Borse Falcone-Borsellino | Tra i vincitori Mattarella jr - Live Sicilia

Borse Falcone-Borsellino | Tra i vincitori Mattarella jr

"E' un piacere portare il nome di mio nonno".

L'iniziativa all'Ars
di
2 min di lettura

PALERMO – C’è anche il 30enne Piersanti Mattarella, nipote del presidente della Regione ucciso dalla mafia il 6 gennaio del 1980, tra i dieci vincitori delle borse di studio intitolate a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, i giudici ucciso nelle stragi del 1992. L’obiettivo dei riconoscimenti, consegnati a Palazzo dei Normanni di Palermo, è quello di di promuovere la ricerca sulla criminalità organizzata. Le borse di studio sono promosse dalla Fondazione ‘Giovanni e Francesca Falcone’ e finanziate dall’Assemblea regionale siciliana.

Mattarella jr ha presentato una tesi sul “caso Contrada e la Cedu: il concorso esterno in associazione mafiosa al vaglio del principio di prevedibilità”. Nel suo nome il ricordo del nonno: “Un’eredità pesante? In realtà è un piacere portare il nome di mio nonno”, si schermisce, confessando di aver ricevuto i complimenti dello zio, Sergio, attuale presidente della Repubblica.

“Parlare con i giovani vuol dire seminare la sensibilità e la legalità – ha affermato Giuseppe Ayala, ex magistrato e componente della commissione che ha stabilito i vincitori . “Il futuro del paese è in mano ai giovani e molti dei giovani di oggi rappresentano la nuova classe dirigente”, ha aggiunto. Secondo Maria Falcone, presidente della fondazione che porta il nome del giudice ucciso a Capaci, il richiamo ai giovani è fondamentale “poiché nasce da un’idea che Giovanni ci ripeteva, ovvero che la mafia non è solo un fatto criminale, ma anche un fatto culturale e per questo è necessario agire sui giovani”. Ai vincitori ha detto: “Noi premiamo il vostro lavoro già fatto ma premiamo anche l’idea che sarete portatori degli stessi ideali che hanno spinto il lavoro dei nostri eroi”. Tra i presenti anche il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone: “Smettiamola di dire che la mafia non esiste più – ha affermato -. Oggi, in Sicilia, è difficile fare il magistrato e il politico. Voi magistrati che siete sopravvissuti siete degli eroi. Diamo coraggio e riconoscimento anche a voi, che avete fatto il vostro dovere lottando contro la mafia senza se e senza ma”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI