Marce indietro e franchi tiratori | Ecco la Finanziaria-bancomat - Live Sicilia

Marce indietro e franchi tiratori | Ecco la Finanziaria-bancomat

Al termine di un percorso complicato, scandito da diverse battute d'arresto, il governo Crocetta vara la terza manovra dell'anno. Del testo iniziale resta poco o nulla. Solo la rinata tabella H e soldi per gli stipendi. Mentre la maggioranza è sempre più divisa.

PALERMO – La lunga giornata di passione del governo si è conclusa… il giorno dopo, con l’approvazione della terza manovra finanziaria dell’anno arrivata alle 5,30 del mattino. Una manovra che, di fatto, consente il pagamento di migliaia di stipendi e poco altro. Ma carica anche i siciliani di nuovi debiti: un nuovo mutuo, da 55 milioni, si è reso necessario per “coprire” la manovra.

Giornata di passione, dicevamo, perché l’esecutivo di Crocetta ha beccato una lunga serie di sonori “schiaffoni” che si sono aggiunti a quelli dei giorni scorsi e che hanno finito, appunto, per impoverire la Finanziaria da ogni altro aspetto che andasse al di là dell’erogazione di salari.

Ed è pure andata bene così. Visto che nel pomeriggio, quando l’Aula aveva già “cancellato” buona parte dell’articoli sui Forestali, lasciando solo i commi destinati agli stipendi, ecco la nuova e improvvisa convocazione del presidente da parte del Commissario dello Stato. Aronica ha fatto notare a Crocetta alcuni “errori materiali” nell’atto propedeutico alla finanziaria. L’ennesimo strafalcione di un iter costellato da imbarazzanti scivoloni. Così, ecco le nuove corse. La giunta convocata e riunita d’urgenza per correggere l’errore (pare mancasse una somma, una tabella) e il ritorno a Sala d’Ercole, dove il rendiconto è stato, infine, approvato rapidamente.

Ma i problemi per il governo non sono finiti lì. A tratti surreale il lavoro che ha portato all’approvazione del cosiddetto “contributo di solidarietà” sulle pensioni. Sono servite la bellezza di cinque riscritture (in qualche caso il governo è tornato indietro alle decisioni poco prima sconfessate) per portare in Aula un testo che potesse essere approvato. Alla fine la soluzione prevede, per le pensioni comprese tra 50 a 65 mila euro  a un contributo del 5%, le pensioni tra i 65 mila e i 91 mila euro saranno sottoposte al prelievo del 5,5%, per le pensioni più alte si applicherà la norma nazionale.

Ma i malumori della maggioranza, già in parte emersi su questa norma, sono esplosi evidentemente in un’altra occasione. Il voto segreto, infatti, ha cancellato un articolo fortemente difeso in aula direttamente dal presidente Crocetta: quello che prevedeva un finanziamento alla società Interporti e al Mercato agro alimentare. E il governo in questo caso, è vittima anche del “fuoco amico”, visto che l’emendamento soppressivo è stato avanzato dal deputato Pd Panepinto, che ha raccolto l’appoggio dei grillini e del centrodestra: saranno 41 i deputati che voteranno contro l’esecutivo. Un fatto, il voto segreto anti-governo, che si ripeterà in altre due occasioni, durante l’esame dell’ex tabella h, cancellando i finanziamenti destinati all’autodromo di Pergusa e quelli destinati alla manifestazione del Mandorlo in Fiore di Agrigento e al Carnevale di Acireale, Sciacca e Termini Imerese. Momenti di tensione di una seduta “sporcata” dallo scontro tra il deputato del Partito dei siciliani Giovanni Greco e quello del Pd Franco Rinaldi. Greco, replicando, pare, a un’offesa lanciata da Rinaldi (“Buffone”, gli avrebbe detto), ha replicato: “Buffone sei tu, e ringrazia il tuo handicap…”. Fatto increscioso che – nonostante le immediate scuse di Greco – ha costretto il presidente dell’Ars Ardizzone a cacciare il deputato Pds dall’Aula: “Parole e oltraggi di questo tipo non sono degni nemmeno del più scalcinato bar di periferia” ha detto in Aula.

La maggior parte della seduta (dal tardo pomeriggio fino alle 3,30 della notte) però, è stata spesa per discutere l’articolo 27. Ribattezzato, nonostante le precisazioni di Crocetta e anche di parte della maggioranza (su tutti, il leader di Articolo 4 Lino Leanza), come la “nuova tabella H”. L’Ars in realtà ha deciso di dividere i destini del cosiddetto “allegato 1”, che comprende per la maggior parte dei Fondi (l’intero allegato ammonta a circa 150 milioni) spese destinate al personale di enti regionali (tra questi quelli dell’Esa, degli Ersu, dei Teatri) da quelle del vero e proprio articolo, che finanzia, ad esempio, gli enti destinati ai disabili, il Cerisdi, le associazioni sportive, gli istituti religiosi, la Fondazione Whitaker. Esce da quell’elenco anche il Coppem (caro a buona parte del Pd), mentre rientra il Brass Group (finanziato con 300 mila euro: soldi tolti ai gabinetti degli assessorati).

Stipendi, insomma. Poco più. Il governo che, con questa Finanziaria ter, inizialmente doveva puntare anche allo sviluppo, doveva garantire il reddito minimo, doveva riformare il settore della Forestale, cambiare le norme sul personale pubblico e abolire la tabella h è riuscito nel capolavoro di fare il contrario. Far rinascere la tabella h. E ridurre la manovra in una Finanziaria-bancomat.

