Renzi sbarca a Palermo | In platea Crocetta e Lumia - Live Sicilia

Renzi sbarca a Palermo | In platea Crocetta e Lumia

Matteo Renzi a Palermo

Il sindaco di Firenze è accompagnato da Davide Faraone e accolto da Fabrizio Ferrandelli. Nel suo discorso ammonisce: "Attenzione a Berlusconi, ha sette vite. I berlusconiani delusi? Il partito deve aprire a tutti. Uno scandalo che non si parli più di Lampedusa".

Primarie Pd
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PALERMO – La sala del “Rouge et noir” è gremita. L’attesa è tanta. E Matteo Renzi arriva un po’ in ritardo, accompagnato da Davide Faraone e accolto da Fabrizio Ferrandelli. Il sindaco di FirenzE che aspira a guidare il Pd giunge dal retro. L’ingresso principale è presidiato da agenti in assetto antisommossa. Poco più in là, infatti, è alta la tensione tra forze dell’ordine e alcune frange dei “No-Muos” che stanno manifestando nel centro di Palermo.

Un salto sul palco, il “cinque” col segretario regionale Giuseppe Lupo. In prima fila il senatore Beppe Lumia, il capogruppo all’Ars Baldo Gucciardi, il sindaco di Siracusa Giancarlo Garozzo. E in platea tanti esponenti del Megafono. E in effetti verso le sette arriva anche il presidente della Regione Rosario Crocetta. Renzi lo saluta, interrompendo il suo intervento. Parte l’applauso. Il politico agrigentino Beppe Arnone, invece, gira per la sala con uno striscione che denuncia la storia di una donna di Agrigento, Graziella Ancona, che non riesce a ottenere la tessera del Pd.

Quindi, i riflettori sono tutti per lui. E Renzi entra subito nel cuore della questione. L’obiettivo sono le primarie del Pd. E la guida di un partito al quale trasmettere un preciso identikit: “”Ci sono – ha detto Renzi – tre possibilità:andare in piazza a insultare per il Vaffa Day assieme a un partito politico importante che ha 160 parlamentari, che costano 4 milioni di euro al mese e che vogliono mandare tutti in quel posto. O un ritorno al passato votando il centrodestra che ha fallito, oppure provare a cambiare il Paese. Ieri al dibattito in tv i tre candidati del Pd hanno cercato di fare cose belle, senza offenderci, senza insultarci ma facendo proposte”.

Poi, un breve passo indietro alla recentissima decisione di dichiarare decaduto dalla carica di Senatore Silvio Berlusconi: “Occhio – ha ammonito Renzi – a sottovalutare Berlusconi, è come i gatti: ha sette vite. Berlusconi non ha saputo governare in questi ultimi 20 anni – ha aggiunto – però è bravissimo a fare opposizione e a fare la campagna elettorale. A chi in passato ha votato Berlusconi ed è ora deluso, che gli diciamo vai via, non ti vogliamo? No, siccome sono italiani come noi, gli dobbiamo dire di provare a fare qualcosa insieme”.

Gli applausi più convinti, però, quando Renzi ha accennato alle ultime tragedie dell’immigrazione che hanno visto come teatro l’isola di Lampedusa: “Trovo vergognoso – ha detto Renzi – che su Lampedusa si sia pianto per una settimana e oggi non se ne parli più. E’ vergognoso, ridicolo e inaccettabile”.

Quindi, ecco la descrizione del “suo” Pd. Quello che Renzi vorrebbe provare a costruire nella veste di segretario: “Nel mio modello di Pd – ha spiegato – la prima cosa che faremo è una gigantesca campagna nelle scuole, per ricordarci chi siamo. Dall’8 dicembre – ha aggiunto il sindaco di Firenze – il Pd avrà un nuovo segretario, una nuova lista di riferimento. La prima cosa da fare è ridurre i costi della politica, che ci costa 2,5 miliardi l’anno, un miliardo si potrebbe recuperare abolendo le province e trasformando il Senato, nella Camera della Autonomie. Abbiamo il doppio dei parlamentari degli Usa, se da mille passiamo a 600 ce ne faremo una ragione. Poi c’è la legge elettorale da fare sul modello di quella per l’elezione dei sindaci, e l’abolizione di organismi che non servono. Rottamare – ha concluso – significa non solo mandar via chi è da 30 anni lì e abolire organismi che non servono”.

“Se vinco le primarie – ha concluso Renzi – penso all’organizzazione di una grande iniziativa per parlare del Mediterraneo, perché la Primavera è stata tradita e Bengasi ormai sta diventando il quartiere generale di Al Qaida. Se andasse a votate un milione e mezzo di persone alle primarie sarebbe un risultato superiore a tutti gli altri partiti perché la formula di consultazione che facciamo come Pd è straordinaria anche a livello europeo”. Il sindaco continua a correre, verso la guida del Pd.


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