CATANIA – Il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini e il presidente dell’Anm Rodolfo Sabelli ospiti di due incontri a Catania e Ragusa. L’Associazione Nazionale Magistrati ha organizzato in Sicilia due appuntamenti per interrogarsi su alcuni temi centrali del sistema giustizia. I due convegni sono promossi dalla segreteria di Unità per la Costituzione.
Il primo evento si terrà a Catania al Palazzo di Giustizia il 17 aprile alle 16. Il titolo riassume il senso del dibattito: “Senza Timore. Quale magistratura a tutela dei diritti tra supplenza e responsabilità?” A introdurre i lavori sarà il magistrato Mariano Sciacca della segreteria Unità per la Costituzione, distretto di Catania. Il presidente del Tribunale di Catania Bruno Di Marco dedicherà la sua relazione al ricordo di Michele Palazzolo recentemente scomparso.
“Giudice prima a Modica e poi a Ragusa, Michele Palazzolo ha incarnato – si legge nel comunicato – sia nel quotidiano giudiziario che anche quando ha composto il consiglio giudiziario di Catania la nostra idea di magistrato costituzionalmente terzo, senza timore e senza speranze, professionalmente attrezzato, impegnato senza clamori e senza sconti per nessuno nell’Associazione Nazionale Magistrati”.
Sono programmati inoltre gli interventi del vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, a seguire Valerio Onida, presidente della Scuola Superiore della Magistratura, Giuseppe Maria Berruti Presidente di sezione della Corte di Cassazione e Direttore del Massimario della corte di Cassazione. Inoltre saranno ospiti dell’incontro Rodolfo Sabelli, Presidente della Associazione Nazionale Magistrati e il consigliere Roberto Carrelli Palombi, segretario generale di Unità per la Costituzione. Moderatore il giornalista Nino Milazzo.
Nel capoluogo ibleo l’incontro è organizzato da Unità per la Costituzione degli Avvocati Ragusa ed è programmato per sabato 18 aprile alle 10 all’aula A del Tribunale di Ragusa. Il titolo del convegno è “La Formazione del Magistrato e dell’Avvocato alla luce delle recenti riforme”.
“Una due giorni di riflessione sulla nostra professione – scrivono gli organizzatori in una nota stampa – sul nostro esserefarelavorare da “magistrato”, sul senso del nostro ruolo nella società moderna e su quale status ci caratterizzi oggi tra garanzie formali e rischi sostanziali, tra tutela reale della nostra indipendenza e autonomia e criticità sostanziali (di gestione dei carichi di lavoro, di assunzione di compiti di supplenza non propri, di sottoposizione ad una serie multipla di fattispecie di responsabilità – (professionale, disciplinare, contabile, civile, penale)”.