5.40 Aula rinviata all’11 agosto, ore 11.

5.38 Approvato anche il ddl sulle malattie del cavo orale. 

5.37 Approvata la finanziaria: 42 favorevoli, 21 contrari, un astenuto.

5.36 Si vota la manovra.

5.32 Approvato il ddl sui testimoni di giustizia.

5.30 Prima del voto finale alla Finanziaria si procede col voto finale a un altro ddl, quello sui testimoni di giustizia.

5.21 Verranno affrontati solo gli Odg che riguardano gli ex Pip e il “caso Eni”.

5.19 Arrivano parecchi ordini del giorno. “Ma non è questa la seduta per discuterli” precisa Ardizzone.

5.17 Approvata anche la norma finale. 

5.16 Approvato anche l’articolo 32. Resta solo la norma finale.

5.15 L’assessore all’Economia Agnello: “Noi stiamo impinguando il Fondo dei residui attivi che abbiamo intanto portato fino a 220 milioni. E contiamo di incassare altri 100 milioni che accresceranno ulteriormente il bando. Il mutuo? Costerà meno di quello del dl pagamenti”.

5.10 Falcone: “Stiamo caricando il bilancio di un nuovo mutuo. Mi rendo conto che il governo ha dovuto imboccare una strada molto stretta. Prendiamo atto che il governo si è presa questa responsabilità”.

5.04 L’Aula è ripresa.

4.55 Arriva la riscrittura dell’articolo sulla copertura finanziaria. La Regione accende un nuovo mutuo da 55 milioni di euro.

4.41 Aula sospesa.

4.40 Rimane da approvare, prima della norma finale, il contestato e sofferto articolo sulla copertura finanziaria. Anche se pendono sulla manovra ancora decine di emendamenti aggiuntivi.

4.39 Approvato l’articolo 2: “Variazione allo stato della spesa del bilancio regionale”.

4.37 Spunta anche l’emendamento che prevede l’abolizione del parcheggio sottostante Palazzo dei Normanni: “Solo così il Palazzo potrà diventare patrimonio dell’Unesco” ha detto il presidente Ardizzone.

4.33 Polemiche su alcune tabelle distribuite in Aula. Falcone: “Si vogliono togliere oltre 8 milioni all’Ast, che tanto sta caro al presidente Crocetta e alla quale tempo fa si volevano mettere le ali…”.

4.24 Approvato anche l’articolo 1: “Variazioni allo stato di previsione dell’entrate del bilancio della Regione”.

4.21 Approvato anche l’articolo 76 della manovra: Variazioni al bilancio di cassa della Regione.

4.20 Dopo alcune polemiche sulla possibilità di inserire nel bacino dei precari altri lavoratori, viene approvato l’articolo 42, “Abrogazione e modifiche di norme”.

4.00 Si passa all’articolo 42: “Abrogazione e modifiche di norme”. Si tratta di un articolo “tecnico” che interviene modificando appunto vecchie norme.

3.59 Approvato anche l’articolo 45

3.57 Falcone: “La copertura di questa norma è incerta”.

3.54 Si passa all’articolo 45, che prevede il “congelamento” delle rate di affitti e mutui concessi dall’Ircac, per le aziende in difficoltà economiche.

3.50 Approvato anche l’articolo 30, contrari Pid, Lista Musumeci e Ncd.

3.25 Si passa all’articolo 30 della manovra: “Impiego dei fondi Ircac inutilizzati”.

3.23 Approvato l’articolo 27, l’ex tabella H.

3.20 “L’Aula, con grande senso di responsabilità, ha approvato il mio emendamento all’articolo 27 sul Brass Group, che senza questo contributo di 300 mila euro avrebbe rischiato di chiudere una esperienza musicale molto importante, che tanto ha offerto e tanto può ancora offrire alla Sicilia”. Lo dichiara il deputato Pd Mariella Maggio.

3.17 Cordaro: “Con un atto di giustizia, l’Aula ha ripristinato il Fondo per salvare il Brass Group, unico centro di produzione musicale dell’Italia meridionale. Dopo un lungo iter in commissione bilancio e un sofferto percorso d’Aula, chi ha costantemente lavorato per il raggiungimento di questo risultato non può che esprimere la giusta soddisfazione. Faccio presente, che l’emendamento presentato dal Pd era stato ritirato e soltanto l’intervento del sottoscritto ha reso efficace una norma che altrimenti non avrebbe potuto vedere la luce. La nostra richiesta iniziale era infatti di 750 mila euro, ma il buon senso ci ha consigliato di fare nostro un emendamento con una copertura finanziaria certa di 300 mila euro”.

03.15 Ripresa l’Aula, entra nell’articolo 27 anche il Brass Group: ecco 300 mila euro per l’associazione.

02.53 Non c’è intesa in Aula sugli emendamenti aggiuntivi che riporterebbero nella tabella h alcuni degli enti esclusi. Ardizzone sospende la seduta per cinque minuti.

02.50 E’ il momento degli emendamenti aggiuntivi. “Io li dichiarerei inammissibili” ha detto il presidente Ardizzone.

02.48 Soppresso anche il comma 38: 250.000 euro per l’autodromo di Pergusa.

02.46 Governo sotto e viene soppresso anche il comma 37, che stanziava 400 mila euro per la sagra del mandorlo in fiore di Agrigento, e per i carnevali di Sciacca, Termini Imerese e Acireale.

02.45 Approvato il comma 36 senza i riferimenti specifici: il contributo sarà destinato non solo al funzionamento delle scuole musicali provinciali ma anche agli istituti di carattere culturale e scientifico e al servizio di vigilanza venatoria.

