagli, stride l’aumento dei costi del Consiglio di presidenza”.

12.31 Vullo (Pd): “Mi chiedo: a cosa servono le auto blu dei deputati questori? L’ufficio di presidenza si riunisca e si faccia dare le chiavi delle macchine”.

12.29 Inizia la discussione generale sul bilancio interno dell’Assemblea regionale siciliana.

12.25 Il deputato questore Franco Rinaldi sta leggendo la relazione del bilancio interno dell’Assemblea regionale. Un bilancio che vede tagli per circa undici milioni di euro. L’Assemblea approverà per primo, il bilancio dell’Ars, poi passerà ai documenti contabili della Regione.

12.14 Via alla lunga maratona. Iniziata la seduta a Sala d’Eecole. I deputati dovranno approvare il Bilancio e la legge finanzaria entro la mezzanotte di domani.

A Sala D’Ercole la seduta che dovrà portare al varo di bilancio e finanziaria. Si preannuncia una lunga maratona di trentasei ore per rispettare il termine del 30 aprile entro il quale scade l’esercizio provvisorio. Intanto, fuori da Palazzo dei Normanni, numerose manifestazioni di protesta.

* Avevamo in un primo momento invertito le voci di bilancio. Ci scusiamo con i diretti interessati e i lettori.


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