Tusa e la mossa di Sgarbi| Una nota per sventare il tranello - Live Sicilia

Tusa e la mossa di Sgarbi| Una nota per sventare il tranello

La nota dell'archeologo, assessore in pectore, vicino a Diventerà Bellissima.

PALERMO – E ora, passato il ciclone Sgarbi, si apre la fase del dopo-Vittorio. Il governo stavolta non ci metterà mesi e mesi per tornare integro, come accadde dopo le dimissioni di Vincenzo Figuccia, quando l’interim rimase in mano a Nello Musumeci per un bel pezzo prima dell’habemus con l’incarico a Pierobon. No, stavolta la pratica dovrebbe essere più breve, il nome del prescelto c’è già ed è quello di Sebastiano Tusa, archeologo a capo della Soprintendenza del Mare, con alle spalle una candidatura sfortunata con Futuro e Libertà dove militava quello che fu un suo grande sponsor politico, Fabio Granata, già assessore ai Beni culturali. In quella circostanza Tusa sostenne la candidatura a sindaco di Alessandro Aricò, che ora caldeggia da capogruppo di Diventerà Bellissima il suo ingresso in giunta. Insomma, un tecnico, stimatissimo, ma con una forte connotazione politica.

Prima di andarsene, però, Sgarbi, in rotta con Musumeci, ha lasciato l’ultima mela avvelenata al presidente della Regione. Rivendicando con i giornalisti la paternità della scelta del suo successore, appunto Tusa. “Passerò le consegne a Sebastiano Tusa, il nome del mio successore che ho concordato con Gianfranco Miccichè, entro Pasqua. Spero sia lui ovviamente il nuovo assessore ai Beni culturali”, ha detto il critico ai giornalisti annunciando l’addio alla giunta. Non solo. Sgarbi addirittura ha promesso una conferenza stampa congiunta con il suo successore.

Insomma, l’ultimo dispettuccio del vulcanico Vittorio per guastare la successione: Musumeci sceglierà un “suo” nome. Un regalo probabilmente non gradito dall’archeologo e grand commis, che si è premurato di far sapere in una nota, per sollevare dall’imbarazzo Musumeci, che il presidente della Regione gli aveva già chiesto la disponibilità a entrare in giunta il 16 marzo scorso. Con l’inconsueto comunicato, Tusa fa sapere di avere già allora dato la sua disponibilità a Musumeci. Una precisazione “per correttezza di cronaca e per rispetto della verità”, che Tusa tiene a fare dopo “le dichiarazioni dell’assessore protempore Vittorio Sgarbi”, il guastafeste.

Sgarbi, a sua volta, non ci sta. E smentisce l’archeologo. “Auguro a Tusa tutto il successo che merita e sono certo che sarà un mio buon successore. La scelta dell’assessore – chiarisce però Sgarbi – spetta a Forza Italia e io, correttamente, l’ho condivisa con il presidente dell’Assemblea regionale siciliana e leader del partito Gianfranco Miccichè, che me ne parlò alla prima comunicazione dei deputati a Montecitorio, cioè il 14 marzo, ben due giorni prima della data del 16 marzo indicata da Tusa come riferimento temporale della telefonata con Musumeci. Tanto si doveva per completezza d’informazione”.

Ora si aspetta solo il decreto di Musumeci per perfezionare l’ingresso del secondo nuovo assessore nella sua giunta in meno di quattro mesi. Una coincidenza di tempi perfetta con il suo predecessore Rosario Crocetta, che nella primissima stagione del suo governo perse in rapida successione Franco Battiato e Antonino Zichici.

 


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