2.15 Stallo sul comma 36 che incrementa di 7 milioni e 650.000 euro le somme destinate al funzionamento delle scuole musicali provinciali. Di questi, 150.000 euro verrebbero assegnati all’Ente luglio musicale e 200.000 in favore dell’Istituto musicale Toscanini di Ribera. Alcuni deputati hanno chiesto che una parte del finanziamento venga destinato alla biblioteca Fardelliana di Trapani.

01.32 Approvato il comma 35: 300.000 euro per l’aggiornamento del piano regionale dei trasporti. Di questi, 50.000 andranno alla commissione regionale Lavori pubblici.

01.23 Approvato il comma 34: 60 mila euro per il Coni Sicilia, 3,2 milioni per i cantieri di servizi nei comuni destinatari del reddito minimo di inserimento e 100 mila euro per il fondo regionale per le parti civili nei processi contro la mafia.

01.17 Soppresso, con voto segreto, il comma 33: 300.000 euro per il Coppem.

01.15 Approvato il comma 32: 400 mila euro alla Fondazione Whitaker.

01.12 Approvato il comma 31: 45.000 euro per le associazioni bandistiche.

01.10 Passa anche il comma 30 sui contributi alle associazioni concertistiche di interesse regionale, provinciale e locale: 495.000 euro

01.07 Approvati i commi 27, 28 e 29: 142.000 euro allo Studio Teologico San Paolo, 67.000 euro allo Studio Teologico San Tommaso di Messina e 523 mila euro all’Ente nazionale per la protezione e assistenza dei sordomuti.

01.06 Approvato il comma 26: 198 mila euro per la Pontificia facoltà teologica

01.05 Approvato il comma 25

00.54 Il comma 25 riguarda il Banco alimentare (previsti 300 mila euro) e il Banco delle opere di carità (200 mila euro).

00.51 Il comma 24 prevede 10 mila euro per la “ricerca delle persone scomparse”. In particolare per l’addestramento di cani da ricerca.

00.49 Passa il comma 23, ecco il finanziamento al Cerisdi, che scende da 380 a 350 mila euro.

00.48 Si passa all’articolo 23, riguardante il Cerisdi. 

00.45 Approvato anche il comma 21. Si passa al finanziamento da 60 mila euro per i comandati dell’assessorato Energia. Approvato anche l’articolo 22.

00.40 Approvato anche l’articolo 19 per lo sport siciliano: ecco 1,5 milioni. Col comma 21 si rimane in tema: 180 mila euro sono destinati a società di serie A e serie B.

00.35 Approvato il comma sui finanziamenti ai comuni per fronteggiare l’immigrazione. Si passa al comma destinato al finanziamento delle “attività sportive siciliane”.

00.25 Il deputato cinquestelle Zafarana presenta un emendamento che estende, previo regolamento, i contributi per l’immigrazione a tutti i Comuni che affrontano l’emergenza.

00.23 Si passa ai finanziamenti per i Comuni al fine di fronteggiare l’immigrazione.

00.20 Aumentato di 200 mila euro (a oltre un milione) lo stanziamento per i teatri privati.

00.15 Turano: “Qua bisogna chiarire le coperture degli emendamenti. O diventa un Far West”.

00.03 Approvato il comma 16: 1 milione e 300.000 euro per le spese per la liquidazione e ricapitalizzazione di enti e società a partecipazione regionale.

00.00 Approvato il comma 15: 400 mila euro per le spese impreviste.

23.58 Approvato i commi 12, 13 e 14: spese per le attività sportive delle università, un milione per i comandati della Sanità e poi il contributo per il nucleo a tutela del patrimonio artistico dei Carabinieri.

23.56 Approvati anche i commi 6, 7, 8, 9, 10 e 11: spese per il monitoraggio meteo, Contributo all’unione italiana ciechi, al centro Hellen Keller, all’Unione italiana ciechi per la stamperia braille e il contributi ai consorzi di comuni che gestiscono i beni confiscati. Il comma 11 si riferisce alle spese di funzionamento per le università.

23.44 Approvato il comma 5: il fondo per finanziare gli enti che vinceranno un bando è stato diminuito e ammonta a 10 milioni di euro.

23.35 Approvato il comma 4: ai Consorzi agrari vanno 393 mila euro.

23.33 Approvato il comma 3: all’Associazione allevatori va 1,9 milioni.

23.29 Approvato il comma 2: dipendenti Fiera in Resais

23.26 Riprende l’Aula.

23.10 “E’ increscioso intervenire ancora una volta in un dibattito su un articolo di legge che riguarda il finanziamento di spese obbligatorie a vario titolo, mescolate al finanziamento di enti di varia natura – culturali, socio-sanitarie  e sportive – in un unico calderone, senza distinzioni di merito. Ritengo, per questo, che sia il caso di ritirare tutti gli emendamenti all’articolo 27, approviamo l’allegato 1 dell’articolo 27 per spese necessarie agli enti strumentali per il funzionamento  e i trasferimenti obbligatori e lasciamo che i contributi a  tutti gli altri enti, associazioni e istituzioni vengano finanziati attraverso il bando. Facciamo tesoro di queste esperienza, da archiviare e avviamo immediatamente un percorso per la definizione delle leggi di settore, che permetteranno di avere criteri certi per l’assegnazione delle risorse, eliminando promiscuità difficili da gestire.”. Lo afferma in una nota il deputato regionale del Pd Mariella Maggio.

22.50 Passa il comma 1 dell’articolo 27 e l’allegato 1, l’elenco di voci che per la maggior parte riguarda stipendi dei dipendenti di enti collegati alla Regione.

22.37 Ancora Crocetta: “Io non ragiono con dietrologie, se volete che io tolga i finanziamenti abolite gli enti. Oppure dobbiamo criminalizzare la politica in quanto tale. Dobbiamo criminalizzare la politica clientelare, ma non si può puntare il dito contro l’istituto Gramsci o il Coppem. Abbiamo abolito 82 enti della tabella h, e io quella non l’ho votata. E i critici di adesso quella vecchia la votavano”.

