Manovra, i deputati al governo: | "Via i 100 milioni per i Comuni" - Live Sicilia

Manovra, i deputati al governo: | “Via i 100 milioni per i Comuni”

A Palazzo dei Normanni riprende l'esame della "mini-Finanziaria". Dina: "Forti perplessità sulla copertura dei cento milioni attraverso i risparmi della Sanità. La giunta tolga quella norma, e si approvi il pagamento degli stipendi". Leanza d'accordo: "Grande senso di responsabilità dei parlamentari".

Commissione bilancio
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PALERMO – “Il governo tolga dalla norma i 100 milioni destinati a Comuni e Forestali”. La proposta arriva direttamente dal presidente e dal vicepresidente della commissione Bilancio, Nino Dina e Vincenzo Vinciullo. Ma è un’idea, a dire il vero, condivisa dalla stragrande maggioranza della commissione stessa che oggi ha ripreso l’esame della cosiddetta “manovrina” finanziaria, la cui approvazione consentirebbe di sbloccare migliaia di stipendi di dipendenti degli enti regionali.

Quei cento milioni, secondo la commissione, non avevano una copertura certa. E i soldi, qualora si fossero liberati, sarebbero giunti nelle casse della Regione non prima della fine di luglio. Così, come detto, dalla commissione è giunta la “controproposta” al governo. Che suona, a dire il vero, come un aut-aut. E del resto, già la scorsa settimana quelle coperture finanziarie non avevano convinto del tutto l’Aula. Per questo, l’emendamento di riscrittura presentato dal governo (che inizialmente aveva pensato all’accensione di un mutuo da 100 milioni, per poi scegliere la strada del ricorso ai risparmi della Sanità) era stato ricacciato indietro in commissione bilancio attraverso un voto “trasversale”.

“La commissione – ha detto Nino Dina – ha approfondito le perplessità che hanno spinto qualche giorno fa l’Aula a rimandare indietro il testo. Perplessità – aggiunge Dina – che hanno un fondamento oggettivo, reale. Per questo motivo – ha aggiunto – abbiamo invitato il governo a rivedere l’impostazione della norma”.

“Come dovevasi dimostrare, – ha commentato il vicepresidente della Commissione bilancio, Vincenzo Vinciullo – la commissione Bilancio ha dovuto prendere atto della correttezza della mia affermazione: non c’era copertura reale per i lavoratori della Forestale e per i Comuni. I risparmi della Sanità che il governo ci voleva far passare per moneta contante – aggiunge Vinciullo – sono soltanto presunti e, quindi, l’affamatore del popolo e l’irresponsabile non sono di certo io, come ha detto in questi giorni il governatore Crocetta. Piuttosto chi ha cercato di far passare una manovra senza copertura e che, quindi, sarebbe scoppiata nelle mani dei lavoratori in attesa di stipendio come una bomba caricata a …presa in giro!”.

Adesso appunto la “palla” passa al presidente Crocetta e all’assessore all’Economia Agnello. Il governo dovrà decidere se andare avanti con l’emendamento di riscrittura che ha innescato la polemica a Sala d’Ercole la scorsa settimana, o se “rinunciare” e puntare a una norma che contenga solo le spese per gli stipendi. L’emendamento “incriminato”, come detto, prevedeva di coprire la somma di 100 milioni di euro destinata a Comuni (80 milioni) e Forestali (20 milioni) attraverso i risparmi certificati dal Tavolo tecnico sulla Sanità. Risparmi che, però, secondo tanti deputati dell’Ars, compresi alcuni parlamentari di maggioranza (in modo palesemente critico si era espresso, ad esempio, Antonello Cracolici) si sarebbero liberati, nella migliore delle ipotesi, a luglio. Mentre la “manovrina” avrebbe comunque consentito di assicurare gli stipendi solo fino a giugno.

“Per quanto riguarda i Forestali – assicura però Dina – il problema non si pone: i circa 18 milioni già previsti nel testo assicurano una copertura fino a giugno. Per i Comuni il problema resta, ma fino a un certo punto. Se non c’è un’entrata certa per la Regione, non c’è anche per i Comuni”. E comunque, entro giugno si dovrà lavorare alla “vera” Finanziaria-bis. Quello sarà il luogo per, eventualmente, sistemare queste questioni. E la questione delle cifre “incerte” previste dai risparmi della Sanità, secondo alcuni parlamentari della commissione, avrebbe potuto soccombere al vaglio del Commissario dello Stato.

Così, il governo dovrà decidere. Se intestardirsi col proprio emendamento, o se “accogliere” i rilievi della commissione bilancio. Ma anche dalla maggioranza arrivano segnali chiari: “L’intesa raggiunta oggi – dichiara ad esempio il leader di Articolo 4, Lino Leanza – mostra il grande senso di responsabilità dei deputati della Commissione bilancio che hanno scelto di lavorare solo sull’allegato alla finanziaria che prevede i finanziamenti necessari per il pagamento degli stipendi ai lavoratori degli enti regionali e di garantire l’avvio tutte le attività estive come la stagione irrigua, il servizio antincendio forestale e tanto altro, tutelando, dunque, lavoratori e aziende. Per quanto riguarda i cento milioni di euro necessari per i trasferimenti ai Comuni – ha aggiunto Leanza – la copertura finanziaria sarà disponibile da luglio e dunque il governo potrà utilizzare la settimana che ci separa dalla seduta d’aula per un ulteriore approfondimento. Mi auguro che a partire dal 27 il clima ritorni sereno e responsabile per trovare le risposte ai tanti bisogni della nostra terra”. E per il prossimo 27 maggio è fissata la nuova seduta della commissione bilancio. Lì il governo dovrà presentarsi con le idee chiare: rinunciare ai cento milioni della discordia. O cercare il braccio di ferro, in commissione e poi in Aula.


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