Via Bonanno, quanta incuria| Chiusura "causa cinghiali" - Live Sicilia

Via Bonanno, quanta incuria| Chiusura “causa cinghiali”

Un blogger denuncia l'incuria e il rischio incendi, mentre tra Rap, che ha comunque effettuato già degli interventi, e la riserva naturale ci si rimpalla la responsabilità dell'area. Da stanotte la strada sarà inoltre chiusa in un tratto: i cinghiali provocano la caduta dei massi.

Monte pellegrino
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PALERMO – Cartacce, vetro e oggetti di ogni tipo lasciati ai bordi della strada. Questo lo scenario che si presenta a turisti e cittadini palermitani lungo via Bonanno, la strada che conduce su Monte Pellegrino. A fare il resto sono le sterpaglie e le foglie secche che invadono la carreggiata e che non si può fare a meno di notare su per i tornanti che portano verso il Santuario di Santa Rosalia e ai piedi del monte nel “tempietto di Vesta”. Tutti materiali ad alta conduzione di calore che, oltre a  potrebbero provocare gravi incendi.

All’austerità del monte, quindi, sembra proprio contrapporsi non solo la massiccia presenza del passaggio dell’uomo che qui lascia di tutto, ma uno stato di abbandono totale da parte di “chi dovrebbe avere l’obbligo oltre che civile anche morale della tutela del Monte Pellegrino. Se non altro perché Santa Rosalia è la Patrona di Palermo” – scrive il blogger Francesco Scorsone.

“Su per tutto il percorso che porta al Santuario – precisa – non c’è un metro di strada che non sia ricoperto da cartacce o erba oramai secca. Non è forse prevedibile che questi materiali, compreso la plastica e il vetro, materiali che, se lasciati al sole, possono procurare autocombustione. Proprio in questa zona – conclude Scorsone – come peraltro in tutto il monte, gli arbusti, le restucce e gli alberi secchi altro non sono che legna pronta per ardere”.

 La risposta della Rap arriva puntuale, l’azienda precisa “di aver effettuato una pulizia straordinaria di tutta la strada da giovedì 18 a sabato 20 luglio 2013, impegnando circa trenta addetti, tre autocarri leggeri, due mini compattatori, un compattatore grande e una pala meccanica e tre decespugliatori”. Il lavoro è consistito nello svuotamento dei cestini e raccolta dei rifiuti prossimi alla sede stradale e ancor più presenti nei vari slarghi e spiazzi.

Ad oggi, tuttavia, la situazione “sembra essere ancora controversa – ha detto Scorsone – perché il primo tratto di strada prima di percorrere la curva del tempietto di Vesta, non è stata ripulita dalle sterpaglie. Dopo questo percorso – dice – è avvenuta solo una pulizia parziale”. Molto diversa appare invece la situazione alle Falde del Monte Pellegrino, all’ingresso della famosa ‘acchianata’. “Qui – conclude il blogger – lo spettacolo è veramente indecoroso: tutto l’anello all’ingresso del monte è un cumulo di immondizia sterpaglie e quant’altro”.

L’azienda Rap fa sapere che “tornerà nuovamente sul sito per definire i lavori che sarà opportuno portare a termine. Massima disponibilità pertanto – precisa – considerato che la Riserva di Montepellegrino esula dalle competenze di Rap esplicitamente sottratta nel testo del contratto di servizio Amia – Comune”. A causa di tale assenza, Rap è comunque intervenuta per ripulire dai rifiuti, come detto, su richiesta dell’amministrazione comunale, visto l’affluenza dei pellegrini in visita al santuario, nel periodo che va da luglio a settembre.

 L’azienda inoltre tiene a precisare che non interviene sugli sterrati e che la cura della parte vegetale esula dalle competenze della Rap, perchè si tratta di lavori che spettano a chi gestisce la Riserva. Ma Salvatore Palascino, direttore della Riserva di Monte Pellegrino precisa che “la Riserva è un organo di vigilanza e in quanto tale deve occuparsi della supervisione e della tutela della natura e non della manutenzione e della pulizia dell’area protetta”.

Ma i disagi non finiscono qui. A peggiorare le condizioni della lunga strada che conduce al monte di Santa Rosalia, sarà la chiusura stabilita dal Comune dalle 23 alle 6. Ogni notte, infatti, via Bonanno sarà off limits per le auto, che non potranno accedere al tratto compreso tra la via cardinale Rampolla sino alla Spianata della Sacra Grotta. Il motivo? Il pericolo della caduta dei massi dovuto allo smottamento del terreno provocato da alcuni cinghiali.

Una sorta di escavazione a cui ogni notte danno vita gli animali e che metterebbe seriamente a rischio l’incolumità di passanti ed automobilisti. A rilevare il problema, messo in evidenza all’interno di una relazione presentata all’amministrazione comunale, sono stati gli uomini della Protezione civile. Immediata, la disposizione della chiusura, affidata alla polizia municipale.


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