22.26 Crocetta: “Non ho mai detto che c’era stato un accordo tra gruppi, ho detto che in commissione c’era stata unità sulla manovra. Per amor di verità non si può intervenire dicendomi di stare attento alla maggioranza. La verità è oggettiva: avete parlato per ore della tabella h, noi abbiamo dato priorità agli enti che hanno vinto il bando fatto dai dipartimenti. Ma poi ci sono degli enti degli di tutela specifica. Cosa c’entra la tabella h? Gli istituti teologici lo sono. I consorzi universitari, lo sono. Non usate più la parola Tabella h, perché questi sono contributi ad enti strumentali”.

22.13 Gucciardi, Pd: “Al di là del dibattito, francamente stucchevole, sulla tabella h, penso che questa manovra metta finalmente i conti in equilibrio e sicurezza. E’ una manovra positiva, che adempie alle osservazioni che ci arrivano dalla Corte dei Conti sui residui attivi. Senza il tanto criticato allegati 1, poi, la Regione non potrebbe funzionare. Tutto questo dibattito è inutile”.

21.52 “Mi dispiace aver reagito alle offese dell’onorevole Rinaldi, ma la mia è stata una mera reazione spinta dalla tensione per l’approvazione della Finanziaria. Chiedo anche scusa a chi non abbia compreso che la mia è stata una risposta alle offese gratuite di Rinaldi. Certo, capisco che è sbagliato scendere sul piano personale ma non era mia intenzione offendere il collega Rinaldi. Chi mi conosce sa le mie battaglie contro ogni forma di discriminazione. Siamo esseri umani, la tensione della seduta mi ha fatto commettere un errore. Chiedo scusa non solo a Rinaldi, ma anche a chi si sia sentito offeso. A dirlo è il deputato regionale Giovanni Greco del Pds-Mpa.

21.46 Cordaro: “Liberateci, liberateci da questa storia della tabella h”

21.38 Leanza elenca tutte le voci dell’articolo 27: “E’ questa la tabella h di cui si deve vergognare questo parlamento e questo governatore? E allora sarò felice di votarla, questa tabella H”.

21.20 Ardizzone caccia Greco dall’aula: “L’onorevole Greco è pregato di restare fuori dall’aula d’ora in poi, fino a conclusione dei lavori. Chiedo ai commessi che venga estratta la sua scheda. E non escludo che nei suoi confronti possano esserci ulteriori sanzioni.  Certe parole e certi oltraggi non sono degni non solo di questa Assemblea ma anche di uno scalcinato bar di periferia”.

20.38 Proseguono gli interventi dei deputati sulla cosiddetta “tabella h”.

20.28 Scontro tra Greco e Rinaldi. Il deputato del Pds: “Il buffone sarà lei. E ringrazi il suo handicap”. Gelo in Aula. Venturino è costretto a sospendere l’Aula”. Poi Greco si scusa.

20.15 Crocetta: “Noi abbiamo cancellato dalla tabella H enti persino di singoli deputati. Abolire il resto sarebbe solo il frutto di una follia oscurantista che vorrebbe colpire anche le manifestazioni, come ad esempio il Carnevale di diversi comuni. Manifestazioni importantissime per il turismo e su cui si fonda la nostra identità”.

20.03 Gianni: “Questa sceneggiata continua sulla tabella H è ormai inaccettabili. Vedo finanziati enti di tutti i tipi. Mentre all’Istituto di scienze naturali di Siracusa si concedono appena 18 mila euro, per un’istituzione che ogni anno ospita studiosi da tutto il mondo”.

20.01 Ferrandelli: “Basta con questo suq. Chiedo all’Aula di regolamentarsi seguendo criteri condivisibili da tutti”.

19.57 Crocetta: “Non tutte le biblioteche vivono con i soldi della Regione. Posso solo dire che, quando trasferiremo i soldi alle Province, il commissario Ingroia potrà destinare un contributo anche alla biblioteca”.

19.53 Oddo (Megafono): “Nella provincia di Trapani ci sono istituzioni culturali ben più antiche di qualche carrozzone come il Cerisdi o altri, ai quali vengono riconosciuti i finanziamenti regionali, come ad esempio la biblioteca Fardelliana, per la quale chiedo 200 mila euro”.

19.47 Lentini (Articolo 4): “Le priorità devono andare nel bilancio, non in un allegato. Poi magari potrà partire la discussione in commissione, per poi arrivare in Aula ad approvare. Non se ne può più: arriviamo sempre a notte fonda per approvare una tabella che non ci può gratificare”.

19.41 Fazio e Fontana lamentano i tagli nei confronti dei Consorzi universitari.

19.39 Falcone (Forza Italia) suggerisce di separare il voto dell’allegato 1 da quello dell’articolo 27. In questo articolo, tra i 38 commi, sono previsti contributi a enti e associazioni. E’ la nuova edizione della “tabella h”.

19.35 C’è l’intesa sull’emendamento del governo che punta a ridurre dell’1,5% gli stanziamenti del cosiddetto “allegato 1”.

19.31 Cordaro: “Noi deputati del centrodestra accogliamo l’appello di Leanza e ritiriamo tutti gli emendamenti all’allegato 1”.

19.28 Leanza (Articolo 4): “Chiedo a governo e deputati di ritirare tutti gli emendamenti sull’allegato 1, l’elenco che contiene, tra le altre cose, gli Ersu, i Teatri, e enti che garantiscono stipendi e pubblici servizi”.

