La città ricorda Paolo Borsellino |Pacifico: "Ricordare non è retorica, ma impegno" - Live Sicilia

La città ricorda Paolo Borsellino |Pacifico: “Ricordare non è retorica, ma impegno”

E' stata la scuola Maiorana ad ospitare l'iniziativa di AddioPizzo organizzata per commemorare Paolo Borsellino e gli uomini della sua scorta. Presenti. tra gli altri,  il sindaco di Catania, Enzo Bianco e il presidente dell'Anm Pasquale Pacifico.

Il murales dedicato a Borsellino

Catania. La città ricorda Paolo Borsellino. Sono passati ventuno anni dalla strage di Via D’Amelio eppure il ricordo di quel giorno è ancora vivido nella mente e nel cuore di tanti. Lo dicono il volto di Borsellino che capeggia sul murale voluto da Addiopizzo e realizzato con il contributo di tanti cittadini catanesi e la folta partecipazione delle istituzioni e della società civile all’iniziativa in ricordo del giudice. Lo dice, infine, il fatto che tutto ha avuto luogo dentro una scuola (la Quirino Maiorana).

Una scelta questa, tutt’altro che neutra. Non a caso, proprio Borsellino amava spesso dire che “se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo”. L’antimafia deve ripartire dai giovani. Lo sa bene il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati di Catania Pasquale Pacifico, presente all’iniziativa, che racconta quanto furono decisivi i  tragici eventi di sangue dei primi anni novanta per la sua scelta di vita. “Ai tempi delle stragi del 92 ero uno studente universitario e questi eventi mi hanno segnato parecchio contribuendo a farmi maturare la scelta di diventare magistrato”. Il Pm ricorda, ma guarda al futuro. “Il ricordo delle vittime della mafia è una opportunità e un dovere per ciascuno di noi, ritengo che partecipare a giornate come questa non è pura retorica ma un impegno per i cittadini”. “Le scuole- prosegue – sono il primo passo per partire con quel cambio di mentalità che occorre compiere perché la lotta alla mafia sia davvero efficace”.

Paolo Borsellino dipinto sul murales a Piazza Lanza

Gli fa eco il Presidente di Addio Pizzo Catania, Salvatore Grosso: “Oggi diamo corpo e azione a quello che abbiamo detto quando abbiamo inaugurato questo murale che non è soltanto un simbolo, ma uno strumento che ricorda a tutti i cittadini che le idee di questi uomini possono e devono camminare sulle gambe dei catanesi”. Per questo serve una sinergia tra le associazioni e le istituzioni, una volontà comune testimoniata dalla presenza del Procuratore Salvi, del Prefetto, del Sindaco, dei i vertici delle forze dell’ordine catanesi e del direttore della casa Circondariale di Piazza Lanza ai quali i cittadini hanno posto delle domande sulla legalità.

Dal sindaco Bianco è arrivato un impegno preciso: “E’ nelle scuole che si decide il futuro della Sicilia. Per questo, dal prossimo anno, intensificheremo in tutte le scuole i messaggi da dare ai ragazzi con programmi che faremo gestire direttamente dalle associazioni di volontariato che lottano per legalità”. “Qui si respira un aria intensa, io, che ho conosciuto bene Borsellino ed ero amico personale di Giovanni Falcone, voglio fare un grande plauso a chi ha organizzato questa iniziativa”. E in effetti, l’emozione la fa da padrone quando un gruppo di bambini deposita un mazzo di fiori sotto il murale che raffigura Borsellino e gli uomini della scorta che persero la vita ventuno anni fa in Via D’Amelio. Un ponte ideale tra passato e futuro.

 

 


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