PALERMO – Quanti in questi giorni si erano esposti a difesa della sovrintendente di Siracusa Beatrice Basile, prima ancora dell’esplosione del caso della piscina dell’assessore Mariarita Sgarlata, avevano adombrato l sospetto che dietro la solerzia dell’assessorato ai Beni culturali vi fosse la volontà di liberarsi di una sovrintendente scomoda, sgradita a palazzinari e cementifica tori, e magari al contempo indebolire l’assessore che l’aveva scelta, da tempo considerata come sacrificabile per liberare un posto a tavola in vista del rimpasto.
Difficile dire se i sospetti di dietrologia fossero fondati o meno, ma quel che è certo è che il risultato finale del gran pasticcio siracusano potrebbe essere quello paventato da quanti avevano criticato il governo. Infatti, dopo l’uscita di scena della Basile, anche per la Sgarlata sembra arrivata l’ora di salutare la giunta. Almeno secondo le ricostruzioni dei quotidiani che oggi riportano il quadro di una imminente uscita dal governo da parte dell’assessore, per decisione di Crocetta, che riterrebbe esaurito il rapporto di fiducia con la Sgarlata. Difficile comprendere un tale trambusto politico giustificato solo da una piscina prefabbricata. Le tensioni siracusane della maggioranza covavano in realtà ormai da settimane.
“Assistiamo alle comiche finali del peggior governo della storia della Sicilia”, commenta il siracusano Fabio Granata, leader di Green Italia che invita il nuovo sovrintendente a “liberarsi di ogni condizionamento politico”. Gli ambientalisti temono una deriva in città sul fronte della tutela dei Beni culturali, proprio mentre Repubblica dà notizia dell’intenzione di Crocetta di procedere a una rotazione dei funzionari della sovrintendenza.
Secondo i giornali l’assessore Sgarlata potrebbe saltare già domani. I renziani, che la esprimono in giunta, non dovrebbero prenderla benissimo. E anche Lucia Borsellino ieri ha preso le difese della collega.
“Il problema non è certo la posizione di un singolo assessore, qui semmai c’è da azzerare tutto e ritrovare le ragioni di uno stare insieme. Altrimenti, non resterà altro che tornare al voto”, osserva Marco Zambuto, presidente del partito ed esponente dell’area Renzi.
Ma chi entrerebbe in giunta se saltasse la Sgarlata? Rumours catanesi oggi davano pronto Angelo Villari, che entrerebbe per la corrente dei Giovani Turchi, una delle due anime dell’area Cuperlo, che in Sicilia ha tre deputati regionali (Raia, Maggio e Panepinto). Crocetta, aprendogli le porte dellagiunta potrebbe così recuperare un pezzo dei nove dissidenti cuperliani all’Ars.