19.24 Grasso (Grande Sud): “Si era detto che di tabella h non si sarebbe parlato più. Vanno eliminati alcuni articoli e chiedo al governo un emendamento soppressivo. Alcune voci sono offensive”.

19.21 Crocetta: “Gli istituti teologici sono privati? E la Kore forse non è privata? E il buono-scuola non è per l’istruzione privata? Poi ci sono quattro enti su cui si è aperta una discussione: il Cerisdi, il Whitaker, l’autodromo di Pergusa e il Coppem. Se la proposta è di togliere tutte le istituzioni sociali, noi non ci stiamo. Ma se il riferimento è a enti considerati non essenziali, siamo pronti a discutere. Ma sia chiaro: da questi tagli potremo recuperare un milione di euro”.

19.18 Crocetta: “Con questa manovra, la tabella h è stata frantumata. Le uniche novità, rispetto all’anno precedente, si riferiscono alle associazione che si occupano dei disabili. Dovremmo metterli a bando? Ma se sono in alcuni casi istituti che forniscono servizi in via esclusiva… Altri due svolgono attività sociali, e mi riferisco ai Banchi alimentari. Poi sono stati inseriti gli Istituti teologici per lo stesso motivo, perché sono scuole”.

19.14 Falcone: “Dopo tutti questi incidenti chiedo al governo se vuole andare avanti con l’articolo 27 così com’è. Questo articolo può infatti divenire un ostacolo al già accidentato percorso di questa manovra”.

19.13 Ardizzone ringrazia, “indistintamente tutti i capigruppo per avere permesso la veloce approvazione del rendiconto”.

19.12 L’Aula approva velocemente il rendiconto per l’esercizio 2013.

19.06 L’assessore Agnello: “Abbiamo solo corretto un errore formale”.

19.03 Riprende l’Aula. E’ arrivato il rendiconto “corretto”. Si procede alla votazione del documento.

19.01 Barbagallo (Pd): “La mancata approvazione dell’articolo riguardante la Società interporti siciliana e il mercato agricolo agro-alimentare colpisce duramente il territorio catanese. Così le beghe interne alla maggioranza ricadono sulle possibilità di sviluppo economico di un territorio, ed è quanto di peggio la politica attuale possa esprimere. Il mancato aumento di capitale dell’interporto comporterà irrimediabilmente il mancato accesso a circa 50 milioni di euro di finanziamenti comunitari,fondamentali per una infrastruttura così importante per la Sicilia”.

19.00 “L’alto numero dei deputati, ben 48, che hanno votato per sopprimere l’articolo 19, il quale assegnava 8,5 milioni alla società Interporti e 1,5 milioni al MAAS, dimostra che un intero Parlamento ha compreso che si tentava di finanziare con i soldi dei siciliani due società che finora hanno prodotto ben poco in termini di crescita economica. Da tragedia greca le affermazioni di quanti oggi vogliono contrabbandare il ripianamento di gestioni fallimentari con lo sviluppo. Infatti, invece di lanciare accuse, Di Mauro si ricordi quanto da egli stesso sostenuto  in commissione Bilancio, dopo aver preso visione della relazione  della dirigente del settore, che dava per fallimentare e dannosa la gestione del MAAS. Dopo la lettura di quella relazione, l’onorevole Di Mauro ha chiesto che quel documento fosse trasmesso alla Procura della Repubblica.  Il Pd, già in commissione, aveva chiesto delucidazioni sui piani di rientro e sui piani di impresa delle società interessate, il già citato MAAS e l’Interporto, sul quale non si comprende perché la Regione debba pagare oltre due milioni di perdite di esercizio. Quindi, lo sviluppo non lo blocca Sala d’Ercole: è stata solo impedita l’ennesima furbata”. Lo affermano in una nota i deputati del Pd Mariella Maggio e Giovanni Panepinto.

18.55 “Un voto irresponsabile” E’ dura la reazione di Luca Sammartino, capogruppo di Articolo 4, allo stop imposto dall’aula all’articolo 19 della Finanziaria che Articolo 4 aveva difeso in Commissione e in aula. Sammartino si riferisce al voto segreto che ha cassato la ricapitalizzazione di Interporti e Maas “Una scelta che mostra il vero volto di una maggioranza che litiga su ogni questione e poi dimentica colpevolmente di curarsi delle vere esigenze della Sicilia. La mancata ricapitalizzazione di Società Interporti fa perdere all’isola oltre 180 milioni di euro di fondi Cipe e blocca la realizzazione di fondamentali infrastrutture per la nostra regione”. “Dispiace che queste società, come altre, in passato siano state mal gestite ma bisogna ricordare che c’è stato un cambio alla guida ed una inversione di tendenza. Interporti è una società di scopo a totale capitale pubblico che ha come unico fine la realizzazione di queste infrastrutture necessarie alla Sicilia”. Sammartino lancia poi un appello al governo ed a tutti i capigruppo di maggioranza ed opposizione “Occorre trovare una soluzione per recuperare la norma perché fermare queste opere pubbliche e perdere i fondi Cipe significa condannare la Sicilia a rimanere perennemente indietro rispetto al paese ed all’Europa aumentando ulteriormente un gap già troppo grande”.

18.50 La seduta riapre e chiude immediatamente. Riprenderà alle 19.

18.35 Tra pochi minuti riprenderà l’Aula. Nel frattempo, la giunta “sistemerà” il rendiconto. A quanto pare, dal documento sarebbe “saltata” una tabella, una somma. Adesso l’esecutivo correggerà l’errore, quindi ci sarà un passaggio formale dalla commissione bilancio, quindi verrà approvato dall’Aula.

