Armao: "Calano debiti e interessi| Chiuderemo i contratti derivati" - Live Sicilia

Armao: “Calano debiti e interessi| Chiuderemo i contratti derivati”

L'assessore all'Economia: "Con noi disavanzo minimo, nel 2015 il governo Crocetta sbagliò".

 

 

 

 

 

 

 

 

PALERMO – “Il debito della regione scende e con esso anche la spesa per gli interessi inoltre siamo pronti a chiudere la stagione dei derivati”. Ad affermarlo è il vicepresidente della Regione Gaetano Armao che ha ricordato: “da quando il governo Musumeci si è insediato non è stato fatto un euro di debito”.

Nel 2018 l’indebitamento della Regione valeva 5,09 miliardi mentre nel 2019 il valore del debito è pari a 4,95 miliardi. Con le anticipazioni di cassa il debito complessivo regionale vale 7,29 miliardi mentre nel 2018 era 7,51 miliardi. In occasione della presentazione del bollettino finanziario della Regione l’assessore all’Economia racconta i dati sul valore dell’indebitamento regionale che è cosa diversa dal disavanzo di cui si è discusso nelle scorse settimane. “Il debito della Regione – ha spiegato Armao – è il frutto delle sole spese di investimenti e non è creato per dare soldi a destra e a manca”.

Novità ci sono anche per quanto riguarda i derivati e cioè i debiti che la Regione contrasse per pagare i debiti del settore finanziario durante il governo Cuffaro con le banche Nomura, Merrill Lynch, Bnl, Deutsche Bank e Unicredit. L’assessorato all’Economia è pronto ad una trattativa per la chiusura dei contratti e domani incontrerà le banche. Da Palermo sono stati versato già 310 milioni e dovrebbero essere ancora pagati altri 150 milioni. “Abbiamo ottenuto 150 milioni dalla Cassa depositi e prestiti – ha spiegato il Ragioniere generale Giovanni Bologna – per riuscire a lanciare un’operazione pilota: chiudere la stagione dei derivati. Se l’offerta che le banche faranno non sarà ritenuta congrua allora utilizzeremo queste risorse per gli investimenti. Visti i guadagni generosi ci aspettiamo uno sconto a due cifre”. Se dovesse andare male allora l’esecutivo regionale potrebbe valutare l’ipotesi di una battaglia legale.

Su quest’operazione finanziaria, infatti, una commissione di studio avrebbe fatto emergere numerose ombre. Stando a quanto emerso c’è il problema dello Stato a cui sono sottoposti questi contratti e quindi se sono di diritto inglese o di diritto italiano e inoltre per l’assessore Armao occorre capire se il valore di questi contratti viene riconosciuto come mutuo. “Se i derivati erano un mutuo – ha affermato – non si capisce perché non ci fu la votazione in Assemblea regionale siciliana mentre se l’entrata iniziale fu usata per le spese correnti allora non fu un mutuo”. Ma i problemi non sono solo giuridici stando a quanto emerso dai lavori della commissione “la Regione avrebbe potuto avere un vantaggio massimo di 9 milioni di euro,mentre nelle condizioni di mercato, già prevedibili al tempo della sottoscrizione, ha maturato una perdita di 150 milioni di euro”. Emergerebbe così che quei contratti già quando furono firmati non dovevano risultare vantaggiosi.

Il vicepresidente della Regione ha anche parlato del disavanzo della Regione attaccando l’ex governatore Crocetta. “Nel 2015 – ha spiegato Armao -quel governo avrebbe potuto spalmare in trent’anni l’intero disavanzo della Regione e oggi non avremmo un euro da spalmare. Sapete -ha chiesto – quant’è il disavanzo di quest’anno del governo Musumeci? Ammonta – ha risposto – a 800mila cioè nulla se si considera che il valore del nostro bilancio è 25 miliardi. Il disavanzo viene dal passato. Ma se si fosse usata l’occasione di ripianare in trenta anni allora non sarebbe avvenuto che nel 2018 siamo stati costretti ad accertare altri due miliardi di disavanzo. Non vogliamo governare dando colpe al passato ma adesso stiamo lavorando alla risoluzione dei problemi con serietà”.

 

 

 

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI