Puliafito, Ugl: “Bianco vigili | su investimento e lavoro” - Live Sicilia

Puliafito, Ugl: “Bianco vigili | su investimento e lavoro”

La missiva, di un ex dipendente, inviata a Bianco: “Noi dipendenti  meritiamo rispetto,  siamo stanchi di considerare eroi coloro che attraverso sterili scelte economiche del passato hanno condizionato la nostra vita”.

CATANIA. Eccolo, il testo della lettera di un ex dipendente Stm (ora Micron) al sindaco Bianco dopo l’incontro con i vertici della Stm. Giuseppe Puliafito della Uglm Catania, nella doppia veste di sindacalista e lavoratore, coglie l’occasione per fare alcune puntualizzazioni sulla condizione dell’azienda e per esprimere alcune paure. Puliafito saluta positivamente l’intenzione della Stm di investire 270 milioni a Catania ma non nasconde alcuni timori. Si legge nella missiva inviata a Bianco: “Ricorderà, che stesse parole furono utilizzate per salutare uno dei più grossi investimenti, che la nostra città abbia mai conosciuto : il complesso produttivo M6”. Il sindacalista fa cronistoria degli eventi. “Allora, anche attraverso finanziamenti pubblici, il sito doveva consolidare il ruolo di Catania come protagonista nel mercato dei semiconduttori, e doveva creare circa un migliaio di nuovi posti di lavoro”. “Da allora, invece, – si legge nella missiva- il sito Stm di Catania ha perso rilevanza politica e parecchi dipendenti”.

Da lì la nascita di Numonyx (acquisita da Micron) prima, di 3SUN poi. Società queste “che oggi permettono uno stipendio a diversi ex lavoratori Stm , che certamente però non guardano al futuro con la stessa serenità descritta dall’A.D. Bozotti per i propri dipendenti”. I due gruppi, però, vivono grosse difficoltà. 3SUN “paga la propria tecnologia ancora costosa e poco redditizia” e Micron va incontro a una riorganizzazione dell’organico dovuta alla “acquisizione della multinazionale Elpida”. “Tutti i dipendenti di queste due aziende,- scrive il sindacalista- me compreso, hanno creduto nel progetto M6, hanno coltivato speranze per il proprio futuro e per la loro, tale veniva considerata, azienda e per istantaneo profitto sono stati allontanati da Stm”.

I lavoratori, insomma, vogliono richiamare l’azienda alle proprie responsabilità. “Noi, dipendenti di Catania, meritiamo rispetto e siamo stanchi di considerare eroi coloro che attraverso sterili scelte economiche del passato hanno condizionato la nostra vita e la vita di nostri concittadini che rischiano il loro posto di lavoro”. E in vista dell’incontro che a Settembre si svolgerà al Ministero dello Sviluppo Economico con le tre società, il sindacalista invita il sindaco a “a rappresentare insieme alle parti sociali i dipendenti della cosiddetta Etna Valley e la nostra città, a vigilare sull’investimento, e a far sottoscrivere degli impegni concreti sulla salvaguardia dei posti di lavoro delle tre aziende, unite non nel nome ma nella storia e nelle responsabilità”.


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