18.20 Mentre la barca affonda, i deputati, riuniti in conferenza dei capigruppo insieme al presidente della Regione discutono di… tabella H. Aula ancora sospesa.

17.50 Sembra che alla base della “bacchettata” del Commissario dello Stato ci sia anche un problema di tempi. Il documento sarebbe infatti stato trasmesso in Piazza Principe di Camporeale con un giorno di ritardo.

17.35 E adesso spuntano anche i problemi sul rendiconto. La “visita” del presidente della Regione dal Commissario dello Stato del primo pomeriggio sarebbe legato ad alcuni errori nel rendiconto dell’esercizio finanziario 2013. Aronica avrebbe rilevato degli errori materiali nel documento. Adesso la giunta dovrà essere convocata d’urgenza per correggere gli errori e portare poi nuovamente il testo in Aula, dopo un ulteriore passaggio in commissione bilancio.

17.18 Approvato l’emendamento del governo che riscrive il contributo di solidarietà. Adesso Aula sospesa per mezz’ora per una conferenza ai capigruppo.

17.15 Si passa al voto dell’emendamento del governo. C’è una richiesta di voto segreto.

17.12 Formica: “Era necessaria una conferenza dei capigruppo per capire quali percorsi seguire. Chiedo al presidente di convocarla subito. Ritengo che questo articolo deve tornare in commissione, accorpato insieme all’articolo 24, che si occupa di prepensionamenti”.

17.07 Ecco la nuova riscrittura del governo: saranno solo due le fasce. Da 50 a 65 mila euro (contributo di 5%) e un’altra dai 65 mila ai 91 mila euro (5,5%). Al di sopra, si applicherà la norma nazionale.

17.03 Riprende la seduta.

16.45 “Perché sono tornato dal Commissario dello Stato? – ha spiegato Crocetta – si è trattata solo di una visita di cortesia”.

16.40 Il presidente della Regione Rosario Crocetta è tornato a Palazzo dei Normanni.

16.24 Una indiretta conferma della corsa del presidente in Piazza Principe di Camporeale arriva dall’Ars, dove il presidente Ardizzone ha rinviato alle 17 la ripresa della seduta (prevista inizialmente per le 16), “vista l’assenza del governo”.

16.20 Stando a quanto trapela, il presidente della Regione Crocetta si sarebbe recato nuovamente dal Commissario dello Stato. La mancata approvazione, finora, dell’articolo sul contributo di solidarietà potrebbe avere ripercussioni anche sulla copertura finanziaria della manovra.

15.26 “La mancata ricapitalizzazione dei Mercati Agroalimentari e dell’Interporto di Catania rappresenta un colpo di scure sulle possibilità che queste due importanti strutture possano svolgere il proprio ruolo a servizio dell’economia di tutta la Sicilia orientale, soprattutto a servizio delle piccole e medie imprese.” Lo dichiara Roberto Di Mauro, commentando il voto con cui la maggioranza dell’ARS e il M5S hanno bocciato la ricapitalizzazione delle due strutture, che era stata invece sostenuta dai parlamentari del Partito dei Siciliani MpA.”Non mi spiego questo voto – afferma Di Mauro – se con la palese intenzione di tutto il PD di far cadere Crocetta in una imboscata che tende a mettere in difficoltà il Governo.” “Per anni infatti quelle due strutture sono state sostanzialmente dei carrozzoni mangiasoldi e poco operative, ma ora i Mercati sono in attivo e l’interporto è pronto ad essere operativo. A chi serve impedirne il funzionamento? Non vorrei che dietro questa furia di tagli indiscriminati si nascondesse l’intenzione di favorire qualche operazione poco chiara. Intanto, quel che è certo è che con questa scelta si è data un colpo di scure vergognoso alle possibilità di operare in modo concorrenziale per le imprese; una scelta incomprensibile che cozza con le necessità di sviluppo della Sicilia.”

 

14.50 Il presidente dell’Ars è “costretto” a sospendere la seduta. Riprenderà alle 16.

14.49 Ardizzone: “Questi problemi sono dovuti al governo. Non passi all’esterno che l’Ars è contro il contributo di solidarietà”.

14.46 Cordaro: “A che gioco gioca la maggioranza. A questo punto si metta ai voti il ritorno in commissione dell’articolo 23”

14.43 Picciolo (Drs): “Ci sono poche idee ma confuse”.

14.40 Formica: “Nel governo non solo non sanno di cosa parlano, ma non sono nemmeno coscienti di quello che scrivono”.

14.38 Leanza all’assessore Valenti: “Quando si trova un’intesa va mantenuta. Volete obbligarci a votarvi contro?”.

14.35 Dopo una pausa, arriva l’ennesima riscrittura del governo al contributo di solidarietà. Il riferimento alla legge nazionale, contenuto nel comma 1, inizialmente cancellato è stato ripristinato.

14.25 Ardizzone: “Questo parlamento da anni è sottoposto il contributo di solidarietà. Il parlamento ha fatto tutto quello che poteva, in base alla legge. La richiesta di Cracolici è inammissibile”.

14.23 Cracolici: “Questi contributi vanno estesi anche agli ex deputati. Visto che per gli ex deputati non si prevede nessun contributo per le pensioni che vanno da 50 mila a 90 mila euro”.

14.14 Si torna all’articolo 23 sul contributo di solidarietà alle pensioni. L’assessore Valenti porta in Aula l’ennesima riscrittura della norma.

14.08 Approvato l’emendamento soppressivo presentato dal deputato Pd Panepinto e sottoscritto dai grillini. Nuovo, grave scivolone del governo.

14.07 Chiesto il voto segreto sulla soppressione dell’articolo.

14.04 L’assessore alle Risorse agricole Reale: “Vorrei ricordare che il Maas è costituito da un mercato ittico e da un mercato agroalimentare perfettamente funzionante”.

