MILITELLO VAL DI CATANIA (CATANIA) – Incendio nella campagna a Militello Val di Catania del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. Le fiamme hanno avvolto alcune sterpaglie al confine tra la proprietà del governatore e quella di un vicino. Sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri del nucleo operativo e della sezione Scientifica di Catania che stanno effettuando i rilievi e hanno aperto un fascicolo a carico di ignoti.
Sarebbero stati quattro i focolai del rogo che secondo le prime ricostruzioni sarebbe di origine dolosa, anche se nulla in questo momento lascia pensare a un atto di intimidazione nei confronti del presidente della Regione che nei giorni scorsi si era scagliato con forza contro i piromani. Sul terreno di proprietà del presidente della Regione insistono dei fabbricati che non sono stati lambiti dalle fiamme. Il forte vento di scirocco ha alimentato il rogo che si è mantenuto, infatti, lontano dalla casa padronale.
I militari e i vigili del fuoco sono stati allertati in mattinata e si sono messi subito al lavoro per ricostruire la dinamica dei fatti e le origini delle fiamme. In questi giorni in tutta l’Isola si sta combattendo la consueta battaglia contro gli incendi, spesso dolosi, che hanno già distrutto centinaia di ettari di macchia mediterranea. Uno scempio che si ripete ogni anno e contro il quale Nello Musumeci ha fatto sentire la sua voce nei giorni scorsi quando a Monreale il fuoco ha danneggiato seriamente le abitazioni di alcuni residenti che hanno vissuto una notte da incubo. Il governatore in quella occasione ha postato un duro messaggio sui social network contro i piromani. Ma fortunatamente, secondo le prime indagini effettuate, non ci sarebbe alcun nesso tra l’incendio di questa notte nella proprietà del governatore e le sue dichiarazioni contro chi appicca il fuoco nelle campagne siciliane.
i colpevoli di aver appiccato incendi andrebbero condannati a scontare pene pesanti al regime del 41bis come i peggiori mafiosi
Sì in un paese normale, quello che non è l’Italia.
CERTO CON I COMPENSI GUADAGNATI IN POLITICA NEGLI ANNI SENZA FARE NIENTE IL NULLA AD OGGI E’ PURE PROPRIETARIO TERRIERO ALLA FACCIA DEI SICILIANI CHE L’ HANNO VOTATO
Mi auguro che lo stesso zelo nelle indagini venga messo in atto per identificare gli autori di altri incendi ancor più devastanti.
Dalle notizie frammentarie di stampa, parrebbe che il fuoco sia partito da un terreno adiacente a quello di Musumeci, per poi attecchire in delle sterpaglie site nel terreno del Presidente della Regione, al quale ovviamente va la mia solidarietà nel caso sin trattasse di incendio doloso.
Tuttavia, mi pare ma non credo di sbagliarmi, che esiste una norma, proprio regionale, che sanziona i proprietari che non provvedono a fare la discerbatura di sterpaglie secche dei propri terreni. Questo per evitare proprio il rischio incendio e a tutela del territorio. Mi chiedo: ma la guardia forestale o i carabinieri o chi indaga, sta facendo queste verifiche e, se accertato, lo contesterà a Musumeci?
Io per molto meno ho subito una multa da parte della forestale. Attendo di sapere, trepidante.
in ogni caso la multa avrebbero dovuta farla anche al presidente no? comunque il corpo forestale ne sono rimasti pochissimi, i terreni già si paga l’imu come se fosse produttivo, figuriamoci pagare una persona per decespugliare etc, dopo i soldi che paghiamo per questo e per quello, crede che ne rimangano anche per la cura della campagna? vi sono luoghi che le terre in campagna hanno meno valore delle spese contratto redatto dal notaio ed il suo onorario minimo, ed ha un valore alquanto passivo se devi impiegare un tecnico per fare un frazionamento, in tal caso devi pagare per vendere sottocosto, se non ci fosse una trafila enorme io donerei i miei terreni al comune, alla regione, allo stato, che si arrangino loro, già la Regione, i Comuni e lo stato dovrebbero essere multati pure loro perchè non riescono a pulire i demani, quindi come puoi pretendere questo da me se tu non hai i soldi per farlo, pensi che ne abbia io? dai siamo seri per una volta. Si comunque la norma che dici tu c’è e sono i comuni a deliberare ogni anno, specie in terreni confinanti con stradelle li li obbligano appunto a pulirli pena un verbale etc. MA se in tutti quei terreni bruciati vengono occupati per almeno 15 -20 anni e si fa un bel rimboschimento? voi credete che dopo oltre ad essere bloccata ogni attività ci trovi gli operai che lavorano ad imboschire, ok in questo caso, anche nel terreno del presidente che a quanto vedo è bruciato perchè era trascurato. tanti e tanti bei alberi. che ne pensate?