Il ragazzo ucciso in discoteca | "Aldo a terra, circondato dalla folla" - Live Sicilia

Il ragazzo ucciso in discoteca | “Aldo a terra, circondato dalla folla”

Aldo Naro, il giovane medico ucciso durante una rissa in discoteca

La tragedia di venerdì notte raccontata da chi era lì: "Credevo qualcuno si fosse sentito male per aver bevuto troppo, non avrei mai pensato che sarebbe accaduta una cosa del genere".

Palermo - La testimonianza
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PALERMO – Il parapiglia si è scatenato intorno alle 3.15. Una zuffa, un ragazzo a terra. Il panico. L’arrivo dell’ambulanza e dei carabinieri, subito dopo, ha fatto chiarezza: era successo qualcosa di grave. Una tragedia, quella per cui da quattro giorni piange tutto il paese di San Cataldo, dove oggi saranno celebrati i funerali.

La morte di Aldo Naro non ha scosso soltanto la cittadina in provincia di Caltanissetta, ma centinaia di persone che lo avevano conosciuto prima e, purtroppo, anche adesso, in seguito a quello che gli è successo. Chi venerdì sera si trovava nel locale dello Zen per festeggiare il Carnevale, ha assistito al caos, ha avvertito le urla nonostante la musica fosse a tutto volume. Si è insomma reso conto che qualcosa non andava.

Chi, come Aldo, aveva prenotato un privée, era entrato poco prima della mezzanotte al Goa. La serata organizzata da “Dress Hap” prevedeva l’esibizione di un gruppo dal vivo e molti dei partecipanti erano in maschera. Ma per accedere a quell’area, divisa in tre sezioni, bisogna fornire il nome e cognome per avere un braccialetto di riconoscimento. “La comitiva di Aldo si trovava proprio vicino al mio tavolo – racconta Giovanni, studente di Biologia -. Eravamo in due privée diversi, ma comunicanti. Fino alle 3 era andato tutto bene, la serata era trascorsa in modo divertente e tranquillo. Un quarto d’ora dopo, quando mi sono accorto della lite, mi trovavo vicino alla cassa, stavo parlando con un’amica. Ci siamo improvvisamente voltati perché abbiamo visto tutti correre verso un tavolo, si era scatenato il caos. Credevo qualcuno si fosse sentito male per aver bevuto troppo, non avrei mai pensato che sarebbe stato soltanto l’inizio di quella che si sarebbe trasformata in tragedia”.

Aldo Naro, a soli 25 anni, in quegli istanti stava lottando contro la morte. Aveva probabilmente già ricevuto il colpo fatale che ha provocato l’emorragia cerebrale accertata dall’autopsia. “C’era molta gente intorno a lui, nessuno sapeva fondamentalmente cosa fare. Hanno tentato di dargli dell’acqua, ma era evidente che non si trattava di un semplice malessere. Nonostante il suo volto fosse bianco per il trucco carnevalesco, la gravità della situazione è emersa subito. La notizia che non ce l’aveva fatta è stata devastante”. Giovanni è uno dei tanti universitari che ha preso parte alla festa insieme ad altri tredici coetanei, dove – a quanto pare – si sarebbero introdotti alcuni ragazzi del quartiere, che avrebbero dato vita alla lite.

“Al nostro tavolo eravamo in quattordici – spiega -. Nel locale credo fossimo più di cinquecento. Aldo l’ho visto lì, disteso a terra sofferente e con tutta quella gente intorno. Non ci si immagina mai certe cose. Vedere qualcuno soffrire e non avere le capacità di aiutarlo è davvero una tortura. Anche se non lo conoscevo, da due giorni i miei pensieri vanno a lui”.


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