14.03 Agnello: “Gli 8 milioni destinati alla società Interporti non servono solo alla gestione o ai debiti, ma anche alla compartecipazione agli investimenti”.

14.00 Cordaro: “Temo che le divisioni all’interno del Pd si stiano riversando sul delicato esame di questa Finanziaria. Le vicende del Pd restino fuori da quest’Aula. Se volete, in questo modo, chiedere un rimpasto, smettetela”.

13.55 Di Mauro: “Il Maas da due anni è in attivo”.

13.45 Lentini: “Se qualcuno ha sbagliato deve andare in galera. Ma sono contrario a far fallire le società che gestiscono grossi investimenti”.

13.43 Ardizzone usa l’ironia: “Il fatto di firmare solo col nome forse vuol dimostrare la sintonia in Aula. Comunque, ‘Rosario’ sta per ‘Rosario Crocetta’”.

13.41 Figuccia: “Ci è stato presentato un emendamento a firma ‘Rosario’. Ma che significa?”.

13.34 Malafarina (Megafono): “Credo vadano considerati sia gli effetti legati allo sviluppo che a quelli della trasparenza. La proposta dell’onorevole Maggio di accantonare l’articolo mi pare saggia”. Anche il Megafono, quindi, chiede al presidente Crocetta di “frenare” su un articolo al quale il governatore sembra tenere molto.

13.32 Picciolo (Drs): “Gli interventi del governo e dell’onorevole Leanza mi hanno fatto cambiare idea. Adesso mi dico favorevole a questo articolo”.

13.29 Maggio (Pd): “Accantoniamo questo articoli. I dubbi sulle due società sono tanti”.

13.28 Crocetta avanza una proposta all’Aula: “Potremmo inserire un emendamento che subordina il finanziamento alla presentazione di un piano industriale che preveda la riduzione degli sprechi”.

13.24 Crocetta: “Abbiamo rinnovato le strutture delle società e hanno le idee chiare. Il Maas? O si considera inutile e si mette in liquidazione o oggi si decide di salvarlo dal fallimento, e poi si interviene sui controlli. La politica non si fa con lo stomaco, ma con la testa”.

13.18 Ciaccio: “Noi sottoscriviamo l’emendamento di Panepinto. In commissione sono arrivate due relazioni che spiegano che quelle gestioni di società Interporti e Maas, potrebbero avere una coda giudiziaria. Basta con i padrini delle partecipate. Questi soldi riguardano debiti fuori bilancio dovuti alla malagestione”.

13.16 Foti: “Va scritta la parola fine alla malagestione delle società partecipate”.

13.12 Anche Cimino difende il Mercato agro-alimentare siciliano: “Quella realtà spero possa dare risposte anche alla Sicilia occidentale”.

13.11 Ragusa (Udc): “Se ci sono sprechi, serve un’attività ispettiva. Ma il Maas e la società Interporti sono importanti, almeno per chi crede che la Sicilia debba crescere”.

13.09 Barbagallo (Pd): “Non vanno vanificati gli sforzi fatti con società Interporti e Maas”.

13.06 Musumeci: “Una cosa è la società, un’altra la necessità di infrastrutture. Io sono contrario a un nuovo finanziamento”.

13.05 Cordaro (Cantiere popolare): “Siamo contrari all’emendamento soppressivo, e favorevoli all’articolo 19. La società Interporti è una delle cose buone della Sicilia”.

13.00 Leanza: “Il presidente Albanese, in commissione, ha risposto esaurientemente a questi dubbi. Se chiudessimo la società Interporti finiremmo per fermare due grosse opere che resterebbero due cattedrali nel deserto”.

12.59 Cancelleri: “Finora la società Interporti ha concluso solo un’opera: un parcheggio nel Catanese. Un’opera costata 6 milioni, data in affidamento alla società Aias al costo di 36 mila euro l’anno. Per rientrare dalla spesa, bisognerebbe impiegato più di 160 anni. Mi basta questo per dire che nessun euro vada erogato alla società Interporti. Per questo siamo d’accordo con Panepinto: anche noi abbiamo presentato un emendamento soppressivo”.

12.55 E’ arrivato a Sala d’Ercole il presidente Crocetta: “Se noi facciamo fallire la società, salta l’investimento dell’Interporto di Termini di Imerese. Il Maas? Dobbiamo chiederci se serve o no. Secondo me sì, altrimenti lo avremmo messo fuori dalle società strategiche”.

12.52 Il deputato Panepinto ha presentato un emendamento soppressivo all’articolo. “Ed è scandaloso finanziare il Maas che finanzia con oltre duecentomila euro i revisori dei conti. Stiamo togliendo ai poveri per dare ai ricchi”.

12.48 Si torna indietro all’articolo 19, che prevede una ricapitalizzazione della Società Interporti.

12.45 Accantonato l’articolo 23 sul contributo di solidarietà.

12.30 “Per quel che riguarda i lavoratori forestali, abbiamo portato avanti con successo una battaglia giusta, dentro e fuori l’aula: siamo soddisfatti”. Lo dicono i parlamentari regionali del PD Concetta Raia, Baldo Gucciardi, Antonello Cracolici, Mariella Maggio e Giovanni Panepinto a proposito dell’iter di approvazione dell’articolo 12 della manovra-ter. “Abbiamo lavorato per eliminare tutta una serie di disposizioni che avrebbero ingiustamente penalizzato la categoria, ad iniziare dalle griglie Isee per il mantenimento nel bacino. in aula il governo ha seguito le indicazioni del PD e adesso l’articolo 12 si limita, così come avevamo chiesto, a prevedere il finanziamento per la categoria. I forestali sono di nuovo ‘lavoratori’  – concludono i parlamentari PD – e non più ‘assistiti’, come sarebbero stati senza il nostro intervento”.

