Il caso della Viabilità di scorrimento |Il Tar: "Vizi nelle procedure" - Live Sicilia

Il caso della Viabilità di scorrimento |Il Tar: “Vizi nelle procedure”

Il Comune, durante le passate gestioni avrebbe posto in essere procedure "viziate", l'impresa è pronta a chiedere i danni, ma sullo sfondo si profila una grande vittoria politica per Bianco, che insieme a Licandro è stato il principale oppositore del progetto di edificazione del lungomare.

 

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CATANIA- Il commissario nominato dal Tar ha inviato un preavviso di annullamento della procedura per la realizzazione della viabilità di scorrimento in project financing, opera da 140milioni di euro. Si tratta di un vero colpo di scena che potrebbe, una volta per tutte, bloccare il mega appalto affidato dal Comune durante la gestione dell’ufficio speciale Emergenza traffico guidato dall’ingegnere Tuccio D’Urso.

Secondo il Tar la procedura sarebbe “viziata” e per questo ha invitato l’impresa aggiudicatrice, Immobiliare Alcalà, a presentare osservazioni entro 20 giorni.

Felicè Giuffrè, amministrativista di grido e legale di fiducia dell’impresa, si dice “sorpreso”. “Si arriva ad un paradosso -spiega Giuffrè a LivesiciliaCatania- perché il Comune ha indetto procedure ad evidenza pubblica, effettuato l’aggiudicazione dei lavori, imposto e approvato nuove progettazioni che hanno comportato determinati costi a carico dell’impresa e adesso tutto rischia di essere bloccato”. Giuffrè comunica che l’impresa sta predisponendo una memoria in cui vengono contestati i punti rilevati dal commissario e che il documento verrà inviato nei prossimi giorni.

Per il sindaco di Catania Enzo Bianco è una vittoria, politica innanzitutto, perché se il Tar dovesse confermare il blocco della procedura per “vizi” amministrativi, Bianco, da fiero oppositore del progetto, uscirà vincente. Ma lo è anche per le associazioni che, per anni, si sono battute contro il progetto.

Con interrogazioni parlamentari e conferenze stampa il sindaco di Catania è stato, insieme ad Orazio Licandro, in prima linea contro la realizzazione di negozi e ristoranti alle spalle di San Giovanni Li Cuti, all’interno di una grande galleria che sarebbe stata gestita per 99 anni dai privati.

Resta sempre aperta la questione dei danni che l’impresa potrebbe lamentare per la mancata firma del contratto di inizio lavori nonostante l’aggiudicazione. La questione non è solo politica e il Tar, bloccando l’opera, riconoscerebbe che il Comune ha sbagliato e che quindi, in un modo o in un altro, rischia di dover pagare.

 


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