La maledizione dei sindaci uscenti - Live Sicilia

La maledizione dei sindaci uscenti

Parte il conto alla rovescia

Ramacca (CT) – Leggenda da sfatare, maledizione da distruggere. La partita per Ramacca passa da una costante storica che per i sindaci uscenti vale come una iattura. Gli annali recenti dicono che nessuno primo cittadino ce l’abbia mai fatta a bissare il mandato. Sarà forse per questo motivo che una parte del Pd non avrebbe voluto la ricandidatura di Franco Zappalà. Strategia, superstizione o altro: la parola fine l’ha messa la segreteria provinciale decidendo che sia l’ancora per poche ore sindaco di Ramacca a guidare il listone dem. Già, nessuna coalizione per lui, ma un unico cartello con i colori verde-bianco-rosso del partito di Matteo Renzi. Gli assessori designati sono: Salvatore Stanganelli, Francesco Fornaro, Luca Di Mauro, Enza Maria Pedalino.

Anche Pippo Limoli è stato sindaco, ciò significa che ha conosciuto già sulla propria pelle la maledizione di Ramacca. Per anni è stato uno di cavalli di razza della scuderia Firrarello: l’uomo di punta della Forza Italia a trazione brontese dentro l’Ars. I bene informati dicono però  che quell’intesa, di recente, ha subito degli accomodamenti: tant’è che all’ex senatore fondatore di Ncd, Limoli avrebbe preferito l’europarlamentare Giovanni La Via. Guerra in casa o no, l’ex sindaco di Ramacca vuole tornare a guidare il Municipio, per questo ha messo su un’ampia coalizione di cinque liste con dentro alcuni candidati vicini ai deputati regionali Luca Sammartino e Nicola D’Agostino. Gli assessori designati sono: Alessandro Gaglio e Alfio Musarra.

È gara aperta, dunque. Per questo un politico navigato come Francesco Nicodemo, già assessore provinciale di Giuseppe Castiglione, non poteva restare a guardare. Per lui un tandem in chiave civica benedetto dal deputato forzista all’Ars Marco Falcone. Assessori designati: Maria Concetta Sottosanti, Giovanna Paglia.

C’è poi il fronte “antisistema”, che però va diviso su due progetti che fanno a cazzotti tra loro. Da un lato c’è il Movimento cinque stelle e il giovane candidato sindaco Gaetano Nicolosi, che ha come assessori designati Calogero Nicolosi e Teresa Corallo; dall’altro il Progetto Sicilia guidato da Paolo D’amato, che ha in programma ha l’adozione di una moneta complementare all’euro.


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