12.20 Aula sospesa.

12.18 Ardizzone: “Voglio ribadire che questa istituzione ha tagliato più di tutti. Leggo oggi che il consiglio regionale della Lombardia ha introdotto il contributo di solidarietà. Noi lo abbiamo fatto da mesi”.

12.12 Formica: “Mi onoro di aver fatto parte di alcuni governi che hanno fatto l’interesse dei siciliani. Vero, quei governi allargavano la spesa, ma non toglievano i soldi ai pensionati e ai poveri. E io, voglio precisarlo, non ho nessun ente in tabella H”,

12.07 Panarello: “Proprio Formica ha fatto parte di quelle maggioranze di governo che hanno concorso a creare alcuni obbrobri come la tabella H dove si è finito di mettere sullo stesso piano interventi clientelari con contributi a enti meritevoli. Così come si è fatto nella Formazione”.

12.00 Formica: “Prendo atto che il governo ha accolto la nostra richiesta di esentare dal taglio le pensioni più basse. Resto convinto che questo articolo vada tolto, visto che Crocetta, che parla tanto di manciugghia invece decide di mettere le mani nelle tasche dei siciliani”.

11.55 Grasso: “Credo che gli sprechi siano in altri settori della Regione, ed è lì che dobbiamo cercare i risparmi. Secondo me questa norma è incostituzionale”.

11.53 Lupo: “Bisogna eliminare il comma 1 dell’articolo che secondo me è incostituzionale: non possiamo, con legge della Regione, modificare una legge dello Stato”.

11.49 Greco: “Resto fermo nell’idea che prima di togliere i soldi ai pensionati, vadano cancellati i tanti privilegi, a cominciare da quelli del Consiglio di presidenza”.

11.44 Presentata una riscrittura del governo sul contributo di solidarietà alle pensioni. L’assessore Valenti: “Le pensioni al di sotto dei 50 mila euro annui lordi non saranno intaccate”.

11.39 Approvato l’articolo 12 sui Forestali. Dell’articolo resta, in pratica, solo la parte riferibile agli stipendi.

11.36 “Mutilato” l’articolo sui Forestali. I commi dal 3 in poi vengono stralciati e inviati nuovamente nelle commissioni di merito. Altro scivolone per il presidente Crocetta, che aveva invece difeso strenuamente alcuni di quegli articoli, tra cui quello che prevede alcune indennità per i Forestali, illegittime, secondo il governatore.

11.34 Si passa all’articolo 12, che riguarda i Forestali.

11.32 Approvato l’articolo 7 che vieta l’erogazione di pensioni integrative – tranne per quelle in godimento – degli ex dipendenti di Regione, enti collegati e società partecipate.

11.30 Si passa alla votazione dell’emendamento che vede primo firmatario Alloro (Pd) che tutela le pensioni dei dipendenti Irsap. Il governo prima contrario, poi si rimette all’Aula. Emendamento approvato. Governo in chiara difficoltà.

11.26 Dopo la presa di posizioni dei deputati, il governo è costretto a fare marcia indietro e a ritirare il proprio emendamento. Si torna al testo esitato dalla commissione bilancio.

11.21 Anche Barbagallo (Pd), Cascio (Articolo 4) e Di Mauro (Pds) annunciano di aderire all’emendamento di Cracolici e chiedono al governo di ritirare il proprio. In pratica, l’esecutivo di Crocetta, col proprio emendamento avrebbe vietato l’erogazione anche delle pensioni integrative attualmente “in godimento” nell’amministrazione regionale, negli enti collegati e nelle società partecipate.

11.18 Anche Digiacinto (Megafono) annuncia di apporre la propria firma all’emendamento di Cracolici, che riconosce agli ex dipendenti Irsap il diritto alla pensione: “Chiedo che il governo ritiri il proprio emendamento”.

11.15 Alloro (Pd): “Com’era prevedibile, la posizione dell’Irsap sarebbe stata foriera di impugnative. Che puntualmente sono arrivate. Credo che sia giunto il momento anche di conoscere le responsabilità della governance dell’ente. Anche perché la liquidazione delle Asi, che doveva chiudersi entro 180 giorni, dopo anni non si è concluso. Chiedo che questa attività passi nelle mani dell’assessorato”.

11.10 Diversi deputati (anche Ioppolo e Maggio) chiedono al governo di ritirare un proprio emendamento, che danneggerebbe gli ex lavoratori dell’Irsap.

11.00 Anche Pippo Gianni e Baldo Gucciardi invitano alla “cautela” sull’approvazione di questa norma e invitano il governo a ritirare il proprio emendamento.

10.58 Cracolici: “Dobbiamo fare attenzione: rischiamo di toccare diritti quesiti”. Il deputato propone un emendamento di riscrittura.

10.53 Si passa all’articolo 7, quello che prevede l’abolizione delle pensioni integrative.

10.52 Approvato velocemente l’articolo 26 che prevede il pagamento, attraverso un accordo transattivo di 3,6 milioni, nei confronti dei Consorzi di bonifica.

10.50 Inizia la seduta

Si riparte dal discusso contributo di solidarietà alle pensioni. Parte il rush finale per l’approvazione della Finanziaria ter, che dovrà sciogliere altri nodi molto complessi come quelli riguardanti i Forestali (articolo 12) e quello ribattezzato come “la nuova tabella h” (articolo 27). Sono sette gli articoli che mancano all’approvazione del testo. L’obiettivo dell’Aula è quello di esitare la manovra entro la giornata di oggi.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI